"Giustizia ritardata è giustizia negata"

Ritratto di Angelo Sciortino

29 Marzo 2021, 20:38 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Stanco dei continui rinvii, ho deciso di rivolgermi sia al Presidente della Repubblica e sia alla Ministra di Grazia e Giustizia con la lettera che segue.

Al signor Presidente della Repubblica

Alla signora Ministra della Giustizia

Io sottoscritto Angelo Sciortino, nato a Palermo il 19 luglio 1946 e residente a Cefalù (PA), telefono cellulare ... mi permetto di esporre alle Signorie Vostre quanto segue.

È diffusa a Cefalù da alcuni anni una sfiducia nella Giustizia, causata dagli eccessivi ritardi con i quali giungono – se vi giungono – a conclusione molti procedimenti penali, iniziatisi presso il Tribunale di Termini Imerese (PA). Ammetto che simili ritardi sono diffusi in tutta Italia, come dimostrano fin troppo casi di prescrizione, ma che essi siano così diffusi nel nostro Paese non ci autorizza ad accettarli come inevitabili anche nel nostro territorio.

Già questo è grave, infatti, nel caso in cui i procedimenti penali si sono aperti per iniziativa di un singolo cittadino contro un altro cittadino, ma diviene ancora più grave quando essi prendono avvio da indagini autonome delle Forze di Polizia non soltanto su semplici cittadini, ma su rappresentanti pubblici, locali e no.

Ultimo esempio è quello riguardante il Sindaco di Cefalù. Ecco i fatti descritti con una breve cronaca; fatti che potranno essere accertati controllando la documentazione, che ha convinto il GUP nel marzo 2018 a rinviare il Sindaco a giudizio insieme alla segretaria comunale e a due vigili, stabilendo per il Sindaco anche la misura cautelare dell'obbligo di firma presso il Commissariato di P.S. di Cefalù. Quest'ultima misura revocata poi poche settimane dopo.

Da allora, cioè da ben tre anni, il procedimento penale si è svolto con continui rinvii delle udienze. L'ultima, in cui dovevano essere sentiti gli Agenti di Polizia responsabili dei pedinamenti, delle intercettazioni telefoniche e altro, doveva svolgersi il giorno 24 di marzo, se non avesse subito un ulteriore rinvio.

È già grave che l'imputato sia costretto a vivere sotto la spada di Damocle di una imputazione, che ne mina l'onorabilità. Ancora più grave è, però, che i cittadini debbano restare vittime di quella giustizia ritardata, che Montesquieu definiva “giustizia negata”.

È più grave, perché tale ritardo-negazione della giustizia li spinge a non avere fiducia nella giustizia e a credere persino che il loro Sindaco forse non è innocente fino a sentenza, ma che tale sentenza non arriva per arcane protezioni da parte di chi ha il compito di dare giustizia.

Ho scritto “più grave”, ma a ben riflettere è gravissimo, perché così si viene spinti non soltanto a dubitare della giustizia, ma persino della correttezza di coloro che devono amministrarla, i giudici.

Personalmente trovo tutto ciò pericoloso per la convivenza sociale e civile, per il rispetto della Costituzione, per la fiducia dovuta a chi amministra la giustizia e anche a chi amministra un comune, seppure piccolo. Preferisco credere che tutto sia dovuto alle limitazioni per la pandemia, alla povertà di mezzi e di uomini del Tribunale di Termini Imerese, al troppo vasto territorio di sua competenza, o ad altre cause non dipendenti dalla volontà di qualcuno. Questo, però, vale soltanto per me, perché gli altri, in maggioranza, preferiscono credere a una sorta di cospirazione, mirante a negare “che giustizia sia fatta”.

Ecco allora la mia volontà di rivolgermi alle Signorie Vostre, per chiedere un intervento, che accerti eventuali responsabilità e, ove non ce ne fossero, chiarisca la situazione.

La recente risposta a ANM, che voleva una corsia preferenziale per i magistrati nelle vaccinazioni, data dalla signora Ministra, che mi legge, e altre sue dichiarazioni sulla necessità di una riforma della Giustizia, mi fanno ben sperare in un intervento sul caso segnalato, che potrebbe servire per indicare la volontà di ridare finalmente una vera giustizia ai cittadini.

Cefalù, 30 marzo 2021

Con i miei rispettosi saluti

 

(Angelo Sciortino)