Cefalù senza acqua potabile da troppo tempo

Ritratto di Angelo Sciortino

3 Ottobre 2022, 20:55 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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C'è qualcosa di grave di cui la nuova Amministrazione non parla, come d'altronde ha evitato di parlarne nei suoi ben dieci anni di vita la precedente: l'acqua (non) potabile distribuita a Cefalù. Un'acqua inutilizzabile per gli usi domestici e anche per berla.

Sebbene il Sindaco precedente, colpito da una delle tante frenesie agitanti, abbia disposto la requisizione del potabilizzatore, forse nella convinzione di farlo funzionare meglio di come aveva funzionato nelle mani della società, che lo aveva costruito e poi l'aveva gestito per quasi due decenni. Accadde invece che il potabilizzatore, passato nelle mani del Comune, cessò di funzionare completamente. Tale mancato funzionamento si aggiunse alla esistenza di una rete idrica fatiscente, caratterizzata da numerose perdite e la distribuzione nell'acqua di non pochi minerali.

Due sono le domande che sorgono spontanee: 1) come mai l'Ufficio d'Igiene dell'ASL non è intervenuto? 2) come mai i cittadini non hanno protestato con forza e come mai hanno confermato la fiducia nel sindaco uscente nelle ultime elezioni comunali con circa 1.000 voti?

La prima domanda meriterebbe un'indagine delle Autorità giudiziarie; per la seconda si può tentare una risposta: i cittadini si sono accontentati di non pagare le bollette relative ai consumi, che forse non pagheranno mai, visto che esse si prescrivono dopo due anni. Ciò non toglie, però, che da anni Cefalù è priva di acqua potabile e fa concorrenza alle popolazioni africane, che soffrono per tale privazione. Una privazione nel loro caso comprensibile, visto che la natura non offre sorgenti e pozzi sufficienti. Ben diversa è la situazione di Cefalù, che non soffre di tale insufficienza.

Ma poi siamo certi che i cittadini non pagheranno? I soldi spesi fino a oggi per poter riempire i tubi della rete idrica saranno certamente pagati dall'Amministrazione e in un modo o nell'altro finiranno con il gravare sui cittadini. A oggi tali spese ammontano a diversi milioni di euro e negli anni a venire costringeranno l'Amministrazione o ad aumentare le imposte o a evitare gli investimenti, di cui Cefalù ha grande bisogno, se vuole conservare il suo ruolo di luogo turistico; di quel turismo che in passato ne fece crescere la ricchezza.

Per non dire della straordinaria vendita di bottiglie di acqua minerale, che nessuno prende in considerazione, anche se gravano nei bilanci delle famiglie.

L'attuale Sindaco ha una preparazione classica e farebbe bene a ripassare la storia di Roma, i cui uomini si preoccuparono di costruire gli acquedotti necessari a rifornirla di acqua potabile. Da essi bisogna prendere esempio, correggendo gli errori causati dalle agitazioni delle passate Amministrazioni.