SERVIZIO IDRICO INTEGRATO: l’ennesimo buco nell’acqua

Il 15 giugno scorso, col post, (https://www.qualecefalu.it/node/20876), ho rotto il silenzio sul Servizio Idrico Integrato, che mi ero imposto durante la campagna elettorale per evitare strumentalizzazioni di sorta.
L’ho rotto all’indomani della pubblicazione della sentenza, con la quale, il 18 maggio, il TAR aveva accolto il ricorso di AMAP contro le ordinanze contingibili e urgenti del Sindaco di Cefalù aventi ad oggetto la prosecuzione del SII da parte della stessa AMAP.
Ho concluso quel post scrivendo che, alla luce della sentenza del TAR, sarebbe stato assolutamente URGENTE che il Sindaco Lapunzina, la Sua nuova Amministrazione e la maggioranza Consiliare, che il Popolo Sovrano Gli ha messo a disposizione, RITROVASSERO LA ROTTA GIUSTA PER EVITARE AL COMUNE DI NAUFRAGARE NEL SECONDO DISSESTO.
Come ho lasciato intendere nel post che ho pubblicato il 16 giugno, (https://www.qualecefalu.it/node/20880) a seguito dei comunicati del Sindaco Lapunzina
(https://www.qualecefalu.it/node/20877) e della Presidente Prestigiacomo (https://www.qualecefalu.it/node/20879), la rotta giusta per il Comune di Cefalù non poteva essere quella “tracciata” dalla convinzione del Sindaco che sia applicabile al caso di Cefalù la sentenza 93/2017, emessa dalla Corte Costituzionale sulla impugnativa da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri di diversi articoli della legge della Regione siciliana n. 19 dell'11 agosto 2015.
Sic et simpliciter, ed, addirittura, con effetti retroattivi.

Poi, il 3 luglio, ho concluso l’ultimo, (https://www.qualecefalu.it/node/20945), dei post che ho pubblicato sulle vicende seguite all’ultimatum di Sorgenti Presidiana al Sindaco, scrivendo che “al più tardi, entro il 31 luglio prossimo, avremmo capito se l’incontro dello scorso 29 giugno non si sarebbe risolto nell’ennesimo buco nell’acqua”.
L’incontro del 29 giugno è stato quello per il quale S.E. il Prefetto, a seguito della comunicazione dell’imminente sospensione dell’erogazione idrica fattagli dal Sindaco Lapunzina, (https://www.qualecefalu.it/node/20911), aveva pregato l’Assessore Regionale all’Energia  di attivarsi per definire gli aspetti giuridici e tecnici necessari ad assicurare la funzionalità del SII a Cefalù,

Non è stato, però, necessario aspettare il 31 luglio p.v. per capire che quell’incontro si è risolto nell’ennesimo buco dell’acqua.

A rivelarlo tale è stato il Sindaco di Palermo, On. Prof. Leoluca Orlando, già il 13 luglio.
Con la risposta alla nota, con la quale il Sindaco Lapunzina lo aveva avvertito dell’imminente sospensione idrica nel Comune di Cefalù.
A rendere pubblica tale risposta è stato il Gruppo Consiliare di opposizione “Cefalù Terzo Millennio”, con il comunicato di ieri (https://www.qualecefalu.it/node/20980).

Alla fine di questo post, ripropongo la risposta di Orlando con il passaggio più significativo sottolineato in rosso.
Il passaggio, nel quale il Presidente dell’Assemblea Territoriale Idrica spiega che il principio della unicità della gestione del SII nell’Ambito territoriale ottimale sancito dalla Corte Costituzionale con la sentenza 93/2017 ed invocato dal Sindaco Lapunzina è la “meta finale” e rappresenta la "conclusione" di un complesso ed articolato percorso.
Figuriamoci se possa essere applicato retroattivamente.
Per Cefalù e/o per qualsiasi altro Comune della Regione Siciliana e dell’Italia tutta.

Nella risposta di Orlando sottolineo in rosso, anche, la conclusione.
Per Cefalù è, veramente, drammatica.
La palla è tornata nelle mani del Sindaco di Cefalù.
Come un boomerang.
Più pericolosa di un boomerang.

Il Sindaco, rispetterà, “l’impegno di liquidare prontamente 500.000 euro a Sorgenti Presidiana”, che si è assunto nell’incontro del 29 giugno?
Il Comune procederà all’emissione delle bollette agli utenti per il periodo dall’01/02/2016 al giorno 30 giugno e seguenti?
Per i consumi a partire dal 18 giugno 2016, ammesso che si possa risalire alle letture dei contatori a quella data, applicherà la tariffa di potabilizzazione?

Saro Di Paola, 19 luglio 2017