Nel dolore, alcune domande all'Amministrazione

Ritratto di Deborah Maranto

21 Marzo 2015, 10:52 - Deborah Maranto   [suoi interventi e commenti]

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Benvenuti a Cefalù, il paese in cui non soltanto non sarà presto più possibile nascere, ma non è più nemmeno possibile morire. Anzi, mi correggo, perché morire è ovviamente ancora possibile. Ciò che, invece, non è possibile, è ricevere una degna sepoltura. Sì, proprio così! Mai mi sarei voluta occupare di un argomento così delicato, ma, purtroppo, essendo venuto a mancare mio nonno qualche settimana fa, mi vedo costretta a fare alcune considerazioni, che spero vengano lette da coloro i quali amministrano questo paese. Attualmente la salma di mio nonno, così come quella di altre 13 persone, si trova, in attesa della sepoltura definitiva, in uno dei loculi messi a disposizione nella cappella dei Frati Cappuccini. Non è forse già abbastanza doloroso perdere un proprio caro? E pure, come se non bastasse, a rendere tutto più difficile si aggiunge il rammarico di non potere dargli degna sepoltura, così come le leggi umane e gli affetti impongono. Anche fra le tribù primitive la sepoltura dei propri cari seguiva un rituale più rispettoso di quanto avvenga in questo comune.

E pensare che questa situazione va avanti già da diversi mesi, senza che questa amministrazione, però, abbia posto in essere provvedimenti in grado di far fronte all'emergenza. Mi chiedo, ma soprattutto chiedo all'Assessore competente e al Sindaco, quando i nostri defunti avranno la loro vera e definitiva sepoltura? E chiedo ancora: perché costringere i familiari a pagare un'ulteriore somma al momento del trasferimento della salma, in considerazione del fatto che ciò avviene per cause a essi non imputabili e in considerazione del fatto che hanno già pagato per il loculo definitivo, non ancora esistente?

Temo che queste domande resteranno senza risposta o, peggio ancora, avranno una risposta piccata. Sinceramente poco importa, perché il mio intervento mira a informare i cittadini di questa penosa situazione e, soprattutto, a consentirmi di sfogarmi, dopo il dolore ancora vivo per la perdita di una persona cara. Spero vivamente che chi è alla guida di questo paese riesca presto a trovare soluzioni valide al problema, così da evitare simili spiacevoli situazioni in futuro.

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