La Regione intende realizzare i casinò di Cefalù e Taormina

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3 Ottobre 2013, 21:04 - Quale Cefalù   [suoi interventi e commenti]

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Si riaccende l'interesse per i casinò in Sicilia. Il disegno di legge-voto 180 che ha come titolo proprio  “Casinò in Sicilia” avrà all’Ars una corsia preferenziale e sarà portato con urgenza all’analisi della Commissione Affari Istituzionali così come deciso dalla conferenza dei capigruppo su richiesta del capogruppo di Articolo 4 Luca Sammartino.

«Quella della realizzazione dei casinò è una opportunità che la Sicilia non deve più farsi sfuggire. Troppo spesso i turisti lasciano l’Isola per dirigersi sulla vicina isola di Malta dove si può anche giocare in un casinò. Ed anche sul territorio italiano il ricorso ai sistemi di gioco on line quasi sempre gestiti dall’estero fa si che questo genere di attività si svolga regolarmente ma indirizzando su altri territori i vantaggi e con scarse possibilità di controllare i flussi finanziari».
Per Sammartino: «Appare dunque urgente ed opportuno dare il via libera ai casinò in Sicilia nell’ambito di una legge organica che preveda anche il controllo sui flussi finanziari ottenendo un doppio risultato: da una parte cogliere l’occasione di sviluppo, dall’altra togliere il sistema del gioco al controllo da parte di società estere o, peggio, allo sfruttamento del vuoto normativo da parte della criminalità organizzata». «Si tratta di iniziativa - continua Sammartino - che possono contribuire in maniera significativa allo sviluppo della Sicilia anche in termini di attrattività turistica».

La legge-voto dovrebbe essere approvata velocemente alla Regione perché non prevede alcun impegno di spesa ma dovrà essere poi esaminata dal Parlamento nazionale. «Vedremo quali saranno i politici che diranno no - conclude Sammartino - Dobbiamo smetterla con l’ipocrisia di dire che il gioco è rischioso e, quindi, osteggiare l’apertura dei casinò, quando permettiamo quotidianamente le slot, i gratta e vinci e gioco on line».

Sulla riapertura dei casinò in Sicilia si era espresso favorevolmente anche l'Assessore al turismo, Michela Stancheris. «Ritengo che non ci sia nessun rischio. Anzi, reputo che siano un ottimo volano per il turismo creando nuovo afflusso e facendo girare l’economia» immaginando Taormina e Cefalù "due località idonee, turisticamente forti" in Sicilia.
A spegnere gli entusiasmi è, però, l’attuale governo nazionale. Sembra, infatti, che Crocetta, qualche settimana fa, abbia parlato con il Ministro dell’interno Angelino Alfano, che non avrebbe concesso grandi speranze.
Di parere opposto è, invece, il suo predecessore, l’ex ministro Cancellieri, già prefetto a Catania, secondo il quale la riapertura dei casinò potrebbe essere riesaminata alla luce del fenomeno delle slot machine e dei videogames, che attirano l’interesse incontrollato dei cittadini.