A proposito di taumaturghi...

Ritratto di Totò Testa

23 Luglio 2013, 23:09 - Totò Testa   [suoi interventi e commenti]

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Ri-propongo un pezzo di qualche mese fa (postato altrove), considerando che nulla è cambiato, anzi....

In quel tempo Egli andava a piedi di città in città, seguito dai suoi discepoli, a portare il verbo, a redimere gli stolti, a guarire gli infermi.

Lungo il suo cammino gli si fece incontro un cieco.

Egli gli parlò, lo abbracciò e gli impose le mani sugli occhi spenti, che subito videro la luce e poterono contemplare il volto radioso del suo guaritore e tutte le bellezze del mondo.

Poco avanti gli condussero un paralitico, che si trascinava avanzando sui dorsi delle mani, fasciate da corregge di cuoio.

Egli prese le mani dello sventurato tra le sue, sciolse le corregge e lo invitò ad alzarsi.

E lo storpio, un passo dopo l’altro riprese a camminare, elevando al cielo le mani libere e risanate, innalzando canti di gloria.

Proseguendo nel cammino giunse alle porte di una città di mare, cinta da grandi mura, alle falde di una rocca possente e munita di fortificazioni.

Proprio davanti alle porte della città, vide un uomo che piangeva disperato e, martoriato da spasimi irrefrenabili, lanciava alte grida e batteva ripetutamente con forza la fronte contro il muro formato da enormi massi squadrati, tanto da arrossarlo di sangue.

Egli si fece portare dell’acqua e delle bende di lino pulite ed intrise di unguenti medicamentosi, e lavò e medicò la ferita del disperato, e gli cinse la testa con le bende, e l’abbracciò, e gli rivolse parole di conforto.

“Dimmi, fratello, cosa ti rende così disperato? Dimmi di che male soffri e io lo sanerò, dimmi chi hai perduto e io lo riporterò alla vita, dimmi qual è il motivo della tua terribile angoscia e io porterò consolazione nel tuo cuore.”

Il disperato lo guardò con gli occhi spalancati ed atterriti e con voce flebile disse: “Ho una pratica all’Ufficio urbanistica di questa Città!”

Egli lo abbracciò ancora, lo invitò a riposarsi e, tra alte grida, spasimi, e lacrime cominciò a battere la fronte contro il muro di pietra, in sua vece.

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