Una volta si studiavano "gli uomini che fecero l'Italia", domani studieranno gli uomini che la distrussero.

Ritratto di Angelo Sciortino

26 Giugno 2020, 06:04 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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A rileggere i miei interventi dei mesi scorsi a proposito del governo Conte 2 e delle critiche in essi contenuti, mi danno oggi la conferma che avevo indovinato per tempo, ma inascoltato, gli effetti e le conseguenze che ne sarebbero derivati.

Soltanto un idiota non poteva rendersi conto che una politica assistenzialista avrebbe aumentata la nostra già oceanica spesa pubblica, se non si fosse provveduto a eliminare gli sprechi. Invece ci siamo ritrovati con un Paese diviso in due parti: in una l'apparato statale e burocratico, nell'altra il settore privato, ridotto alla disperazione. Spesso ho sottolineato la mancanza di pudore dei parlamentari di tutti i livelli, dei ranghi istituzionali, dei super-burocrati, dei manager statali apicali, dei dirigenti più alti di enti ed organismi, di tanti consulenti inutili, dei commissari degli organi di sorveglianza, dei direttori di istituti sconosciuti, che non hanno proposto neanche il taglio temporaneo di appannaggi degni di uno sceicco che in questa emergenza drammatica totale e nazionale sono insostenibili.

Ho più volte sottolineato l’importanza di procedere subito allo stralcio di provvedimenti del tipo reddito di cittadinanza e quota 100, bonus e assegnazioni clientelari, erogazioni a pioggia incredibili, aumenti contrattuali che avrebbero potuto procrastinarsi senza ridurre alla fame gli assegnatari, finanziamenti destinati alla cooperazione, ho parlato di cifre che insieme ammontano a decine e decine di miliardi a disposizione e a totale invarianza di bilancio.

Oggi siamo a chiedere disperati l'elemosina alla Comunità Europea, ma questo non sarebbe accaduto, se fosse stato fatto, quando inutilmente proponevo queste cose ricordate e altre che per brevità tralascio. D'altra parte, se non si pensa quando si è con l’acqua alla gola a rivedere la spesa pubblica e a risparmiare anche temporaneamente valanghe di miliardi da destinare dove manca sangue, se non si chiede un sacrificio all’apparato statale, che ha sempre vissuto tranquillo grazie al lavoro del privato, se non si effettua ora un travaso della spesa dall’improduttivo al produttivo che rischia di saltare e di portarsi dietro baracca e burattini, quando ci si pensa?

Eppure non solo l’esecutivo giallorosso non ci ha pensato ma ha aumentato l’uscita improduttiva, l’assistenzialismo, lo statalismo, ha emesso dpcm sbagliati, contorti, che destinano risorse in modo discriminato, centellinato, ritardato, 80 miliardi in larga parte sprecati, che infatti stanno provocando rabbia e indignazione ovunque. Tanto è vero che viaggiamo verso un pil che precipiterà del 13 percento, un debito verso il 170 percento, le casse vuote e un settore privato e produttivo che alla fine dell’estate in buona parte tirerà le cuoia per fallimenti, licenziamenti, libri in tribunale, e sempre vive le scadenze fiscali da pagare, mutui da saldare e lotta al contante per crescere.

Dal 1 luglio, infatti, la mortificazione del contante peggiorerà i consumi, perché la spinta all’utilizzo dei bancomat non c’entra niente con l’uso del contante, tanto è vero che dall’America alla Germania, dove la moneta elettronica è preponderante l’utilizzo del contante è illimitato, da noi questo provvedimento è una ipocrisia che favorirà le banche piuttosto dell’economia.

Per non parlare del fatto che questo governo, avendo rinunciato per incapacità e impreparazione alla elaborazione di una strategia seria, di contrasto, approvvigionamento, reperimento, di strumenti, mezzi, riforme contro la crisi, si è completamente consegnato all’Europa ai suoi finanziamenti e ai suoi comandamenti, tale per cui o l’Europa o la morte, ci rendiamo conto?

E se il next fosse cambiato come è probabile che sia? Se il recovery fosse ridimensionato e posticipato come è probabile che sia? Se il mes fosse davvero condizionato? Se il Qe della Bce fosse abbreviato? Ebbene, sarebbe l’apocalisse, questa è la possibile prossima tappa del governo che ci hanno imposto contro ogni logica della democrazia dell’alternanza, con la scusa che ci avrebbe salvato dal centrodestra pericoloso e illiberale.

Qualcuno per carità di patria se ne accorga, batta un colpo, intervenga, ponga rimedio, con questo governo ci stiamo giocando il futuro del paese, anni di lavoro delle imprese, posti e occupazione, ci stiamo giocando l’economia reale della nazione e rischiamo l’apocalisse come se niente fosse.

Comunque, temo che anche questa volta resterà soltanto il mormorio disperato del popolo italiano e nessuna azione sensata, neppure alle elezioni.