“Trasporti pubblici e viabilità in Sicilia sono da far west”

Ritratto di Quale Cefalù

22 Maggio 2013, 18:16 - Quale Cefalù   [suoi interventi e commenti]

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Interrogazione a risposta in commissione

Al Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti

Premesso che
 

  • il sistema della viabilità e del trasporto passeggeri in Sicilia sconta un pesantissimo quadro di perduranti ritardi e d'inefficienze nei lavori di ammodernamento e sviluppo della rete infrastrutturale regionale;
  • a fronte di 1378,4 Km di rete ferrata, 1200 sono ancora a singolo binario e 578 non elettrificati;
  • per quanto riguarda i collegamenti ferroviari a lunga percorrenza e regionali, le strategie industriali di Trenitalia hanno condotto alla soppressione di molti treni a lunga percorrenza e la netta riduzione delle corse regionali, ponendo la Sicilia in una condizione di vero e proprio isolamento geografico restituendo l’immagine dell’estrema difficoltà nell’assicurare mobilità alle persone e ai soggetti economici della regione;
  • in particolare, le scelte di Trenitalia hanno condotto al taglio di un’ottantina di treni feriali dal 2009 ad oggi, costringendo i cittadini per spostarsi ad utilizzare altri mezzi (mezzi propri o autobus);
  • per quanto riguarda i collegamenti regionali, il parco rotabili sconta, a causa della sua obsolescenza, enormi problemi di manutenzione: la soppressione di treni regionali (e anche dei collegamenti per i pendolari!) ha ormai il carattere della quotidianità.
    L'unico materiale rotabile messo a disposizione della Direzione Regionale Sicilia, in tempi relativamente recenti, è costituito dai “Minuetti”, assolutamente non adatti a coprire lunghe tratte tipo la Palermo-Messina e spesso fermi per guasti; a questo si aggiunga la carenza nel funzionamento del condizionamento;
  • le soppressioni quotidiane sono spesso diverse decine in tutta la Regione e i ritardi a tripla cifra;
  • sulla linea PA-TP transitano 10 minuetti diesel in alternanza alle automotrici 668 che rispetto alle ALE841 hanno 22 anni in meno, parliamo di treni anni 80 contro treni anni 60;
  • l’infrastruttura ferroviaria siciliana è in uno stato critico e in pessime condizioni di manutenzione: basti pensare, nell’entroterra, alla Palermo-Trapani; le linee sono spesso a binario unico, non elettrificate e i treni che vi transitano sono solo i vecchi diesel;
  • i collegamenti regionali su ferrovia sono ridotti a ogni cambio dell’orario dei treni (estivo/invernale) e sostituiti, nonostante i costi energetici più elevati, con servizi pullman, determinando l'intasamento di strade e autostrade regionali e la compromissione della sicurezza stradale;
  • occorre aggiungere che queste iniziative si vanno a inserire in un contesto, quello del Mezzogiorno d’Italia, già pesantemente penalizzato dalle politiche generali dei trasporti, che, in particolare, hanno previsto la messa in esercizio dei treni alta velocità Freccia Rossa nelle sole tratte del centro-nord, incrementando ulteriormente lo squilibrio degli standard di servizio con il Sud del Paese;
  • le difficoltà con cui si confronta il trasporto ferroviario siciliano s’inseriscono, peraltro, all’interno di un più generale ritardo e inefficienza dei lavori di ammodernamento e sviluppo della rete infrastrutturale regionale;
  • ad oggi, nonostante i Decreti Legislativi 422/97 e 400/99 che trasferiscono la competenza del trasporto pubblico alle singole regioni, la Sicilia ancora non se ne è fatta carico;
  • a dispetto di altre regioni la Sicilia investe solo lo 0,06% nel settore ferroviario;
  • ad oggi non è stato ancora sottoscritto nessun Contratto di Servizio Trenitalia-Regione;
  • le predette situazioni sono da anni continuamente denunciate senza alcun riscontro da parte del Comitato Pendolari Sicilia;
  • il Comitato è già intervenuto presso il ministero e il Prefetto di Palermo per scongiurare il taglio del 30% dei treni previsto per Marzo;

