Come digerire questa Amministrazione.

Ritratto di Angelo Sciortino

25 Agosto 2017, 17:36 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Qualcuno, vicinissimo all'attuale Amministrazione, mi ha consigliato d'ingerire la “biochetasi” per digerire la vittoria alle ultime elezioni del sindaco Lapunzina. Mai consiglio fu più sbagliato, perché in ogni caso non è con lo stomaco che bisogna digerire tale rielezione, ma con la mente e con il cuore, che mostrano oltre ogni dubbio se egli è stato un buon sindaco e se la sua rielezione è la prova che lo è stato così tanto, che in tanti hanno creduto che potrà esserlo ancora per altri cinque anni. Ma tant'è, non ci si può aspettare di più da chi è abituato a ragionare con lo stomaco e a trarre giudizi soltanto dalle immagini!

Personalmente credo, invece, che questa rielezione l'abbiano voluta gli Dei. Un proverbio greco, infatti, così recita: “Quando un dio vuole punire un uomo, prima lo fa salire molto in alto, in modo che la sua caduta sia più rovinosa”. E perché mai io dovrei “digerire” la volontà di un dio, se essa comporterà la giusta punizione di chi sta facendo tanto male a Cefalù? Quella punizione, che io condivido, perché lo stato di abbandono di Cefalù prova abbondantemente quanto ne sia meritevole chi ne è responsabile. E chi, se non il suo Sindaco, ne è più responsabile?

In altri interventi, commentando le tante cause perdute, volute dalla sua Amministrazione, ho elencato con argomentazioni incontrovertibili tali sue responsabilità. Responsabilità, che hanno avuto l'imprimatur delle sentenze del TAR, del CGA e, spero presto, che avranno anche quelle della Corte dei Conti per il danno erariale procurato con l'avventatezza con la quale sono state intraprese azioni giudiziarie, forti soltanto di amene interpretazioni delle leggi e dei regolamenti.

Tutto ciò non può essere digerito con la biochetasi e non può accettarsi con argomenti logici, specialmente se il danno erariale dovranno pagarlo gli incolpevoli cittadini e non chi lo ha procurato. Né vale che non alla lettura, ma alle immagini si fermi l'attenzione.