Si può aggiungere Bellezza alla Bellezza dell’Architettura della Cattedrale di Cefalù?

Ritratto di Saro Di Paola

23 Aprile 2019, 11:32 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

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Secondo Leon Battista Alberti, l’Architetto del XV secolo che, insieme al Brunelleschi, è considerato il fondatore dell’Architettura rinascimentale e che fu, anche, letterato, matematico, scrittore, filosofo, umanista, crittografo, musicista, archeologo,



la Bellezza architettonica è la somma di tutte le parti messe insieme, in maniera tale che non è necessario aggiungere, né togliere niente, né alterare”.

La Bellezza dell’Architettura, quindi, valore assoluto.
Valore che non richiede aggiunte e, neanche, alterazioni.
Valore al quale nulla può essere tolto.

Nei secoli scorsi, tante sono state le aggiunte e le alterazioni all’originaria Architettura, interna ed esterna, della Cattedrale di Cefalù.
Superfetazioni, che, nella seconda metà del secolo scorso, sono state rimosse.
Quasi tutte.
Nello stesso arco temporale, grazie alla Sapientia di Mons. Crispino Valenziano,  sono state individuate e recuperate quasi tutte le componenti dell’ambone, che, dopo che lo stesso venne  “tolto” dal primo intercolumnio della navata destra, erano state utilizzate come elementi di arredo all’interno della Cattedrale o trasferite nelle stanze del palazzo Vescovile,

   

   

L’ultima alterazione all’Architettura esterna risale al 1990.

Era alterazione di natura diversa dalle precedenti.
A concretizzarla, infatti, non erano opere murarie.
A concretizzarla era la luce.
Quella artificiale nelle ore senza luce naturale.
Durò il tempo della sperimentazione.

Saro Di Paola, 23 aprile 2019

Ringrazio Pippo Glorioso per avere spulciato, insieme a me, il suo archivio fotografico di 40 anni  e per avermi concesso di pubblicare la foto della Cattedrale illuminata, come, nel 1990, una ditta specializzata, giapponese se non ricordo male, tentò di illuminare.