RADDOPPIO FERROVIARIO E FERMATA SOTTERRANEA: qualcosa non torna, perché?

Ritratto di Saro Di Paola

15 Febbraio 2022, 07:50 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

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Sono passati 20 anni da quando le Ferrovie localizzarono a Pietragrossa, sottoterra, la fermata di Cefalù, che nei 20 anni precedenti avevano localizzato, in superficie, ad Ogliastrillo.

Ne sono passati 10 da quando la ToTo si è aggiudicato l'appalto integrato del raddoppio ferroviario Ogliastrillo-Castelbuono con la fermata sottoterra di Cefalù.

Quaranta, venti e dieci anni sono tantissimi.
Troppi, per non fare ritenere, pur nello stucchevole andazzo generale delle opere pubbliche in Italia, ASSOLUTAMENTE ANOMALO il fatto che le Ferrovie e la ToTo, ancora nel 2022, non sono riuscite a trovare la quadra del PROGETTO ESECUTIVO della fermata ferroviaria di Cefalù.
Sì perché con il progetto di fermata, illustrato e spacciato come esecutivo il 26 novembre del 2015 la quadra non l'avevano trovata. 
Se è  vero com'è vero che l'imbocco della galleria di sfollamento avrebbe tappato il tubo del diametro di due metri, nel quale sono incanalate  le acque del torrente Spinito.
                                                                                 
         

Qualcosa non torna e, ora che la talpa è sul punto di partire da Ogliastrillo, a non tornare sono, anche, i conti.
Quelli per i quali il cronoprogramma dei lavori fissava al 15 marzo 2016 l'inizio dei lavori della galleria di sfollamento allo Spinito affinché, come venne detto e spiegato il 26 novembre del 2015,
                                                                                    
si verificasse il “rendez-vous”, imposto da “esigenze tecnico-operative”, dei mezzi tradizionali, che l'avrebbero scavata, con la talpa che lo stesso cronoprogramma prevedeva sarebbe partita da Ogliastrillo "nel tardo autunno del 2016".

Qualcosa non torna anche perché, a febbraio 2022 inoltrato, non si ha, ancora, notizia del tavolo tecnico tra le parti interessate e le Istituzioni coinvolte, che l'Assessore Falcone aveva convocato "per i primi di ottobre del 2021 al fine di trovare la soluzione condivisa sulla galleria di sfollamento", secondo quanto il Sindaco Lapunzina aveva preannunciato il 23 settembre scorso.

Qualcosa e i conti non tornano.
Perché?
Per colpa dell'asino, secondo me.

L'asino di cui parlo è, ovviamente, sempre lo stesso: la fermata sotterranea.
Ciò perché, come ripeto da anni, la sua realizzazione avrà la stessa possibilità di riuscita dei tentativi di fare entrare l'asino per la coda.
Ciò, quale che sarà il progetto esecutivo che le parti interessate e le Istituzioni coinvolte  finiranno per condividere.
Secondo me, ovviamente, ed a meno che quella di vicolo Bernava a Palermo sia soltanto una storiella, una fiction.

Saro Di Paola, 15 febbraio 2022

(Le foto con la cornice giallorossa sono di Armando Geraci e sono tratte dal resoconto, audio e foto, del primo incontro pubblico sul progetto del raddoppio svoltosi a Cefalù il 26 novembre 2015 e pubblicato su "LA PAGINA DI ARMANDO GERACI" di Cefalùsport)