Centenario

Ritratto di Salvatore Culotta

13 Marzo 2013, 19:30 - Salvatore Culotta   [suoi interventi e commenti]

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Anche se con un po’ di ritardo credo sia giusto celebrare con questa breve memoria il centenario della redazione del Piano Regolatore  della Plaga a Ponente della Città di Cefalù, redatto nel 1912 dall’Ing. S. Pernice. Almeno questo, nell’attesa di celebrare il centenario dell’assegnazione dell’incarico per il nuovo Piano Regolatore di Cefalù.

PROGETTO

DI PIANO D’AMPLIAMENTO E REGOLATORE DELLA PLAGA A PONENTE

DELLA CITTA’ DI CEFALU’

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  1. DISPOSIZIONI PLANIMETRICHE – ORIENTAMENTO

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Incaricato  dall'Amministrazione Comunale di Cefalù di compilare il progetto di Piano d’ampliamento e regola­tore della zona sottostante alla stazione ferroviaria, mi son portato colà ed ho rilevato planimetricamente ed altimetricamente l'area compresa tra la strada di circumvallazione che dall'estremo a mare del Distretto Militare risale allo spiazzale del Calvario,  tra la strada che da questo porta al piazzale della Stazione ferroviaria,  e proseguendo a ponente,  tra l'argine ferroviario, al limite in contrada S.Salvatore e normalmente alla strada pro­vinciale sino a mare. E’ una distesa di orti lussoreggianti,  traversati  da levante a ponente dalla strada provinciale e questa diviene il Corso principale del nuovo Quartiere, diviso a sua vol­ta in due rioni da un altro corso che si diparte dal piaz­zale esterno del Fabbricato Viaggiatori della stazione fer­roviaria e proseguendo da monte a mare, traversa la pro­vinciale determinando quivi un’ampia piazza ottagonale della larghezza da fronte a fronte di m.40. L'attuale strada provinciale diviene, in tal maniera l'arteria principale e le ho assegnato la larghezza di m.14 di cui m. 8.00 per la carreggiata e m.6.00 per i due marcia­piedi laterali. Similmente ho assegnato eguale larghezza, di m.14,alla via che si diparte dal piazzale e traversa la precedente ad angolo retto e questa ho indicato col nome di Via Roma, men­tre la esistente strada provinciale, costituirà il " Corso Terza Italia." In generale si è adottato il concetto di disporre vie parallele e normali rispettivamente alle su indicate arterie principali, cioè al Corso Terza Italia e alla sua normale Via Roma. Tali vie secondarie hanno la larghezza di m.12 ad eccezione di quelle tra esse, le quali sboccano, inclinate  sul corso. La 1a a monte, si svolge sull’attuale burrone che li­mita a ponente il Fabbricato Ricovero dei Monaci di Gibilmanna; e le altre,a mare, di cui una comprende l’area occu­pata attualmente dalla stradella S. Pasquale dal ponticello sulla provinciale alla strada omonima a mare del Ricovero di Mendicità. Queste ultime vie hanno la larghezza di m.10. Egualmente, dalla larghezza di m.10 è stata regolarizzata la via di Circumvallazione dall'estremo a mare della Caserma del Distretto Militare allo spiazzale del Calvario. La divisione delle vie,parallele e normali al­le cennate due arterie principali,é stata determinata in ma­niera che tra due vie consecutive possano comprendersi due o al massimo tre corpi di fabbrica della larghezza media di metri venti. Tenendo in considerazione i bisogni crescenti della comunità,ho assegnate speciali aree fabbricabili per uso ci­vico, indicando a tale scopo i quattro fabbricati d'angolo o cantoni della piazza principale ottagonale; altresì eventualmente ho indicate la località per erigervi un tempio o chiesa: antistante all'attuale ricovero di Mendicità. Disposte in tal modo le aree fabbricabili, queste determineranno singolarmente, per ciascun corpo di fabbri­ca, spaziosi cortili o atrii interni, per ventilare e aereggiare in maniera più completa varii corpi di fabbrica che man mano saranno elevati. L'arteria principale , cioè l'attuale strada Provinciale procede nel senso della sua lunghezza da levante a ponen­te; onde le fronti dei caseggiati avranno esposizione l'una a mezzogiorno, cioè quella di destra, mentre l'altra di si­nistra guarderà il mare, con esposizione a tramontana.

Si osservi però che la disposizione suddetta di larghi cortili facilita in ogni corpo di fabbrica la esposizione parallela, interna a mezzogiorno. Eguale esposizione avranno le vie longitudinali, parallele al Corso, sia a monte che a mare di questo. Di riscontro, la via Roma per la sua ubicazione in senso normale a quella del Corso, avrà esposizione a Levante e Ponente, ed anche quivi la disposizione di ampi cortili favorirà in ciascun comprensorio la doppia esposizione: oltre alla possibilità, in tutte le ubicazioni ad an­golo tra due vie che s'intersecano, di godere di una terza esposizione, preferibilmente di quella di mezzogiorno. La stessa Via Roma, proseguendo verso mare, determinerà allo sbocco un'altra piazza nella quale convergerà la via litoranea la quale dipartendosi dall’estremo a mare della esistente strada di circumvallazione e proseguendo verso ponente limiterà la costa: proponendosi quivi la costru­zione di fabbricati solamente sul lato sinistro, mentre sul lato destro tale via litoranea costituirà una banchina con appositi sedili disposti tra una balaustrata o ringhiera che delimiti la larghezza costante del marciapiede stradale dal lato del mare.

Persuaso dalla necessità che abbiano in rioni nuovi sufficienti aree per uso pubblico, quali piazze, villette ecc., son dì avviso che ove non si trovi la opportunità di elevare un edificio cultuale indicato nella pianta antistante all'attuale ricovero di Mendicità, tale area sia destinata a pubblico giardino.

 

L’immagine proviene da ARKE’ – l’archivio fotografico cefaludese della Fondazione Mandralisca: www.arkefa.it