Cefalù ed il collegamento diretto con le Eolie

Ritratto di Saro Di Paola

5 Giugno 2023, 16:25 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

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Giorno 1 giugno, la Consigliera comunale Paola Castiglia, sotto il titolo “ALISCAFO CEFALU’ EOLIE”, ha inoltrato, a me e ad altri,  il seguente messaggio:
Vi invito a commentare tutti sotto questi link chiedendo perché l’aliscafo non è stato ancora ripristinato.
E’ una nostra battaglia e vogliamo vincerla!”

Il link da commentare era questo, https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid02bvFAmj6Wa3kKP5ed5ficaNZNjrX7UoPiQ4CLQ4BcEVwWQykCsyfWTU9PyQDARirxl&id=100064479290419p
col quale l’Assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Aricò, ha annunziato che la Sicilia “è la prima Regione ad offrire il servizio innovativo di monitoraggio in tempo reale dei collegamenti veloci con le isole minori, ispirato ai sistemi di controllo operativo delle compagnie aeree.”

La “battaglia” che, secondo la Consigliera  Castiglia, “vogliamo vincere” è, ovviamente, il ripristino immediato dei collegamenti diretti tra Cefalù e le isole Eolie.

Non pochi hanno raccolto l’invito di Paola Castiglia e, riferendosi al mancato collegamento, hanno scritto:
“è incredibile….. è vergognoso….., è assurdo…., è incomprensibile e irragionevole…., è scandaloso……, bloccato per motivi misteriosi….., è un peccato….., è un servizio essenziale….., è uno SCHIFO.....,  è uno sfregio all’immagine di due siti UNESCO dirimpettai….,  nuoce all’immagine del turismo siciliano…., sarebbe un guadagno per tutti …., bla bla bla”.

Al riguardo ho fondate ragioni per ritenere che nessuno dei commentatori, Paola Castiglia per prima, ha consapevolezza delle condizioni in cui versa il cosiddetto porto di Cefalù e, in particolare, il suo martello centrale, che dovrebbe essere percorso dai viaggiatori per raggiungere il punto di attracco degli aliscafi e per  tornare dagli aliscafi alla sua radice.
Se i commentatori l’avessero avuta, anche minima, non avrebbero commentato come hanno commentato.

Di quelle condizioni, ho scritto due volte nel 2022.
Il 21 giugno, www.qualecefalu.it/node/24421, e l’11 dicembre, www.qualecefalu.it/node/24549.

Sono condizioni, che, rispetto a quelle da me documentate negli scritti di cui ai link sopra riportati, 
negli ultimi mesi si sono, particolarmente, aggravate ed interessano altre componenti strutturali delle campate del martello centrale.

     

     

Al riguardo, le foto che ho scattato, stamattina, sotto la pioggia, sono piuttosto eloquenti.

     

Le condizioni più gravi sono quelle della terza campata del martello centrale, il cui avvallamento si vede ad occhio, si percepisce percorrendola a piedi  ed è evidenziato dalla crepa che corre lungo il suo appoggio.

     

Per tale campata, le transenne che gli operai del Comune avevano approntato nel giugno del 2022

     

ridotte, o inesistenti, come sono nel giugno del 2023, non sono più sufficienti.               

Per tale campata e, almeno, un'altra, è urgentissimo che qualcuno appronti e faccia finanziare il progetto di demolizione e di rifacimento.

Tali campate sono, infatti, inagibili e, perciò, chiedere l’immediato rispristino del collegamento con le Eolie è irragionevole.   
Per quanto, come ho scritto altre volte, il cemento armato fa miracoli, nessuno, in scienza e coscienza, autorizzerebbe l'attracco degli aliscafi.

Anche perché la piattaforma alla quale gli aliscafi  attraccavano non esiste più.

     

Anche perché il “porto” non è chiuso a greco e, durante le fasi di attracco, eventuali traversie dal quadrante NE, potrebbero essere fatali per l’aliscafo e per i passeggeri.

Ad essere “incredibile…..,  vergognoso…..,  assurdo….,  incomprensibile….., irragionevole….,  scandaloso……, , non è, perciò, il mancato ripristino di tale servizio, ma il PORTO DI CEFALU’ CHE PORTO NON E’.
Nonostante sono trascorsi oltre 72 anni, da quando il 13 maggio 1951, un operaio della Bonci & D’Agostino diede fuoco alla miccia, dando  l’inizio simbolico ai lavori finanziati dalla Regione per un importo di duecento milioni di vecchie lire, sul progetto di rifugio peschereccio redatto dall’ing. Strongoli.

Il vero “SCHIFO”, il vero sfregio all’immagine di Cefalù è, proprio, la mancanza  del PORTO.

Il commento di chi ha scritto “confidiamo in un ripensamento dei vertici governativi, grazie anche all’auspicabile e autorevole intervento della nostra ex prima cittadina e già sottosegretaria di Stato, nonché attuale prestigiosa consulente alla presidenza della Regione Sicilia”, ha destato in me amarezza.
Tanta amarezza.

Ricordo, infatti, benissimo le ragioni per le quali, nel corso del suo secondo mandato da Sindaco, venne osteggiato e respinto www.qualecefalu.it/node/17789, il cosiddetto progetto Botta, col quale la Vicari era arrivata ad un passo dalla soluzione della QUESTIONE PORTO.
Come nessun altro Sindaco era arrivato, prima.
Come nessun altro Sindaco è arrivato dopo.

     

Saro Di Paola, 5 giugno 2023