Osterio Magno Cefalù chiuso, Sunseri (M5S): Governo dica perché

Ritratto di Meetup Cefalù

10 Settembre 2018, 21:25 - Meetup Cefalù   [suoi interventi e commenti]

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Beni culturali: Sunseri (M5S), Osterio Magno Cefalù chiuso, Governo dica perché

 

Il Deputato Regionale Luigi Sunseri del M5S ha fatto oggi visita al Comune di Cefalù nel quadro del “Tour sui treni in Sicilia ” il 29 agosto. Il tour, guidato dal Meet locale ha consentito anche la visita ai beni culturali e artistici della cittadina Normanna. In particolare, il Meet up ha fatto notare che l’Osterio Magno, lasciato in stato di abbandono, possa subire gli attacchi del tempo e i danni dell’abbandono, mortificandosi così la sua storia, il suo recupero, la sua valorizzazione e la sua fruizione, è stato precisato dal Meet up - che interessa sapere cosa si stia facendo per riaprire le porte dell’Osterio Magno ai cittadini agli studenti di Cefalù, e ai turisti, è stato anche precisato - che l’immenso patrimonio artistico e la vastissima ricchezza culturale  è stato in grado apportare alla storia e all’immagine di Cefalù nel mondo, può e deve costituire un punto essenziale per un nuovo sviluppo di Cefalù ed una ritrovata crescita economica di stabile durata. Proficuo ed interessante è stato lo scambio di informazioni e notizie tra il portavoce e il Meetup di Cefalù, il quale ha accolto con attenzione, presentando al Governo regionale un’interrogazione parlamentare.

   

 

Fonte Blog 5 stelle

"Ha una storia antica e secondo la tradizione, l’Osterio Magno di Cefalù, nel Palermitano, sarebbe stato la dimora di Ruggero II. È ubicato nel centro storico della cittadina normanna, a poche centinaia di metri dal Duomo, che tre anni fa, insieme alle cattedrali di Palermo e Monreale, è divenuto patrimonio dell’umanità ed è stato iscritto nella World Heritage List. Potrebbe essere inserito in un circuito virtuoso di promozione del patrimonio culturale siciliano e invece è un bene monumentale negato a cittadini e turisti. A denunciarlo è il deputato regionale del M5S Luigi Sunseri, che ha presentato al Governo regionale un’interrogazione parlamentare per chiedere quali iniziative l’assessorato ai Beni culturali intende mettere in campo per rendere fruibile e valorizzare lo storico edificio, indicato quale antica residenza di Re Ruggero II, passato poi alla famiglia Ventimiglia. Ritenuto nella prima decade del’900 bene di interesse monumentale, l’edificio a metà degli anni ′50 è stato espropriato e restaurato.
“Chiediamo al Governo risposte certi in tempi rapidi - dice Sunseri - È intollerabile che l’Osterio Magno sia chiuso. Nei primi anni’90 il complesso monumentale è stato oggetto di un profondo restauro finanziato dalla Regione siciliana, sotto la sorveglianza della soprintendenza di Beni culturali e ambientali di Palermo. I lavori hanno portato alla luce i resti di un’area urbana di età ellenistica e le trincee dei muri di fondazione della sovrastante torre. Per otto anni fino al 2000, la gestione della struttura è stata affidata all’azienda autonoma di soggiorno e turismo di Cefalù, oggi servizio turistico regionale di Cefalù, poi è stato chiuso per lavori di manutenzione e mai più riaperto”. “È semplicemente scandaloso - afferma il deputato - che in ogni angolo di questa splendida terra ci siano tesori negati e dimenticati. Il Governo risponda e faccia anche un passo oltre le nostre richieste, dicendo cosa intende fare per la promozione dei beni culturali in Sicilia”.

Commenti

L'attuale Osterio Magno non fu mai la dimora di Ruggero II. Esso, infatti, fu edificato su preesistenze ruggeriane dalla famiglia Ventimiglia nel XIII secolo. I Ventimiglia furono prima marchesi di Geraci e poi principi di Castelbuono. Lasciarono il palazzo nel 1600. Gli ultimi eredi prima lo concessero ai frati dominicani e poi in enfiteusi a vari cittadini, che lo suddivisero in vari appartamenti e negozi. Integro, esso aveva un giardino dove oggi c'è la scuola elementare Mercede e giungeva fino a via Carbonai.

Concordo che esso potrebbe essere inserito in un circuito virtuoso, a condizione, però, che se ne conosca la vera storia.