Qualcuno, magari il Sindaco di Cefalù, informi il Ministro Salvini

Ritratto di Saro Di Paola

18 Novembre 2023, 07:06 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

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Da oltre un anno, i lavori del raddoppio ferroviario Ogliastrillo-Castelbuono sono fermi.                                                                                 

In particolare sono fermi quelli di due opere che saranno fondamentali per il suo completamento. 
La prima
la galleria, a due canne cosiddetta "Cefalù", che collegherà Ogliastrillo al vallone del torrente Carbone, dopo avere sottopassato la fascia collinare, Figurella-Santa Lucia-Pietrapollastra-Spinito-Pacenzia- Pietragrossa-Santa Barbara-Sant'Oliva-Calura, intensamente edificata, per una lunghezza complessiva di 14,00, 7,00+7,00, Km all'incirca.
La realizzazione di tale galleria col sistema meccanizzato TBM, iniziata nel mese di aprile del 2022, è ferma dal mese di settembre dello stesso anno, quando la talpa aveva realizzato, soltanto, i primi 700 metri, circa, della sua canna lato monte.

La seconda
la fermata sotterranea di Cefalù, i cui lavori, secondo il primo cronoprogramma elaborato ed illustrato dall'impresa appaltatrice, sarebbero dovuti iniziare entro il 15 marzo del 2016, con l'imbocco, allo Spinito, della galleria di sfollamento dalla fermata.
Ciò, come venne detto il 26 novembre del 2015 in sede di presentazione pubblica del progetto, per rendere possibile il rendez-vous, imposto da esigenze tecnico operative, tra la squadra all’opera per la galleria di sfollamento e la talpa, che si sarebbe imbucata ad Ogliastrillo nel tardo autunno del 2016.
Di quella galleria, ad oggi, dopo ventuno anni dalla sua prima localizzazione, non si è, neanche, concluso l'iter di approvazione di quella che dovrebbe essere la sua definitiva localizzazione.

La complessità, le esigenze tecnico realizzative e le ripercussioni ambientali delle due opere saranno tali da relegare nell’ordinarietà la straordinarietà di quelle sinora eseguite.
Richiederanno tempi molto più lunghi degli oltre undici anni, che sono decorsi dall’aggiudicazione dell’appalto.
Tempi che il protrarsi dell’attuale fermo sta, inesorabilmente, allungando.

Il fatto che il Ministro Salvini, come non perde occasione per declamare, ha sbloccato tante opere pubbliche, fa ritenere che Egli di tale fermo non sia informato. 
Se così dovesse essere, sarebbe il caso che qualcuno, magari il Sindaco di Cefalù, Lo informi.

Ciò per evitare che l'ultimazione del ponte sullo stretto che, come Egli declama, avverrà entro il 2031, preceda, e di molto, l'ultimazione del raddoppio Ogliastrillo-Castelbuono.
                                                                         

Il che sarebbe uno smacco.
Per Lui, per il Suo Ministero, per Cefalù, per la Sicilia tutta.
Darebbe ragione ai benaltristi, che non perdono occasione per sottolineare che alla Sicilia, prima del ponte, serve ben altro.

Saro Di Paola, 18 novembre 2023