La compassione non aiuta i bambini malati di tumore

Ritratto di Angelo Sciortino

23 Novembre 2022, 15:06 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Il festival della cultura ha dimostrato, spaziando dalla fotografia allo scritto, dall'arte pittorica alle scienze tecnologiche, che la cultura è l'insieme dei tentativi dell'uomo di rispondere alle domande che la natura ci pone e alle quali la nostra curiosità ci obbliga a cercare le risposte.

In fondo è dagli albori della vita umana sulla Terra che cerchiamo di rispondere, magari correggendo i suoi errori e le nostre risposte, quando esse sono sbagliate. Cominciarono i filosofi greci con le loro ipotesi (ricordo sempre, più di Platone e Aristotele, Senofane con il suo “la realtà è una ragnatela di ipotesi”) e continuarono gli scienziati come Archimede e Galilei, che furono anche un po' filosofi. Furono, in buona sostanza, uomini di cultura, di quella cultura che nel corso dei secoli ha permesso di ottenere dalla terra sostentamento per ben otto miliardi di esseri umani e di trovare le cure per minacce come la lebbra, la peste, il vaiolo, che ogni anno uccidevano milioni di uomini.

Ancora non tutti i mali sono stati sconfitti, ma la ricerca scientifica continua a cercare le cure. Non poteva mancare, in un festival della cultura, un riferimento anche a tale ricerca scientifica. Infatti, era presente ai lavori anche una delegazione dell'ASLTI (Associazione Siciliana Leucemie e Tumori dell'Infanzia). Non per nulla il sottotitolo dell'Associazione è “Liberi di crescere”. Un bambino, soprattutto se malato di leucemia e di tumore, non sarà mai libero di crescere e persino di vivere.

L'Associazione ha la sede legale a Palermo in via Marchese Ugo n. 26 e la sua email è: info@liberidicrescere.it. Presso l'unità di Oncoematologica Pediatrica all'ARNAS CIVICO c'è invece la sua sede operativa.

Insomma, un altro grave problema ancora non risolto. E la cultura, quella vera, non può disinteressarsene. Bene ha fatto Salvatore Marsala a ospitare la delegazione, affinché tutti venissero a conoscenza di questo gravissimo problema, non perché fossero mossi a pietà, ma perché capissero che la scienza, e quindi la cultura, hanno ancora da dare risposte.