Intervista al dottor Virgilio, direttore generale dell'ospedale G. Giglio

Ritratto di Angelo Sciortino

16 Giugno 2015, 09:39 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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La nota del Ministero della Salute, che ha fatto seguito ad alcune decisioni dell'Assessorato regionale, riportate in questo link http://www.qualecefalu.it/node/17153, ha previsto un monitoraggio degli ospedali di Termini Imerese e di Cefalù, al fine di stabilire quale centro nascite dovesse godere di una deroga.

Da quella nota è passato quasi un mese, per cui ho ritenuto opportuno intervistare il Direttore generale del nostro nosocomio, per informarmi “alla fonte” di come stia procedendo la preparazione al monitoraggio. Ritengo le risposte e le precisazioni del dottor Virgilio esaustive e le riporto per opportuna conoscenza dei lettori.

 

  1. La Direzione dell'ospedale ha in programma iniziative, al fine di affrontare il monitoraggio, previsto anche per Termini Imerese?
    Il monitoraggio è un compito che sta in capo all’Assessorato Regionale alla Salute. Noi come Fondazione seguiremo e verificheremo con scrupolo la metodologia di valutazione dei dati sui punti nascita e faremo le nostre rivendicazioni per difendere l’ostetricia di Cefalù.
     
  2. È prevista la costituzione di un UTIN? In caso di risposta positiva, sarebbe concesso e gradito che i cittadini raccogliessero i fondi per l'acquisto delle culle?
    Il gesto dei cittadini sarebbe più che gradito, come abbiamo apprezzato lo spirito con cui è stata portata avanti la “battaglia” per il punto nascita. Resterebbe, purtroppo, un gesto vano se non accompagnato dalla scelta della Regione di assegnare a Cefalù un Utin che è un reparto altamente specializzato, di terapia intensiva, per la gestione del neonato. Ove questo avvenisse ci attiveremmo per definire il percorso sanitario e assistenziale che caratterizza questa unità.
     
  3. C'è, da parte della Direzione, la volontà di mettere a disposizione di puerpere paganti le dodici stanze tuttora inutilizzate?
    Le stanze del reparto di intramoenia, se è queste a cui si riferisce, ci sono e sono disponibili non solo per le puerpere ma per chi ne fa richiesta. Sono ben attrezzate e dotate di tutti i requisiti. Ci sono dei costi di compartecipazione che non possono stare solo in capo alla Fondazione. E’ questo un servizio disponibile.
    Colgo l’occasione e le anticipo che incrementeremo lo staff della ginecologia e ostetricia con professionisti di alto livello, come hanno dimostrato di essere i nostri operatori. Nelle prossime ore sarà pubblicata la selezione per uno/una ostetrica, mentre, attendiamo dall’Assessorato alla Salute la definizione della dotazione organica per poi procedere alla copertura della posizione di responsabile. Puntiamo a individuare una figura di primo piano e di richiamo per il nostro ospedale.