Movimento Autonomia e Libertà. Comunicato

Ritratto di Quale Cefalù

24 Novembre 2016, 23:53 - Quale Cefalù   [suoi interventi e commenti]

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Riceviamo dal Movimento Autonomia e Libertà il seguente comunicato.

 

Il Movimento Autonomia e Libertà si è riunito per esaminare il dibattito svoltosi in Consiglio lunedì 21 novembre.

Dei tanti punti all'ordine del giorno s'è discusso soltanto di quello riguardante la richiesta di una variante per la galleria di sfollamento, che dovrebbe riguardare l'accesso alla nuova stazione ferroviaria sotterranea. La variante è ritenuta dall'Amministrazione indispensabile, per evitare probabili pericoli alle abitazioni, che vi insisterebbero sopra. Su tali pericoli insiste anche il parere tecnico dell'esperto di geologia applicata, professor Cafiso, che ha riconfermato in presenza dei consiglieri il parere espresso all'Amministrazione e da questa inviato a RFI per chiedere, in forza delle argomentazioni tecnico-scientifiche in esso contenute, una variante. La risposta del tecnico responsabile di RFI è stata una non risposta, giustificata dal fatto che la richiesta di variante doveva pervenire dal Consiglio e non dall'Amministrazione.

Noi crediamo che la procedura seguita dall'Amministrazione sia errata per diverse ragioni.

La prima è rappresentata dal fatto che abbia richiesto una variante generica, non indicando l'eventuale diverso sito proposto. Una richiesta generica e aleatoria non poteva che ottenere una risposta altrettanto generica e aleatoria.

La seconda ragione è rappresentata dal perseverare in tale genericità nel proporre in Consiglio di ripeterla con una propria richiesta, che non potrebbe ottenere migliore risposta.

Preoccupa che alla riunione del Consiglio abbia assistito molto pubblico, che dalle reazioni espresse ha dimostrato soltanto di volere l'approvazione di una delibera di richiesta generica di variante, non considerando che con essa si sarebbe ripetuto lo stesso errore commesso dall'Amministrazione. Con quali conseguenze è facile immaginare.

Ancor più preoccupano le posizioni di diversi consiglieri d'opposizione – che poi hanno bocciato la deliberazione proposta dall'Amministrazione – e di alcuni consiglieri di maggioranza, perché da essi non si è avuta una scelta chiara e concreta di quale variante si volesse. Non solo, ma si è finito con il fare riferimento a scelte del passato, che adesso vincolavano a mantenere gli impegni assunti già nel 2003 e nel 2005.

Si trattò di scelte sbagliate, dettate e quasi imposte dal Comitato quale ferrovia, che costrinsero RFI a cambiare la prima ubicazione della stazione a Ogliastrillo. Il cambiamento, secondo noi, era sbagliato e RFI non avrebbe dovuto accettarlo, come non avrebbe dovuto accettarlo il Consiglio di quel tempo, spaventato da poco più di tremila firme raccolte.

Comunque, l'errore fu commesso e oggi è inutile piangerci sopra. Oggi si deve rimediare all'errore d'allora. E questo non lo si può fare con l'assenza totale di una visione strategica. Visione strategica che questo movimento crede d'avere e che ha fatto conoscere ad alcuni consiglieri. Il testo inviato loro contiene non soltanto la proposta di ritornare alla sede di Ogliastrillo, ma anche le argomentazioni in favore di tale scelta. Scelta che, tra l'altro, comporterebbe un risparmio notevole per l'impresa appaltante.

Tale testo è stato inviato ad alcuni consiglieri, che però non vi hanno fatto alcun riferimento nel dibattito del Consiglio del 21 scorso e viene allegato al presente comunicato, affinché ne vengano informati i cittadini.

La nuova stazione a Cefalù.pdf