Ospedale Giglio: una iniziativa valida dopo le chiacchiere

Ritratto di Angelo Sciortino

6 Ottobre 2016, 12:24 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Lagalla durante il suo intervento

 

Oggi ho assistito alla presentazione del nuovo direttore tecnico-scientifico dell'ospedale Giglio, professor Roberto Lagalla, già rettore dell'Università di Palermo e attivo promotore del 1° piano sanitario regionale, nonché membro del CdA del CNR.

Essendo giunto all'ospedale un'ora prima della prevista manifestazione, ho avuto il piacere di oltre mezz'ora di conversazione con il Presidente della Fondazione Giglio. È stata una conversazione, che ha investito vari argomenti riguardanti il presente e il futuro del nostro ospedale. Di tale conversazione converrà che ne riferisca diffusamente in un momento successivo, magari sotto forma di intervista. In questo momento ritengo più importante soffermarmi sulla presentazione del nuovo direttore scientifico e soprattutto su ciò che è stato detto nell'incontro di presentazione.

Al tavolo di presentazione erano presenti, oltre evidentemente il presidente della Fondazione Giovanni Albano e al direttore generale Vittorio Virgilio, anche il direttore sanitario Lorenzo Lupo e Giovanni Camarda, dimostratosi in più occasioni un esperto conoscitore delle leggi sanitarie nazionali e regionali – e sappiamo bene quanto questo sia importante in un Paese burocratizzato oltre ogni limite immaginabile, come l'Italia e la Sicilia.

L'invito alla presentazione del nuovo Direttore sanitario era stato rivolto anche ai Sindaci, ma personalmente ho riconosciuto soltanto il sindaco di Lascari, dottore Abbate, e il vice sindaco di Cefalù dottor Vincenzo Terrasi.

Nonostante tali assenze dei rappresentanti del territorio e delle sue popolazioni, la sala era gremita per la presenza di tanti medici e operatori sanitari dell'ospedale, ai quali si sono rivolti il presidente Albano e il neo Direttore scientifico, che, dopo aver fatto una descrizione dei compiti del nuovo comitato scientifico e dopo aver fatto riferimento al primo progetto, al quale il Comitato scientifico intende dar vita “subito” e riguardante l'area oncologica, ha detto: Il nostro contributo è finalizzato ad integrare l’attività assistenziale di qualità della Fondazione con un valore aggiunto di ordine formativo, scientifico e culturale a più alta capacità di impatto e di richiamo assistenziale. Partiremo – ha aggiunto - da un interlocuzione interna, con i medici del Giglio, per costruire una prospettiva reale sui progetti di ricerca da formulare. La produzione scientifica sarà a vantaggio della clinica e della formazione”.

Prima di lui Albano aveva spiegato: Le oncologie moderne e competitive dovranno essere dotate di laboratori di genetica molecolare per cure mirate, sulla base del corredo genetico, in modo da offrire ai pazienti terapie più efficaci”. Del partenariato del nuovo laboratorio fanno parte il consorzio Pitecnobio costituito delle università di Palermo, Catania e della Sapienza di Roma, l’istituto Zooprofilattico della Sicilia, il CNR e l’istituto IEMEST di Palermo.

Le ultime due frasi pronunciate dal professore Lagalla sono una chiara indicazione di quale sarà il modo di procedere. Prima una interlocuzione interna con i medici dell'ospedale, con i quali è giusto che ci sia collaborazione, perché sono essi che conoscono le necessità dei malati e gli unici che possono richiedere un indirizzo alle ricerche di laboratorio, perché – e questo è il secondo punto – la sua produzione scientifica non sia fine a se stessa, ma dia risposte “a vantaggio della clinica e della formazione”. In parole povere, a vantaggio dei malati.

Mi piace, infine, sottolineare che, nonostante le improvvisazioni della politica a ogni livello, che stavano per ridurre a semplice ospedale di zona il Giglio, il suo CdA ha creduto alla sua missione e ha fatto di tutto per fargli guadagnare la sua prima eccellenza, che sicuramente il professor Lagalla saprà fargli conquistare con il suo sapiente impegno.

Speriamo che la politica becera, che conosciamo, non crei ostacoli. La sconfitta della crescita del Giglio sarebbe soltanto opera sua.