Dal porto, al lungomare, al cimitero, alla piscina….: la continuità che non mi aspettavo

Ritratto di Pasqualino Turdo

11 Gennaio 2024, 10:31 - Pasqualino Turdo   [suoi interventi e commenti]

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Ieri il Sindaco Tumminello ha letto, in Consiglio, la relazione annuale sullo stato di attuazione del suo programma elettorale.
                                                          
Riporto di seguito il mio intervento in aula.
                
Signor Presidente, Signor Sindaco, Signori Assessori e colleghi Consiglieri

Quella che abbiamo appena ascoltato è la relazione annuale del Sindaco Tumminello sullo stato di attuazione del programma non già del primo anno del mandato, ma dei primi 18 mesi dello stesso.
Però, soltanto, formalmente.

Ciò per una ragione ben precisa che è sotto gli occhi di tutti.

Nella sostanza è, infatti, la relazione sugli ultimi 18 mesi dell’Amministrazione Lapunzina che, iniziata nel lontano 2012, si protrae da 11 anni e mezzo.
Un’Amministrazione, che, per durata, non ha precedenti nella storia amministrativa di Cefalù
sin dai tempi del Sindaco Giuseppe Giardina.

E’, quindi, la relazione sullo stato di attuazione dei tre programmi con i quali le due Amministrazioni Lapunzina e quella Tumminello, si sono candidate alla guida della Città.

E’, quindi, in questa ottica che la stessa relazione deve essere guardata.
L’ottica della continuità, enfaticamente, declamata nelle due competizioni elettorali seguite alla prima.

E guardata in tale ottica la relazione è assolutamente deludente.

E’, infatti, una relazione che certifica il fallimento amministrativo rispetto alla soluzione delle questioni più rilevanti che affliggevano  la Città nel 2012, come continuano ad affliggerla  all’inizio del 2024.
Questioni rispetto alle quali l’Amministrazione, nella sua continuità, è rimasta ferma al palo.

Eppure, sulla soluzione di tali questioni l’Amministrazione avrebbe avuto tutto il tempo di puntare, se è vero com’è vero che, nel corso degli ultimi 11 anni e mezzo, l’Amministrazione comunale è stata sgravata dall’adempiere ad altre pesanti questioni.
Mi riferisco alla gestione del Servizio Idrico Integrato, passato, definitivamente, ad AMAP ed al servizio di raccolta ed allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, passato definitivamente a Multiecoplast.

Le rilevanti questioni che all’inizio del 2024 sono rimaste tali e quali erano nel 2012 ed alle quali mi riferisco sono le seguenti:
-  Porto;
-  Lungomare;
- Cimitero;
- Via Umberto I°;
- Piscina coperta;
- Castello Bordonaro;
- Degrado della pavimentazione delle vie del Centro Storico.
- Edificio ex sede del Consiglio di quartiere di S.Ambrogio;

A dare conferma del fallimento amministrativo è proprio la relazione che ci è stata sottoposta.

Infatti,

Quanto al porto
Leggere nella relazione che “per il suo valore strategico sono state destinate delle somme dall’ultimo avanzo d’Amministrazione per la progettazione del Piano Regolatore Portuale fondamentale per dare una visione unitaria dell’area di sviluppo della stessa” significa che in 11 anni e mezzo nulla è stato fatto.
Tanto più che nel 2024 si deve affrontare e risolvere il problema del rifacimento di due campate collassate, proprio come nel 2012 si doveva risolvere analogo problema per altre due campate.
Al riguardo viene da chiedersi che senso può avere il Piano Regolatore Portuale prima della messa in sicurezza delle sue opere a mare.


