Il documento dei dieci Consiglieri di opposizione contro il Presidente Franco e non solo...

Ritratto di Quale Cefalù

14 Luglio 2013, 23:28 - Quale Cefalù   [suoi interventi e commenti]

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A seguire, il documento depositato in Consiglio Comunale nella seduta del 14 luglio 2013 dai Consiglieri di opposizione che subito dopo si sono allontanati dall'aula:
 

ILL.MO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL COMUNE DI CEFALU’

Dichiarazione da allegare al verbale di seduta del 14/07/2013
 

I sottoscritti Riggio Francesco, Iuppa Giovanni, Messina Pasquale, Messina Patrizia, Giardina Rosario, Liberto Vincenzo, Lombardo Mauro, Cassata Giovanni, Scialabba Mauro e Larosa Marco, Consiglieri  Comunali del Comune di Cefalù,

PREMESSA

- La Censura del 23/01/2013;

- La richiesta di dimissioni depositata in seno al Consiglio Comunale dell'08/05/2013;

- L’astensione dai Consigli Comunali a far data dall’08/05/2013; 

- L’astensione dai lavori delle Commissioni Consiliari a far data dal 14/05/2013;

RILEVATO

- Che tredici Consiglieri Comunali, in occasione della diffida a dichiarare il dissesto finanziario dell’Ente, recapitata loro dal Prefetto della Provincia di Palermo, ebbero a chiedere la convocazione in sessione straordinaria ed urgente del Consiglio Comunale e che il Presidente del Consiglio “raccordandosi” con il Sindaco gliela negò.

- Che dieci Consiglieri Comunali, successivamente, avevano inoltrato richiesta di inserimento di un punto all’O.d.G. e che il Presidente del Consiglio l'aveva ritenuta inammissibile perché la stessa non era, a suo dire, corredata dalla Proposta di Deliberazione regolarmente istruita dall’Ufficio preposto, non era dotata dei necessari pareri del Responsabile Tecnico di riferimento, del Responsabile del Servizio Finanziario, del Collegio dei Revisori dei Conti, nonché della Commissione Consiliare competente.

- Che, invece, il Sindaco con istanza Prot. n° 457/gab dell’11/07/2013 ha chiesto la convocazione in sessione straordinaria ed urgente del Consiglio Comunale e l’inserimento di un punto all’O.d.G., dando "... atto che la proposta di deliberazione è in corso di predisposizione e che l'Ufficio proponente provvederà a depositarla nei termini previsti dal Regolamento. ..." e che il Presidente del Consiglio,  immediatamente, ha convocato la seduta odierna.

PRESO ATTO

- Che il Presidente del Consiglio, nell'interpretazione e nella consequenziale applicazione del Regolamento Consiliare, adotta due pesi e due misure tanto che, improvvisamente, per la convocazione del Consiglio Comunale e per l'inserimento di un punto all'O.d.G., non necessità più alcuna attenta valutazione in ordine alla sussistenza degli estremi di necessità ed urgenza, non bisogna più alcuna Proposta di Deliberazione regolarmente istruita dall’Ufficio preposto, non servono più i necessari pareri del Responsabile Tecnico di riferimento e meno che mai quelli del Responsabile del Servizio Finanziario, il passaggio nella Commissione Consiliare competente è divenuto certamente superfluo e il parere del Collegio dei Revisori dei Conti potrà anche comodamente pervenire in aula a mezzo fax verso le ore tre di notte, come del resto è già accaduto in passato.

VALUTATO

- Che i sopra descritti comportamenti, unitamente al fatto che il Presidente del Consiglio, nel Consiglio Comunale dell’01/07/2013 ha sconfessato quanto dallo stesso affermato in occasione della riunione con i Consiglieri Comunali di opposizione tenutasi in data 26/06/2013, confermano e rafforzano la contestata inidoneità dello stesso a ricoprire la carica di Presidente del Consiglio;

RITENUTO

- Che il Sindaco, come da sua stessa ammissione, volontariamente, per una sua precisa scelta politica, ebbe ad omettere di proporre a questo Consiglio Comunale, tempestivamente, la delibera di accesso alla Legga così detta "Salva Comuni", ritenendo che ciò avrebbe valso l'approdo ad un piano di rientro decennale, quello che oggi chiede di modificare, in luogo di quello triennale, che la Corte dei Conti gli ha già sonoramente bocciato.

- Che la valutazione nel merito del Piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale 2012/2021 ed ovviamente della "Modifica del Piano di riequilibrio Finanziario Pluriennale di cui all'art. 243/Bis del D.Lgs 267/2000.", da parte degli Organi competenti, è subordinata sia alla soccombenza della Corte dei Conti nel Ricorso per Regolamento di Giurisdizione, sollevato dalla stessa innanzi alla Corte di Cassazione, sia al successivo accoglimento nel merito del Ricorso proposto innanzi al TAR di Palermo dal Comune di Cefalù.

- Che il Sindaco, senza alcuna certezza in ordine alla validità ed efficacia della presentazione del Piano di Riequilibrio Pluriennale che allo stato, come detto, risulta essere sub judice, ha richiesto ed ottenuto dalla Cassa Depositi e Prestiti l'anticipazione di liquidità ai sensi del D.L. 35/2013 convertito in Legge n. 64/2013.

- Che, ove il Comune di Cefalú, nei Giudizi de quibus, dovesse risultare soccombente e, quindi, la presentazione del Piano di Riequilibrio Pluriennale dovesse essere ritenuta inammissibile, dovranno essere integralmente restituite le somme ricevute in anticipazione ed accertate le responsabilità dell'Amministrazione attiva e dei Consiglieri Comunali che ne hanno ratificano l'operato.

- Che le superiori scellerate scelte politiche, unitamente alle belligeranti iniziative tendenti a dirottare nella Aule Giudiziarie l'assoluta incapacità politica di risolvere i problemi, ci hanno condotto all'attuale marasma Giudiziario, che, di fatto, ha determinato l'assoluta incertezza nel compimento di ogni scelta economico-finanziaria dell'Ente, per la quale, ipoteticamente, ogni amministratore potrà essere chiamato a rispondere, per il sol fatto di averla compiuta in un periodo di provvisoria sospensione, intervenuto successivamente alla Diffida a dichiarare il Dissesto Finanziario dell'Ente.

IN OTTEMPERANZA

Alle affermazioni rese in seno al Consiglio Comunale dell’01/07/2013 dal Consigliere Comunale del Partito Democratico, Nicolò Pizzillo, il quale ha affermato che la presenza in Aula dei Consiglieri di opposizione non è necessaria per la prosecuzione dei lavori del Consiglio Comunale e dal Consigliere Comunale del Partito Democratico, Daniele Tumminello, il quale nella stessa seduta Consiliare ha tenuto a precisare che i dieci voti dei Consiglieri di opposizione non hanno alcun peso maggiore rispetto a quelli dei dieci Consiglieri che sostengono il Sindaco,

DICHIARANO

Di non prendere parte ai lavori dell’odierna Seduta Consiliare.

Nell’auspicio d’indurre i Consiglieri che sostengono l'Amministrazione a più attente riflessioni prima di imboccare la strada senza uscita, indicata loro dal Sig. Sindaco, che li potrebbe condurre verso il baratro di precise responsabilità non solo politiche, nella speranza di stimolare nell’Ill.mo Presidente del Consiglio Comunale una attenta riflessione volta a rivedere la propria posizione o a rassegnare le proprie dimissioni, porgono distinti ossequi.

Cefalù 14/07/2013.