A proposito di APPROFONDIMENTI

Ritratto di Saro Di Paola

17 Gennaio 2024, 18:11 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

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Nella seconda metà degli anni novanta del secolo scorso, si cominciarono a studiare le ipotesi di tracciato ferroviario idonee a permettere che la fermata di Cefalù venisse prevista in sotterraneo ed in prossimità dell’attuale stazione.
Ipotesi di tracciato che, inevitabilmente, hanno comportato lo spostamento a valle di quello che era stato disegnato, sottoposto al Consiglio comunale ed approvato nel progetto di massima, che prevedeva la stazione di Cefalù ad Ogliastrillo.

Per il chiodo fisso degli approfondimenti,  che mi ritrovo, mi sono chiesto:
dalla metà degli anni novanta ad oggi e prima che venisse disegnato il tracciato sul quale la ToTo, nel 2012, si è aggiudicato l’appalto integrato, è stata, mai, approfondita la questione del Cefalino?
Per essere chiaro ed evitare fraintendimenti:
sono stati fatti approfondimenti per escludere che il tracciato andato in appalto, intercetti, il bacino idrografico del pozzo di Santa Barbara ed il corso del fiume sotterraneo che sfocia a Prissuliana e nel lavatoio medievale?

Quella del Cefalino era, ed è, la QUESTIONE DELLE QUESTIONI dell’intero raddoppio.
Ciò perché, pur essendo vero:
-  che le moderne talpe TBM, di tipo EPB, cioè quelle, che, in funzione delle caratteristiche idrogeologiche del terreno che incontrano, possono avanzare col fronte in pressione e, quindi, anche all’interno di falde acquifere;
- che sotto La Manica, tra il Comune di Cheriton nel Regno Unito e quello di Coquelles in Francia, venne realizzato l’EUROTUNNEL, lungo oltre 50 chilometri;
                                                                          
- che in tutte le grandi città del pianeta sono state realizzate, e si continuano a realizzare, linee metropolitane con tantissime fermate sotterranee e con gallerie di sezione ben maggiore di quelle dei due binari del raddoppio tra Ogliastrillo e Fiume Carbone;
                                                                      

è, altrettanto, vero che un fiume sotterraneo,
         

intercettabile con la sua portata dalla realizzazione di una galleria scorre, soltanto, a Cefalù.

E se la talpa Margherita, dovesse intercettarlo, tra Pietragrossa ed il Sant’Oliva, dove è più che probabile scorra, i problemi non saranno di poco conto.

Infatti:
- l’assetto sotterraneo del bacino idrografico sarebbe, inevitabilmente, alterato;
- il Cefalino dovrebbe, inevitabilmente, scavarsi un nuovo corso;
- la regimentazione dell’acqua del bacino dovrebbe, inevitabilmente, trovare un nuovo equilibrio;
- il “marasma idrico” sotterraneo, che ne conseguirebbe, innescherebbe, inevitabilmente, fenomeni di subsidenza e, per essa, altrettanto inevitabilmente, cedimenti e deformazioni al suolo, in superfici con una estensione ben maggiore di quella che, in condizioni normali, viene definita area d’influenza dello scavo di una galleria.

E quelle superfici hanno caratteristiche
          

ben diverse da quella, piatta ed indeformabile, del mare de La manica.

L’approfondimento della “questione Cefalino” sarebbe stata, e sarebbe, di fondamentale importanza per le sorti del raddoppio.
Ciò perché là, nel punto nel quale il tracciato dovesse intercettarlo, cascherà l’asino.
Anzi, la talpa.

Per quanto io ho avuto la possibilità di leggere nelle relazioni che, negli anni, ho avuto tra le mani, non ho trovato un solo passaggio sulla questione.
Ciò, però, non esclude che approfondimenti siano stati fatti.

Se non  dovessero esserne stati fatti è indispensabile farne.
È in gioco la sorte del raddoppio.

Saro Di Paola, 17 gennaio 2024