E' tempo di difenderci!

Ritratto di Angelo Sciortino

7 Agosto 2013, 18:14 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Esiste, nei nostri codici, la possibilità di denunziare alle Autorità competenti di essere minacciati da un danno temuto. Questo vale nei confronti di privati, ma anche delle amministrazioni, quando le loro decisioni ci fanno temere un danno, materiale o immateriale che sia.

E' chiaro che, nel caso delle amministrazioni, il danno temuto può configurarsi nei confronti di singoli cittadini, ma anche dell'intera collettività. Ciò accade quando, in seguito a una decisione amministrativa, il singolo cittadino si rivolge ai tribunali e questi gli danno ragione, condannando l'amministrazione al pagamento delle spese processuali e aprendo la via anche a una richiesta di indennizzo da parte del cittadino, che avrebbe dovuto subire l'ingiustizia e che, comunque, ha subito i danni di un ingiusto ritardo.

Fino a qui il ragionamento non fa una grinza: chi sbaglia, paga. Ma se a pagare non è chi sbaglia - sia esso un singolo dirigente-funzionario o un sindaco o un gruppo di consiglieri, che lo hanno sostenuto nella proposta- non pagheranno forse i cittadini? E perché mai i cittadini dovrebbero farsi carico del costo causato dagli errori dei loro amministratori, politici e burocratici? Perché dovrebbero diventare debitori, soprattutto nel momento in cui molti di essi hanno personali difficoltà economiche?

C'è, è vero, la fattispecie del danno erariale, ma non sempre la sua applicazione costringe i responsabili a pagare, per cui saranno sempre i cittadini nella loro totalità a pagare.

A pagare non soltanto con le imposte, ma anche con le tasse, alle quali non corrispondono servizi proporzionati; a pagare, continuando a vivere di pensioni risibili, di disoccupazione per mancati investimenti, e contando sui tagli all'istruzione e alla sanità.

Questi sono i danni temuti dai cittadini e contro questi danni dobbiamo unirci, per difenderci con una class action. Essa sarà presto preparata dagli avvocati e sarà poi sottoposta al giudizio dei cittadini, che, in caso di condivisione, potranno sottoscriverla.

Sono anni che il nostro Comune contrae debiti per le cause perse contro i singoli cittadini: EGV Center, debito Parlato, una miriade di verbali della Polizia municipale contestati, decisioni dell'Ufficio urbanistico contestati con risultati positivi di fronte al TAR, il lodo arbitrale Sorgenti Presidiana e via di seguito, fino al raggiungimento di oltre 14 milioni di euro, pari a mille euro a cittadino, neonati compresi.

Ogni pazienza ha un limite e la nostra l'ha persino superato, questo limite. E' finalmente ora di dire basta al cincischiarsi in malintesi beni pubblici e in interpretazioni ingegneristiche e giuridiche dell'Amministrazione, nelle sue espressioni politiche e burocratiche.

Dobbiamo tentare di far sentire il nostro grido, prima della scadenza del mandato elettorale. Dobbiamo tentare di ottenere le garanzie, che la legge ci offre.