Quanto al lungomare
Leggere nella relazione che “sono stati completati i lavori di rifacimento della pavimentazione e delle balaustre del primo tratto e che sono stati stanziati i fondi per il completamento del secondo tratto” significa che si procede senza quel progetto unitario complessivo, che in tutte le competizioni elettorali è stato ritenuto indispensabile per una  sua riqualificazione che possa risultare adeguata alle esigenze ed alle funzioni che il lungomare dovrebbe assolvere negli anni a venire, in un ambito urbano assolutamente diverso da quello nel quale, grazie al Sindaco Giardina, venne concepito negli anni cinquanta del secolo scorso.
Il progetto futuro” del “nuovo lungomare quale area finalizzata ad incrementare l’offerta turistico ricettiva ma al contempo asse di collegamento longitudinale tra il club Med e la Città – dovrà assumere il ruolo fondante di luogo della passeggiata a mare, di servizio all’attività balneare e di asse di interconnessione col tessuto viario urbano” come il candidato Sindaco Tumminello ha scritto, testualmente, nel suo programma elettorale, meno di due anni fa.

Signori Consiglieri,
aveva ragione il candidato sindaco Lapunzina, quando, nel suo programma elettorale del 2012, scrisse, cito testualmente, che per dare “Lustro al lungomare sarebbe servito un concorso internazionale di idee per la sua risistemazione”.
                                                                     
Purtroppo, però, dopo 11 anni e mezzo, la verità è che sul lungomare si procede senza una visione strategica.
Persino dopo il crollo della seconda rotonda la cui vicenda oltre ad essere emblematica è, addirittura, paradossale.
Se, come si legge nella relazione, la seconda rotonda è stata smontata è stato, soltanto, per la negligenza delle Amministrazioni Lapunzina.
Da Sindaco, si è dimenticato della segnalazione delle prime lesioni, che, da Consigliere di opposizione, più di dieci anni prima aveva fatto al Sindaco Guercio.

Se Lapunzina se ne fosse ricordato sarebbe stato possibile rimediare alle lesioni con un impiego di risorse pubbliche di gran lunga inferiore a quelle che sino ad oggi sono state impiegate ed a quelle altre che si dovranno impiegare per ricostruirla, chissà quando.
Ancor più paradossale è il fatto che l’Amministrazione in carica aveva pensato bene di non ricostruirla presentando alla Soprintendenza il progetto per eliminarla.

Progetto che la Soprintendenza ha giustamente bocciato.
Come io, mi ero permesso di prevedere quando, venuto a conoscenza della scelta dell’Amministrazione, solo per essermi permesso di dirlo, sono stato apostrofato dall’Assessore Culotta “ignorante in materia che non vuole il bene di Cefalù”.

Quanto al Cimitero
Leggere nella relazione che “sono stati appaltati i lavori per la realizzazione di 128 loculi ed effettuate estumulazioni” è lo stesso di dire che, nel 2024, la situazione non è diversa,  non rispetto a quella del 2012 ma rispetto a quella degli anni delle sindacature Vicari.
Anni in cui l’allora Consigliere di opposizione Lapunzina protestava contro le estumulazioni accusando la Vicari di non essere in grado di programmare persino nel soddisfacimento della più naturale delle esigenze che la pubblica Amministrazione deve soddisfare.
Nel 2024, all’annosa questione della carenza di loculi, si è aggiunta quella dell’aggravamento delle condizioni statiche dello spigolo nord-est del muro di sostegno che delimita il Cimitero lato Caldura.
Di tale muro, nella relazione non è fatto alcun cenno.
Probabilmente perché a segnalarlo siamo stati noi di “InnoviAmo Cefalù” con due apposite interrogazioni.  
Sulle condizioni della cappella gentilizia che accoglie le spoglie mortali di Giuseppe Giglio, mi limito a ricordare che sono peggiorate rispetto a quelle per le quali il 4 novembre del 2010 il capogruppo del Partito Democratico Rosario Lapunzina presentò, al Sindaco Guercio,
(Interpellanza sul cimitero | L'altra Cefalù (qualecefalu.it) un’ interrogazione sullo stato di abbandono di quella cappella e del cimitero tutto.

