La pregiudiziale sul progetto definitivo della rampa di accesso alla galleria di sfollamento

Ritratto di Pasqualino Turdo

27 Aprile 2024, 20:32 - Pasqualino Turdo   [suoi interventi e commenti]

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Nella seduta di ieri 26 aprile 2024, il Consiglio comunale è stato chiamato ad esprimere il parere di competenza sul progetto definitivo della rampa di accesso alla galleria di sfollamento dalla fermata in sotterranea di Cefalù, ai sensi dell’art. 7 della L.R. 65/1981, perché opera di interesse pubblico, in variante agli strumenti urbanistici vigenti.

Dopo la lettura da parte del Presidente del Consiglio, della proposta di delibera predisposta dal Responsabile del procedimento, Arch. Di Vincenzo Giuseppe,
                                                         
sono intervenuto per dare lettura della pregiudiziale che segue:
                                                                          
PREGIUDIZIALE ALLA PROPOSTA DI DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N° 30 DEL 08-04-2024 RELATIVA AL PROGETTO DEFINITIVO DELLA FERMATA DI CEFALU’ E DELLA RAMPA DI ACCESSO ALLA GALLERIA DI SFOLLAMENTO

Nell'elenco dei pareri, che la proposta di delibera all'esame del Consiglio dà per "visti", manca l' A.I.U., cioè l'Autorizzazione Idraulica Unica ai sensi del R.D. n.523/1905.
Responsabile del rilascio di tale parere, nella Regione Sicilia, è l' Autorità di bacino, istituita presso la Presidenza della Regione, per adempiere, anche, al compito, cito, “di assicurare la difesa del suolo e la mitigazione del rischio idrogeologico per gli interventi che hanno un'interferenza diretta con corsi d'acqua pubblici di proprietà del Demanio dello Stato e, nello specifico, il torrente Pietra Pollastra” ed a quell’altro compito di "provvedere ad elaborare il piano di gestione del rischio alluvioni".

Tale autorizzazione, richiesta ovviamente da RFI, è stata rilasciata dalla predetta Autorità il 13/04/2023,
IN CONSIDERAZIONE, cito:
- del fatto che "l'attraversamento del Pietra Pollastra avverrà in subalveo, garantendo un'adeguata altezza di ricoprimento della canna necessaria a salvaguardare la stabilità del fondo alveo", per inciso questa altezza è di soli 8.00 metri;
- e del fatto che, continuo a citare, "l'intervento prevede la realizzazione di una rete di smaltimento verso la fognatura esistente delle acque meteoriche defluenti sul piazzale antistante il punto di sbocco della nuova rampa di accesso alla galleria di sfollamento".

I due CONSIDERATA, citati testualmente, non sono, affatto, di poco conto e sono tali da rendere inaccettabile la proposta di delibera al nostro esame, se non dà per "visto", come non lo dà, il parere espresso dall'Autorità di bacino.

Sul primo di tali considerata non posso che ammettere di non avere alcuna competenza per sostenere che l'altezza di 8,00 metri del ricoprimento della canna della rampa non sia adeguata per salvaguardare la stabilità del fondo dell'alveo del Pietra Pollastra e non sia tale da "procurare quei danni a persone e cose", di cui, pure, il parere aveva "prescritto doveva farsi carico il Comune".

Sul secondo dei considerata, mi permetto di fare rilevare:
1) la contraddizione del predetto parere con quello dell' AMAP che "sulle opere previste" è favorevole, cito, "in quanto le stesse risultano non interferenti con le infrastrutture gestite comunque nell'area d'intervento";

2) la mancanza, nel parere dell'Autorità, della benché minima attenzione su quelle che saranno le modalità di smaltimento delle acque meteoriche, non già dal piazzale antistante l'imbocco della rampa a lavori ultimati, ma, in corso d'opera, dalla vastissima area sterrata di cantiere.
Tale mancanza, nonostante, come ho detto all’inizio, uno dei compiti, che l'Autorità di bacino deve assolvere è quello, ripeto, "di provvedere ad elaborare il piano di gestione del rischio alluvioni".

Ebbene,
per le ragioni che ho esposto e considerato che:
- la fognatura esistente nella Via Pietrapollastra essendo stata realizzata per smaltire le acque nere dell’Ospedale non può essere di sezione adeguata per smaltire, anche, le acque meteoriche che, a lavori ultimati e dopo la realizzazione della rete di smaltimento verso la fognatura, di cui ha scritto l’Autorità di bacino, defluiranno dal piazzale antistante lo sbocco della rampa;
- che sulla gestione del deflusso delle acque meteoriche dall’area di cantiere, nei casi di piogge ordinarie e non in caso di alluvione, nulla ci è stato dato a sapere;

poniamo la pregiudiziale di rinviare il voto sulla proposta di delibera
1- all’inserimento nella stessa del parere dell’Autorità di bacino;
2- alla trasmissione della stessa all’AMAP per acquisirne il nuovo parere in relazione all’interferenza delle opere previste con la fognatura della via Pietrapollastra;
3- all’acquisizione di un nuovo parere dell’Autorità di bacino relativamente al deflusso delle acque meteoriche che in corso d’opera defluiranno dall’area di cantiere.

Pasqualino Turdo e Antoniella Marinaro

Come avevamo messo in conto, la maggioranza l'ha rigettata con la motivazione che l'oggetto della delibera era la dichiarazione di interesse pubblico dell'opera al fine di  adottare la variante agli strumenti urbanistici vigenti, che, nell'area interessata dalla rampa, ovviamente, non la prevedono.

Dopo il rigetto, consapevoli dell'importanza, rispetto all'interesse generale della Città e del raddoppio, delle questioni da noi sollevate non prese in alcuna considerazione dalla  maggioranza e certi dell'inutilità della nostra partecipazione al dibattito che ne sarebbe seguito, abbiamo abbandonato l'Aula.
                                                         
      Pasqualino Turdo, Consigliere comunale