RADDOPPIO FERROVIARIO: non sarà, più, realizzato l’eliporto previsto ad Ogliastrillo

Ritratto di Saro Di Paola

15 Luglio 2017, 09:10 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

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L’eliporto previsto ad Ogliastrillo, nel progetto di raddoppio della prima tratta Fiumetorto-Ogliastrillo, non sarà, più, realizzato.
Come avevo evidenziato nelle foto pubblicate il 20 maggio 2016, (http://www.qualecefalu.it/node/19275), quell’eliporto era ubicato con il centro della pista di atterraggio lungo l’asse del binario della linea storica.

  

Tale ubicazione, a linea storica dismessa, avrebbe configurato una cesura nella continuità della sua fascia di risulta tra le stazioni storiche di Lascari e di Cefalù, relegando nel libro dei sogni le ipotesi del parco lineare, della metropolitana di superficie e della pista ciclabile, che avrebbero dovuto collegare, addirittura, Finale di Pollina ad Imera e sulle quali si sono sbizzarriti politici, urbanisti, esponenti di comitati e laureandi in architettura.

Per decenni.
Sin dal 1978, quando, per la prima volta, i Comuni interessati vennero chiamati ad esprimere la compatibilità del raddoppio ferroviario con i loro territori.
L’eliporto non sarà più realizzato perché, almeno così pare, sono cambiate le norme per le quali era stato previsto al fine di assicurare la celerità dei soccorsi in caso di incidenti all’interno delle gallerie, ad Est e ad Ovest della finestra di Ogliastrillo.

Alla soppressione dell’eliporto non seguirà, però, la soppressione della cesura nella continuità della fascia di risulta della linea storica, in territorio di Cefalù.
Infatti, come ho evidenziato nelle foto che seguono,

 

la continuità della linea storica che andrà dismessa, tra Lascari e Cefalù, sarà interrotta dalla rampa che collegherà l’area e le palazzine di servizio alla trincea della nuova linea.
Il che significa che i sogni resteranno sogni.
Tra Lascari e Cefalù.

Addirittura!

Saro Di Paola, 15 luglio 2017