Un Siciliano dalla mente aperta: Antonio Mangia

Ritratto di Angelo Sciortino

2 Ottobre 2019, 13:56 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Foto tratta da Travelnostop

In questo anno ci hanno lasciato tante persone, a me care, perché dal loro esempio ho imparato non soltanto conoscenza e cultura, ma anche un comportamento etico e a non avere paura di affrontare la vita, cercando scorciatoie poco dignitose. Non li nomino, perché li ho ricordati nel momento della loro scomparsa, sebbene sentissi dentro di me un vuoto incolmabile. Lo stesso vuoto, che ho sentito dentro di me, quando ho appreso della morte di Antonio Mangia, imprenditore madonita coraggioso, che ha dedicato la sua vita a potenziare il turismo in Sicilia, servendosi della società da lui creata, l' Aeroviaggi. E in ultimo anche proprietario di alberghi a Sciacca.

Antonio Mangia era nato a Geraci Siculo, ma il suo coraggio e la sua capacità di pensare in grande ne hanno fatto molto più di un madonita, un siciliano; uno di quei siciliani che tanto hanno onorato la Sicilia. In un certo senso possiamo considerarlo anche cefalutano, non solo perché a Cefalù ha compiuto i suoi primi studi liceali, ma anche perché proprio a Cefalù ha gestito per molti anni diversi alberghi: il Costa Verde, il Carlton, Sporting.

Quasi contemporaneamente ha gestito l'Hotel La Fenice a Belpasso (CT), il villaggio Brucoli ad Augusta e altri ancora, compresi ben quattro a Sciacca, dei quali era anche proprietario. Non ha disdegnato di essere presente anche in Sardegna, dove gestiva ben quattro alberghi.

Insomma, un imprenditore turistico, al quale dobbiamo sicuramente posti di lavoro non clientelari, ma produttivi di ricchezza; un imprenditore, dal quale dovremmo imparare la lezione, se vogliamo che la grande ricchezza della Sicilia, il turismo, sia finalmente una fonte di crescita; un imprenditore, che non inseguiva soltanto il guadagno economico, ma anche e soprattutto quello culturale.

Per questi motivi ritengo che la sua scomparsa sia una grave perdita per la Sicilia in un momento in cui essa ha sempre più bisogno di simili grandi uomini.