Concluse le attività culturali in Venezuela per i siti siciliani candidati a patrimonio dell’umanità.

Ritratto di Istituto Fernando Santi

4 Luglio 2013, 16:56 - Istituto Fernan...   [suoi interventi e commenti]

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Si sono concluse le attività culturali dell’Istituto Regionale Siciliano Fernando Santi in Venezuela sul tema “Valorizzare l’identità comune: l’itinerario arabo-normanno siciliano, quale patrimonio intangibile dell’umanità”, affidate all’Istituto dalla Regione Siciliana, previa intesa con il Ministero degli Affari Esteri (l.r. 55/80 e l.r. 38/84).

Le attività sono state realizzate con la collaborazione dell’Istituto Italiano di Cultura e del Centro Italo-Venezuelano.

Il programma ha visto venerdì 21 giugno l’inaugurazione, presso il Salone Giotto del Centro Italo-Venezuelano (CIV) di Caracas, della mostra per la promozione culturale e la fruizione turistica di 10 monumenti storico artistici costituenti l'itinerario arabo-normanno di Palermo, Monreale e Cefalù. La mostra è rimasta esposta per una settimana riscontrando grande apprezzamento da parte della comunità italo-venezuelana, ed in particolare da quella di discendenza siciliana.

Il programma è continuato poi domenica 23 giugno a Valencia, presso il Centro Italo-Venezuelano, dove si è tenuta la conferenza culturale  riguardante i siti siciliani candidati nella lista propositiva italiana dell'anno 2011 quale patrimonio dell'umanità (patrimonio storico monumentale arabo-normanno di Palermo, Cefalù e Monreale, itinerario fenicio-cartaginese di Mozia-Marsala, itinerario dell'Etna) nonché i cinque siti siciliani dichiarati patrimonio dell'umanità (Siracusa e le necropoli rupestri di Pantalica; Città Barocche della Val di Noto; Isole Eolie; Villa Romana del Casale a Piazza Armerina; Area archeologica di Agrigento). L’iniziativa è organizzata in collaborazione con il Comm. Franco Spina, Consultore dell’emigrazione della Regione Siciliana e delegato dell’Istituto Regionale Siciliano Fernando Santi. Era presente la Vice Console d’Italia a Valencia, Avv.ssa Maria Elisabeth Auteri.

Martedì 25 giugno sono giunti a Caracas Luciano Luciani, Presidente dell’Istituto Regionale Fernando Santi e Manuel Roberto Guido, Direttore del Servizio I della Direzione generale per la valorizzazione del patrimonio, già responsabile scientifico dell’Ufficio Patrimonio Mondiale UNESCO del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

L’Architetto Guido è nato a Caracas ed è poi rientrato con la famiglia all'età di 10 anni in Italia, dove ha prestato servizio presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in qualità di promotore e responsabile di candidature UNESCO, portando l'Italia ad essere la prima potenza culturale mondiale per beni culturali riconosciuti quale patrimonio dell’umanità amministrati dall'UNESCO.

Mercoledì 26 giugno la delegazione italiana ha partecipato al Centro Italo-Venezuelano di Caracas alla cena di commiato del Console Generale d’Italia a Caracas Giovanni Davoli, che lascia il Venezuela dopo quattro anni.

La mattina del 28 giugno il gruppo ha realizzato una visita presso l’Università Centrale del Venezuela, patrimonio dell’umanità riconosciuto dall’UNESCO, in compagnia del Professoressa italo- venezuelana Marinela Passarelli.

Venerdì 28 giugno a Caracas ore 19,00 presso il Centro Italo-Venezuelano, Guido e Luciani hanno tenuto la conferenza culturale sul tema "Il valore della tutela dell'UNESCO” riguardante i siti siciliani candidati nella lista propositiva italiana dell'anno 2011 quale patrimonio dell'umanità (patrimonio storico monumentale arabo-normanno di Palermo, Cefalù e Monreale, itinerario fenicio-cartaginese di Mozia-Marsala, itinerario dell'Etna) nonché i cinque siti siciliani dichiarati patrimonio dell'umanità (Siracusa e le necropoli rupestri di Pantalica; Città Barocche della Val di Noto; Isole Eolie; Villa Romana del Casale a Piazza Armerina; Area archeologica di Agrigento).

Erano presenti Pietro Caschetta, Presidente del Centro Italo-Venezuelano, che ha coordinato i lavori della conferenza, e i membri del Consiglio Direttivo del Centro Italo-Venezuelano, Michele Buscemi, Presidente del Comites di Caracas, i rappresentanti della comunità organizzata delle associazioni di italiani e di quella siciliana.

All’iniziativa sono intervenute la Direttrice Arch. Maria Eugenia Bacci e diverse rappresentanze del UCV-COPRED, Consiglio di Preservazione e Sviluppo dell’Università Centrale del Venezuela, Patrimonio mondiale dell’Umanità UNESCO, con i quali si è deciso di attivare iniziative congiunte di scambi e cooperazione culturale, anche in  collaborazione con la Cattedra Unesco dell’Università di Bergamo.

Era presente altresì Francisco Perez Gallego della Fondazione ICONOS de Venezuela.

Luciani ha donato al CIV e al COMITES una riproduzione dell'immagine del Cristo Pantocratore del Duomo di Cefalù, il cui volto è stato scelto come icona dell'Anno della Fede 2012/2013.

Le immagini delle 30 fotografie artistiche, promosse dall'Istituto Regionale Siciliano Fernando Santi, realizzate grazie allo straordinario occhio fotografico di Luciano ed Antonio Schimmenti, catturano in un gioco di luci e ombre la bellezza unica del patrimonio monumentale arabo-normanno di Palermo, Monreale e Cefalù, rivelandone il grandioso sincretismo culturale.

Sin dall'ottobre 2010, l'itinerario arabo-normanno di Palermo, Monreale e Cefalù (Duomo di Cefalù, Duomo di Monreale, Palazzo dei Normanni, Cappella Palatina, Chiesa di Santa Maria dell'Ammiraglio, Chiesa di San Cataldo, Chiesa di San Giovanni degli Eremiti, Cattedrale, Palazzo della Zisa, Cuba) è candidato nella lista propositiva italiana, quale patrimonio dell'umanità, amministrato dall'UNESCO.

Tra le foto, sono state esposte l'immagine del Cristo Pantocratore del Duomo di Cefalù, il cui volto è stato scelto come icona dell'Anno della Fede 2012/2013 e le immagini della Cappella Palatina del Palazzo Reale, sede dell'attuale Assemblea Regionale Siciliana, luogo del più antico parlamento del mondo, riunitosi nel 1130.

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