Discorso del Sindaco di Cefalù in occasione del Premio “Maria Elisa di Fatta 2013”

Ritratto di Rosario Lapunzina

28 Luglio 2013, 19:27 - Rosario Lapunzina   [suoi interventi e commenti]

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Gentile signora, gentile signor Di Fatta,
Autorità presenti,
Cari ragazzi in gara,

“Sono molti i giovani cefaludesi che frequentano il Conservatorio ‘Vincenzo Bellini’ di Palermo e quelli che si cimentano con lusinghieri risultati ai concorsi per giovani esecutori. Non mancano i diplomati in violino; tra questi una nipote di Salvatore Cicero, Maria Elisa di Fatta, che ha già svolto studi di perfezionamento, ha suonato in prestigiose orchestre in Sicilia e in altre regioni, e a Cefalù segue con passione e zelo quanti intraprendono lo studio del violino”.

Queste parole scritte in un saggio raccolto all’interno di un volume dedicato alla figura del grande musicista “Salvatore Cicero”, zio di Maria Elisa Di Fatta, mi inducono alla riflessione e alla commozione.

In esse è tratteggiata, sinteticamente ma efficacemente, la figura di Maria Elisa.

Una ragazza che ha consacrato la sua breve vita alla musica e alla diffusione, nei giovani allievi che ebbero la fortuna di averla come insegnante di violino, della passione per la “bella arte”.

Degna erede dello zio, e come lui accomunata da un tragico destino, ha lasciato a Cefalù una profonda traccia grazie ai suoi sacrifici, ai suoi sforzi, alla sua voglia di conquistare il successo non abbandonando la sua terra di Sicilia ma portandone il calore e il colore della sua tradizione musicale in giro per l’Italia.

Maria Elisa, ‘Mara Eli’ come aveva deciso di farsi chiamare in arte, è stata un esempio per tutti i giovani che desiderano dedicarsi alla musica e anche a tutti coloro che si impegnano per tramutare il proprio sogno in realtà.

Cari ragazzi in gara,

Sono sicuro che, questa sera, la vostra bravura e il vostro virtuosismo oltre ad avere  regalato un bel momento di musica a tutti noi che abbiamo  avuto il privilegio di ascoltarvi, onora, al meglio, la memoria di Maria Elisa Di Fatta e dello zio Salvatore Cicero.

Sono sicuro di questo perché credo che entrambi pensavano alla musica come ad un mezzo per educare le giovani generazioni, come una metafora dei sacrifici che i giovani devono compiere per avere successo nel palcoscenico della vita.

Voi giovani che passate tante ore della vostre giornate a studiare e a provare e per migliorare le vostre abilità e superare le difficoltà, potete ben comprendere quanto il valore del sacrificio sia importante in un mondo che spesso infonde nei giovani il falso mito del ‘tutto e subito’.

Desidero, quindi, complimentarmi con gli organizzatori della manifestazione perché essa rappresenta un modo efficace per ricordare Mara Eli e per incentivare nei giovani quella sana competizione, quella voglia di emergere, con la consapevolezza che non c’è successo privo di difficoltà, di impegno, di spirito di sacrificio.

Con questa consapevolezza desidero porgere i complimenti all’associazione musica per l’uomo, all’associazione  S.Cecilia  e ai ragazzi e li invito a non perdersi mai d’animo davanti ai momenti critici, per questo auspico che questa manifestazione possa crescere sempre più in importanza diventando un appuntamento fisso nell’ambito del calendario degli eventi culturali della nostra città e in tal senso, vi assicuro, nei limiti di ciò che la situazione dell’Ente renderà possibile fare, il sostegno e l’aiuto dell’Amministrazione Comunale. 

Vi ringrazio.

Cefalù 27/07/2013