Mi ci sarei voluto introdurre

Ritratto di Saro Di Paola

29 Luglio 2023, 22:12 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

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L'ultima volta che mi sono introdotto nell'ARMCO del Sant'Oliva, per accertarne le condizioni, è stata il 28 ottobre 2017.
Me ne sono occupato nello scritto  (www.qualecefalu.it/node/21375 ).
Allora, mi ci ero introdotto dal suo imbocco di monte e l'avevo percorso tutto, sino al suo sbocco di valle.
Rischiando l'osso del collo.

Stamattina mi ci sarei voluto introdurre di nuovo.
Dall'imbocco di monte, mi è stato impossibile.
Troppo alta e troppo fitta, per consentirmi di raggiungerlo, la macchia di canne e di rovi, che mi sono trovato davanti.
                                                                            
Ho provato da valle.
La pulizia, recente, del tratto di alveo tra il ponte della ferrovia e quello dell'ex SS113, 
          
mi aveva fatto sperare che, con l'alveo pulito, avrei potuto raggiungere lo sbocco di valle del tubo.
Man mano che risalivo l'alveo, la speranza è andata, via via, scemando.

         
         
Finché uno sbalanco di pietra mi ha costretto a tornare indietro.
Troppo alto e scivoloso per consentirmi di superarlo senza l'ausilio di una scala.
                                                                     
All'interno dell'ARMCO avrei voluto accertare se “il canale fosse stato liberato dagli ingombranti”,  
            
         come, il 28 ottobre 2017, l'allora Sindaco Lapunzina, in un commento, (www.qualecefalu.it/comment4393#comment-4393 ), scrisse sarebbe stato fatto.

Avrei voluto accertare l'evoluzione del degrado, per ossidazione, della lamiera ondulata del tubo
                                                                         
e quella, eventuale, dell'ingobbamento dei pannelli in lamiera, lungo la mezzeria del suo fondo.
         

Avrei voluto accertare… accertare... accertare...., perché il tubo ARMCO, nel quale scorrono le acque del Sant'Oliva è una di quelle mine nel sottosuolo di Cefalù, di cui scrivo da anni.
Tra tutte la più pericolosa.
Per le conseguenze che avrebbe, se dovesse esplodere.

Al riguardo, i segnali lungo il bordo lato mare della strada, cosiddetta intercomunale Cefalù-Castelbuono,
         
hanno subito un’evoluzione.
Almeno, ad occhio, così mi è parso.

Sono segnali da non sottovalutare.
Come gli altri, nei pressi del sagrato della Chiesa di San Pasquale, di cui ho scritto nei giorni scorsi.
Anzi, sono segnali che dovrebbero essere monitorati.

Intanto, invochiamo GESÙ SABBATURI: che ci scampi da BOMBE D'ACQUA.

Saro Di Paola, 29 luglio 2023