È indifferibile la ricognizione delle condizioni delle mine disseminate nel sottosuolo di Cefalù

Il tratto di tubo ARMCO, nel quale sono canalizzate le acque del vadduni Pietragrossa, tra il bivio per Gibilmanna e l'imbocco della via Cirincione, e che con i lavori in corso verrà bypassato con tubi corrugati in pvc pesante
         
in ordine cronologico è uno degli ultimi tratti, nei quali sono stati, progressivamente, canalizzati tutti i corsi d'acqua che tagliavano la campagna cefaludese ad occidente e ad oriente di quello che, sino alla fine degli anni 50 del secolo scorso, era il nucleo urbano di Cefalù.

Per quanto il tratto di ARMCO descritto sia uno dei meno datati tra tutti quelli che sottopassano le strade ed il territorio di Cefalù, le sue condizioni, già nel 2015, erano quelle documentate nelle foto che seguono.
         
         
Sono condizioni che, per la gravità e la diffusione del grado di ossidazione della lamiera del canale e per il suo schiacciamento, hanno reso necessario l'intervento per bypassarlo in corso di esecuzione.
        
        
Sono condizioni che rendono indifferibile la ricognizione di quelle di tutti gli altri tratti di canali, che ho elencato e descritto in altri miei scritti pubblicati su questo blog, l'ultimo dei quali, il 7 novembre scorso (www.qualecefalu.it/node/24520 ), nel quale li ho definiti autentiche mine disseminate nel sottosuolo di Cefalù.

Una ricognizione, generale e puntuale, indispensabile per programmare e progettare gli interventi da eseguire, al fine di scongiurare il pericolo che quelle mine, sotto tante strade urbane ed in luoghi a monte di aree edificate ed urbanizzate, mi riferisco a quelle del Pisciotto, dello Spinito e del Sant'Oliva, possano esplodere.

Saro Di Paola, 5 dicembre 2022

(Ringrazio il Rag. Giuseppe Pirrone, amministratore del condominio "Belgioioso" per avermi fornito le foto scattate nel 2015 dall'interno del tubo ARMCO, che, con l'intervento in corso in via Di Belgioso verrà bypassato)