Un mio personale augurio ai cittadini

Ritratto di Angelo Sciortino

25 Dicembre 2015, 19:58 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Confesso che ho letto la legge di stabilità, approvata dagli attuali parlamentari, e ne ho tratto la seguente considerazione: i difetti della Legge di stabilità non sono tanto in questo o in quell’articolo, quanto nel fatto che le manca un disegno di dove pilotare quel che resta dell’economia italiana. Le manca un’anima. Mentre il quadro politico si fa confuso e si estremizza. Altro che due soldi di speranza, che Renzi ci regala a ogni suo intervento, come il nostro Sindaco!

Se poi aggiungiamo che la nostra Regione, la Sicilia, approva anch'essa una sua finanziaria senza anima, seguita dal nostro Comune con i suo bilancio del 2013 (sic) riequilibrato, ridotto a essere non un programma per il futuro, ma una misera correzione ragionieristica, allora il quadro fosco del nostro futuro si vede bene in tutta la sua opprimente e incompetente agitazione.

Avevo sempre pensato che di questi problemi se ne dovesse parlare il meno possibile, per non annoiare i lettori. Lo pensavo, però, quando nel Parlamento, all'Assemblea e nel nostro Consiglio c'erano a rappresentare i cittadini uomini in grado di capire che cosa votavano e, soprattutto, di che cosa parlavano, quando motivavano il loro voto. Purtroppo, da almeno vent'anni le cose non stanno così: questi nostri rappresentanti fanno leggi, regolamenti e deliberazioni al limite della decenza logica e sicuramente non nell'interesse dei cittadini né tantomeno del loro futuro. È giocoforza, quindi, che i cittadini non se ne fidino e seguano con attenzione quel che essi fanno nella più assoluta ottusità delle conseguenze, che determineranno. Bando, perciò, alla noia e mettiamo da parte ogni nostra sudditanza, riacquistando il nostro orgoglio di cittadini liberi.

Quando Renzi viene a dirci che stiamo uscendo dal tunnel della crisi, diciamogli chiaramente che quel suo sbandierato aumento del PIL dello 0,9% non significa che siamo in ripresa; al piccolo Crocetta diciamogli che egli non è l'aquila dello stemma della città di Gela, ma un povero passero; al sindaco Lapunzina diciamo ora e subito che per noi è ormai insopportabile che la sua Giunta continui ancora a interpretare le sentenze giudiziarie, per dar loro un senso a lui favorevole. Diciamogli pure che Cefalù non è la cantante Mina, che gli canta “quando sei qui con me/Cefalù non ha più problemi”, perché i suoi problemi aumentano in maniera vistosa, come vistoso è il calo della sua attività principale, il turismo.

Per parlare chiaramente, occorre giudicare e per giudicare occorre conoscere. Capisco che è difficile conoscere in assenza di trasparenza nella politica e nell'amministrazione, ma non è impossibile. Specialmente oggi, quando l'informazione è così diffusa con internet.

Se un augurio devo fare per questo Natale ai miei concittadini e anche ai miei connazionali, questo è quello di trovare la forza di esercitare il loro libero giudizio su coloro che hanno eletto a rappresentarli, controllandoli e non lasciandosi trascinare da populistiche promesse di rinascita, che non ci saranno mai, se non ci sarà la loro responsabile partecipazione. Nessun governante, nessuno amministratore avrà mai la scienza infusa e saprà resistere alla tentazione dell'arroganza, se non sarà controllato da coloro che gli hanno dato mandato di rappresentarli.