per sapere

  • se il ministro in indirizzo è a conoscenza delle predette scelte di Trenitalia SpA dirette al drastico taglio del servizio, con soppressioni di treni che si potranno verificare già a Giugno;
  • quali misure, di carattere ordinario e straordinario, intenda in concreto sollecitare nelle opportune sedi al fine di cancellare o al più correggere tali determinazioni e perseguire un’efficace politica del trasporto ferroviario regionale, un asset strategico fondamentale per lo sviluppo economico, turistico e territoriale della Sicilia;
  • quali misure intenda assumere, sul potenziamento della rete ferroviaria, per assicurare: a) l’immediato potenziamento dei cosiddetti “rami secchi”; b) lo sblocco dei lavori di raddoppio fermi da anni; c) il potenziamento del numero di corse, con la corretta composizione del materiale;
  • più in generale, si chiede al Ministro in indirizzo di conoscere:
  • quali politiche nazionali di sistema e quali iniziative concrete intenda adottare al fine di operare una puntuale ricognizione sullo stato dei lavori di ammodernamento e adeguamento delle infrastrutture e, in particolare, della rete ferroviaria in Sicilia;
  • vista l’assenza di un cds Trenitalia-Sicilia, se il Ministro è a conoscenza dell’eventuale applicazione di penali a Trenitalia in Sicilia per i ritardi, le soppressioni, l’errata composizione del materiale, la mancanza di pulizia, e se confermato la loro entità e l’utilizzo conseguente delle somme stornate;
  • quali misure intenda adottare per scongiurare i possibili tagli di Giugno e per un definitivo rilancio del servizio ferroviario in Sicilia.

Magda Culotta, Angelo Capodicasa, Giuseppe Berretta, Gullo Maria Tindara, Tonino Moscat, Franco Ribaudo


Tratto da: http://www.magdaculotta.it/trasporti-pubblici-e-viabilita-in-sicilia-sono-da-far-west-depositata-interrogazione-alla-camera/

Commenti

All’Assessore Regionale Infrastrutture e Trasporti
On.le Antonino Bartolotta

All’ Ing. Marco PITTALUGA
Direttore Generale
Direzione Generale per le Investigazioni Ferroviarie

Agli Organi di Stampa

Quello che accade giornalmente sui treni siciliani è sempre più sconvolgente. Treni sempre più affollati a causa di una crisi che attanaglia sempre più le persone e dalla quale gli unici immuni sono i nostri politici.
Treni sempre più obsoleti, a dispetto di quanto dichiarato da qualche dirigente di Trenitalia pubblicamente (rif. Dibattito sul Trasporto ferroviario in Sicilia, Cefalù, 7 Marzo 2013): l’80 % dei treni in Sicilia sono nuovi o rimodernati.
Probabile, ma se questi treni non vengono sottoposti a manutenzione allora meglio avere treni vecchi di 50 anni ma mantenuti correttamente.
Ecco che treni con tre carrozze, circolino con una carrozza chiusa per porte guaste e malfunzionamenti vari, e le persone stipate come “bestie”.

Come bestie e in condizioni di sicurezza sempre più drammatiche.

Chiediamo alle autorità competenti di conoscere l’esatta composizione programmata per tutti i treni nelle direttrici Palermo-Messina, Palermo-Agrigento, Palermo-Punta Raisi, Palermo-Giachery e Palermo-Trapani.
E’ chiaro che se un treno è programmato con 4 carrozze non può essere effettuato con un solo “Minuetto”.
Vogliamo conoscere se l’ “errata” composizione viene sanzionata, perché in caso contrario è chiaro che viene commesso un illecito che ci riserviamo di denunciare alle autorità competenti.
Altrettanto passibile di denuncia chi è proposto a controllare ed invece “sorvola” quotidianamente.
Se poi la cruda verità è che si “paga” a Trenitalia un servizio che non è capace di garantire, allora che si denunci chiaramente.
Invitiamo il nostro Assessore ad un giro sui nostri “caldi” ma tanti pieni di umanità treni e quanto prima ad adottare tutti i provvedimenti del caso.
Nell’attesa di un sicuro riscontro, porgiamo cordiali saluti

Palermo, 21 Maggio 2013

Giacomo Fazio
Presidente Comitato Pendolari Sicilia
Patto Pendolari Italiani
Comitato Italiano Utenti FErrovie Regionali

www.pendolaripa.altervista.org