Quanto alla Via Umberto I°
Leggere nella relazione che è stata “affidata la progettazione per la sua riqualificazione complessiva” equivale ad ammettere che in 11 anni e mezzo nulla è stato fatto per eliminare il pericolo costituito dai dissesti della pavimentazione del suo marciapiede e del muro lato via Mazzini, entrambi causati dalle radici dei ficus.
Pericoli che erano emersi già durante la sindacatura Guercio e che, ovviamente, nel 2024 sono molto più gravi.

Quanto alla piscina
a dire tutto è il fatto che nel capitolo “PROGETTAZIONI della relazione del Sindaco  la parola piscina non esiste.
La piscina comunale coperta era nel libro dei sogni del primo programma elettorale del candidato sindaco Lapunzina e nel libro dei sogni è rimasta.
Nella pagina di quel programma dedicata ai Giovani  si legge testualmente di “una piscina coperta nell’area di Via Dietro Castello, attigua ai campi da tennis del Comune, tramite progetto di finanza, utilizzando l’apposito stanziamento della Regione e fondi privati a completamento del fabbisogno”.
fotoprogramma
 
Analogo è il discorso per il degrado strutturale del Castello Bordonaro e per quello  della pavimentazione in pietra delle vie del Centro Storico.
Per l’Amministrazione le due questioni non esistono, tant’è che non sono stati elaborati e non sono in programma progetti di sorta.

Signor Sindaco, mancano i progetti!

Al riguardo “Al fine di costituire un parco progetti utili per la partecipazione a bandi di finanziamento europeo o nazionale per la realizzazione di opere pubbliche”, come si legge nella relazione, non si può sperare, soltanto, “nell’ottenimento di finanziamenti con fondi PNRR”.

Per dotare la Città di un parco progetti si deve ricorrere all’utilizzo dell’ avanzo d’amministrazione molto più di quanto l’Amministrazione sinora ha fatto.

Si deve ricorrere, anche, all’utilizzo dei proventi della tassa di soggiorno che non può essere sperperata, come è stata sperperata negli ultimi anni, per eventi calendarizzati con cadenze e durate che non hanno eguali in nessun Comune d’Italia, turistico o non turistico che sia.

A tutto c’è un limite!

Anche alle luminarie con le quali, ormai, quasi ininterrottamente, vengono addobbate le vie ed i luoghi più significativi del centro urbano.

Anche ai vasi ed alle panchine disseminati ovunque ed in molti casi con criteri e gusti affatto apprezzabili.
Sono fumo negli occhi.
Sono armi per distrarre i residenti, gli ospiti e i visitatori dai veri problemi della Città.
Non ultimo quelli del traffico e dei parcheggi.

A proposito di eventi lascia di stucco leggere nella relazione che “l’intenzione dell’Amministrazione è quella di proseguire nella strada già intrapresa”.

Significa che per l’Amministrazione la storia non è maestra di vita.

Tanto di altro avrei da dire in particolare sulla “VISIONE URBANISTICA DELLA CITTA’” e sulle “POLITICHE SOCIALI, SOCIO ASSISTENZIALI E LAVORO”.
Anche per ragioni di tempo mi fermo qui.

Non posso, però, non fare un cenno sull’edificio dell’ex Consiglio di quartiere di Sant’Ambrogio.
Leggere nella relazione che è stata “presentata la richiesta di finanziamento PNRR per la sua ristrutturazione” è la riprova di quei fallimenti certificati dalla relazione, di cui ho detto all’inizio.
Anche sull’edificio dell’ex Consiglio di quartiere, In 11 anni e mezzo nessun passo avanti è stato fatto.

Signor Sindaco, Lei ha chiesto ed ottenuto i voti degli elettori nel segno della "Continuità e dell'Innovazione".

Non continui nel segno della continuità con le sindacature che hanno preceduto la sua.

Sarebbe un appiattimento per Lei e, quel che è peggio, per la Città.

Dia alla sua sindacatura la sterzata giusta per intraprendere la strada dell'innovazione.

Ne è il tempo.
Un terzo del quinquennio della sua Amministrazione è già passato.

      Pasqualino Turdo, Consigliere comunale