Lettera aperta al Sindaco di Cefalù in merito alla chiusura del potabilizzatore

Ritratto di Maurizio Langona

5 Settembre 2017, 13:05 - Maurizio Langona   [suoi interventi e commenti]

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CARO sig. Sindaco,

ieri Le è stata concessa, dal Presidente della ditta per cui lavoro sig. V. Vazana, un’ultima possibilità per riavviare l’impianto di potabilizazione che dal giorno della sua chiusura, 11-08-2017 viene tenuto parzialmente in funzione pur non immettendo più acqua potabilizzata nel serbatoio urbano; ma ancora una volta Lei ha detto NO!!!

CARO sig. Sindaco oggi con la sua ennesima presa di posizione ha di fatto sancito il licenziamento di 6 lavoratori che da 13 anni mettono a servizio della collettività cefaludese la loro professionalità al fine di garantire 24/24 h il servizio di potabilizzazione.

CARO sig. Sindaco sono noti a tutti i suoi argomenti basati sull’interpretazione di leggi e leggine regionali nelle quali anche il dottor Azzecca-garbugli avrebbe difficoltà a divincolarsi, meno noti sono invece i veri motivi politici che probabilmente stanno dietro questa presa di posizione, ma forse non li sapremo mai, che importa tanto a rimetterci sono solo 6 famiglie…

CARO sig. Sindaco capisco anche che è al suo secondo mandato e che la sua carriera politica difficilmente andrà oltre Sant’Ambrogio o Mazzaforno, ma per togliersi dei sassolini dalle scarpe poteva usare metodi diversi senza mettere di mezzo le nostre famiglie.

CARO sig. Sindaco ho letto spesso i Suoi articoli sperando di trovare in essi una presa di posizione netta e, mi creda, ho anche riso quando ha tentato di rassicurare la cittadinanza, fingendosi un esperto, dicendo che pur distribuendo acqua non potabile non ci sono particolare problemi per la salute. Le consiglio vivamente di studiare prima di spiegare ad altri concetti che Lei non conosce evitando il copia-incolla di stralci di normativa presi qua e la.

CARO sig. Sindaco Le ho pure consigliato personalmente, durante una delle Sue innumerevoli visite presso l’impianto per manovre sulle valvole, di battere i pugni presso le sedi opportune al fine di far valere le sue idee (se ne è veramente convinto), od eventualmente, come atto eclatante, a dimettersi nel caso in cui non avesse avuto risposta. Invece Lei continua imperterrito a cercare di scaricare ad altri un problema del quale, quando si è candidato a Sindaco, era pienamente a conoscenza: il servizio idrico nel Comune di Cefalù nella situazione attuale, può essere gestito solo dal Comune stesso!!!  Purtroppo Lei continua a cercare qualcuno che lo gestisca al Suo posto, ma se finora tutti Le hanno chiuso la porta in faccia qualche domanda sarebbe utile farsela. Una frase celebre del giornalista R. Gervaso dice che “il testardo batte la testa, il perseverante la usa”, forse sarebbe il momento di cominciare ad usarla.

CARO sig. Sindaco ormai le cause da Lei intraprese e regolarmente perse stanno diventando un po’ troppe (evito di elencarle come hanno già fatto altri), capisco che non usa soldi suoi e che in ogni caso il Suo stipendio a fine mese è assicurato, ma prima o poi la dovrà smettere di combattere contro tutti e contro tutto sbandierando un finto amore per i suoi concittadini e per le loro tasche, che Lei in questo modo continua a saccheggiare. Ormai la campagna elettorale è finita, le elezioni le ha vinte, faccia il lavoro per cui è pagato e risolva i problemi della sua comunità evitando di aggravarli. A tal proposito ricordo una strofa di una canzone che circa 20 anni fa cantavamo per il Veglione (facevo parte di un gruppo satirico Castelbuonese), strofa che mi sembra calzante nella situazione attuale di Cefalù:

”… tanti li danni di l’elezioni
i chianci sempri a popolazioni”

Caro sig. Sindaco se veramente pensa che Cefalù possa fare a meno di un potabilizzatore e che l’acqua che Lei sta immettendo in rete sia idonea per tutte le normali attività che si svolgono in un paese (ricordo soltanto per citare qualche esempio che il pane, le insalate, le minestre o ancora un the od un caffè in questo momento vengono preparati tutti con acqua NON POTABILE), lo dica; qualsiasi cittadino credo voglia sapere come la pensa il sig. Sindaco che magari ha votato, e qualsiasi turista è interessato a sapere cosa mangerà o berrà nel luogo scelto per le proprie future vacanze…

CARO sig. Sindaco se invece volesse realmente fare qualcosa per i cefaludesi accetti la decisione dell’A.T.I., gestisca in prima persona il servizio idrico e ne documenti i costi reali; sicuramente con una gestione interna sarebbero nettamente inferiori a quelli imposti da una gestione comprensoriale. Dica anche ai suoi concittadini quanto costerà mantenere l’impianto fermo fino a fine contratto e infine quanti e quali progetti o richieste di finanziamento ha portato avanti negli ultimi 5 anni per il rifacimento della rete idrica, vero tallone d’Achille del servizio stesso.

Un’ultima cosa, mi scuso per aver usato tante volte l’aggettivo CARO, spero abbia capito che non era inteso in segno d’affetto, ma come COSTOSO, infatti a mio modesto parere Lei è un Sindaco troppo COSTOSO per un comune  come Cefalù che, vista la situazione finanziaria, credo non possa permetterselo. Stia attento che prima o poi qualche consigliere d’opposizione si sveglierà e renderà pubblico l’elenco delle spese legali che il Comune ha dovuto sopportare per colpa Sua, io come Lei sa non sono di Cefalù, auguro solo ai suoi concittadini che Lei tra qualche mese non diventi per loro CARISSIMO…

Concludo con una frase di J. Russell Lowell:

“… solo gli stupidi non cambiano mai opinione”

e per il bene mio e degli altri 5 dipendenti Le chiedo: CI RIPENSI.

                                                                                                            Maurizio Langona
                                                                                                          (dipendente Sorgenti Presidiana s.r.l.)