Il primo cantiere per la fermata sotterranea è già fermo

Ritratto di Saro Di Paola

21 Maggio 2024, 09:52 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

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Il cancello del cantiere per realizzare la galleria di accesso alla fermata sotterranea, è rimasto aperto, soltanto, per poche ore. Quelle di due giornate lavorative, scarse.
                                                                     

Da ieri pomeriggio il cancello è chiuso
          

e l'escavatore all'interno dell'area di cantiere è fermo.
                                                                           
Ha lavorato giusto il tempo per iniziare ad abbassare la quota del cuneo di terreno tra il muro nel quale è previsto l'imbocco della galleria ed il piano di quel che resta della vecchia sottostazione elettrica e per addossare allo stesso muro il materiale di risulta.
                                                                           
L'escavatore avrebbe dovuto abbassare la quota del terreno, almeno, un paio di metri al di sotto di quella della banchina dell'attuale stazione.
Ciò perché, secondo il progetto esecutivo, è alla quota, decimetro più decimetro meno, di quella banchina, che, all'interno della realizzanda, angusta, galleria dovrebbe correre il camminamento pedonale, che introdurrà i viaggiatori al piano, cosiddetto del mezzanino.
Quel piano da cui gli stessi viaggiatori accederanno alle scale mobili e fisse, a sei rampe, previste per scendere a quello, 12,00 metri più basso, delle banchine della nuova fermata.

Un camminamento pedonale di larghezza modesta.
Tanto modesta da potere essere dotato di un solo tapis roulant, monodirezionale in entrata o in uscita che sia, e non di due, uno in entrata ed uno in uscita,
         

come sarebbe dovuto essere, www.qualecefalu.it/node/18527.
Per la distanza di circa 270 metri, che, bagagli alla mano, i viaggiatori dovranno percorrere per raggiungere le scale mobili dalla banchina dell'attuale stazione e viceversa ed affinché la fermata sotterranea di Cefalù risultasse quanto più simile a quella di Sanremo.
“Un modello” di fermata, quello di Sanremo, al quale, alla fine degli anni novanta, si ispirarono i fautori della fermata sotterranea di Cefalù.
                                                        
Ieri, a fermare l'escavatore non può che essere stata l'acqua affiorata nello scavo.
                                                                      
         
Al riguardo, mi vengono spontanee alcune domande:
l'affioramento dell'acqua era previsto o rientra tra i cosiddetti "imprevisti idrogeologici", di quelli che di più prevedibili non ne esistono, ideali per perizie di variante e suppletive?
Per quanto tempo si protrarrà il fermo dei lavori iniziato, paradossalmente, prima del loro inizio?

Ancora una volta la risposta alle domande è una sola:
DIO SOLO LO SA!
SOLO LUI POTRÀ SALVARE IL RADDOPPIO ED EVITARE IL MASSACRO DEL TERRITORIO URBANO DI CEFALÙ!

Saro Di Paola, 21 maggio 2024