Sicilia ultima regione per differenziata e tra le prime per produzione di rifiuti

Ritratto di Gianfranco D'Anna

23 Giugno 2013, 12:17 - Gianfranco D'Anna   [suoi interventi e commenti]

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Il 19 giugno è stato presentato a Roma il “Rapporto Rifiuti Urbani 2013” dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale che analizza i dati del biennio 2011 – 2012 relativi alla produzione, alla raccolta differenziata e alla gestione dei rifiuti urbani, al sistema di gestione dei rifiuti di imballaggio.
Secondo i dati, benché ancora provvisori come specificato dall’Ispra, in Italia nel 2012 si è registrato un abbattimento della produzione nazionale dei rifiuti che scende al di sotto delle 30 milioni di tonnellate, un dato che non si registrava da un decennio, con un calo di circa 1,4 milioni rispetto al 2011.
Per la Sicilia il calo è stato quasi impercettibile dal momento che si è passati da 2,5 milioni di tonnellate a 2,4, anche se la variazione percentuale è stata tra le più alte d'Italia (-6,1%).
Ma il dato significativo è che la Sicilia, com’era ampiamente prevedibile data la quotidiana emergenza a cui siamo abituati, è la spina nel fianco della media nazionale in tutti i valori necessari per una gestione sostenibile e virtuosa del rifiuto.
Il sistema regionale siciliano è, infatti, l’unico a non essere in grado di gestire in maniera sostenibile i rifiuti raccolti. A confermalo sono tutti i dati sulla raccolta differenziata.
Mentre regioni come il Veneto e il Trentino Alto Adige superano il 60% con dati in continua crescita, il dato siciliano resta il più basso d'Italia, inferiore sia alla media meridionale (26,7%) che a quella nazionale (39,9%).N
el 2011 in Sicilia sono stati prodotti 2,5 milioni di tonnellate di rifiuti urbani dei quali 2,2 milioni sono stati classificati come “raccolta indifferenziata” (88,70%) e 289 mila (11,21) come “raccolta differenziata”.
Nel 2012, dati ancora provvisori, su un totale di 2,4 milioni di tonnellate in discarica sono finiti poco più di 2 milioni pari all’83%.
Per rendersi conto della mala gestione basta considerare che il Piemonte, regione che ha la stessa popolazione e quasi la stessa produzione di rifiuti della Sicilia, a fronte di una produzione di 2,1 milioni di tonnellate di rifiuti, ne differenzia 1,1 milioni.
Nell’isola, dove ancora si attende la piena applicazione della LR 9/2010 che liquida il sistema ATO, denuncia il rapporto dell’Ispra, il 41% dei rifiuti smaltiti non viene sottoposto ad alcuna forma di pretrattamento e la discarica rappresenta ancora la forma di gestione prevalente.

Per approfondire l’argomento: http://www.isprambiente.gov.it/it/events/rapporto-rifiuti-urbani-2013