25 Aprile 2013, 21:25 - Quale Cefalù [suoi interventi e commenti] |
Si ripresenta il pericolo di una nuova emergenza rifiuti in alcuni comuni della provincia di Palermo, tra cui Cefalù, dopo la chiusura, per morosità, della discarica di Mazzarrà Sant'Andrea (Me). Il caso riguarda i 16 comuni in cui la raccolta è effettuata dalla società d’ambito Ato Palermo 5 che non è riuscita a pagare alla gestione della discarica una fattura di oltre 2,5 milioni di Euro. In realtà l’Ato non paga perché alcune amministrazioni locali non hanno versato le loro quote che, complessivamente, ammontano a quasi 20 milioni di Euro.
Foto del 24 aprile 2013
Nel primo pomeriggio, la decisione della società Tirreno Ambiente, che gestisce la discarica di Mazzarrà Sant’Andrea, di non accettare i rifiuti trasportati dagli autocompattatori e dai mezzi dell’Ato Palermo 5 ha spinto il Sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina, a rivolgere un appello alla cittadinanza a non conferire i rifiuti, ove possibile, sino alla giornata di domani (http://www.qualecefalu.it/node/2136).
Nelle ore successive il commissario dell’Ato, Giuseppe Norata, e l’amministratore delegato di Tirreno Ambiente, Pino Innocenti, hanno raggiunto un accordo: Norata si è impegnato a chiedere ai comuni uno sforzo finanziario per ridurre le loro esposizioni, Innocenti, in cambio, ha concesso una proroga di due giorni.
L’emergenza rifiuti potrebbe essere, quindi, solo rinviata a lunedì.
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