Riscontri positivi del primo incontro dei tavoli tecnici

Ritratto di Comune di Cefalù

18 Ottobre 2013, 13:14 - Comune di Cefalù   [suoi interventi e commenti]

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Il 15.10.2013, presso il Comune di Cefalù, si è svolta la prima giornata di lavoro dei tavoli tematici promossi nell'ambito delle attività del patto dei sindaci.

Un eterogeneo e qualificato Gruppo di Lavoro ha dato il via alla Pianificazione Strategica dell'intero territorio della Città Rete Cefalù - Madonie - Termini.
Esperti di fama nazionale, ricercatori, attivisti funzionari pubblici, sindaci e/o loro delegati di 30 Comuni, professionisti del territorio, referenti di Confidustria Sicilia, dell’Ente Bilaterale del Turismo, del Distretto Meccatronica, dell’Anci Nazionale, dell’Amat, del WWF, di Legambiente, dei Progetti City Free, di Factor20, e tanti altri hanno avviato un nuovo percorso di crescita e promozione del nostro territorio.

Dopo un inquadramento generale e una breve presentazione dei partecipanti, si è dato vita al alcuni gruppi di lavoro con l'obbiettivo di individuare delle azioni concrete da inserire nel PAES della città a rete Termini - Madonie.

Per il Sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina, “l’avvio dei tavoli tecnici rappresenta un modo concreto per progettare un nuovo modello di sviluppo del territorio, in grado di cogliere tutte le opportunità offerte dagli strumenti normativi vigenti e dalla nuova programmazione europea 2014 – 2020. Cefalù, Grazie all’Ufficio Patto Sindaci ambisce a ricoprire il ruolo di capofila di questo processo virtuoso” .

Per l’Assessore Laura Leonardis “Con il primo incontro dei tavoli tecnici è stato compiuto un passo importante per la costruzione del primo PAES della Città Rete Cefalù,Madonie e Termini. Desidero ringraziare il Sindaco per aver voluto fortemente la nascita dell’Ufficio Patto Sindaci e per lo sprone che ci dà a lavorare sempre per superare le difficoltà”.

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Comunicato correlato:
Tavoli Tematici Territoriali per la Pianificazione Strategica delle Azioni previste dal P.A.E.S. - Comune di Cefalù - 14 ottobre 2013 (http://www.qualecefalu.it/node/4148)

Commenti

Questa volta, caro Angelo, non mi trovi d'accordo.

Gli obbiettivi prefissati dall'intero mondo in termini di riduzione delle emissioni sono una realtà, anche se a volte (quasi sempre) ciò si scontra con la produzione dei burocrati, che spesso non conoscono le materie di cui si occupano, nonchè con gli interessi indiretti di tante categorie (politici, classe imprenditoriale, ecc.).

Questo però non può esimerci dal prendere un impegno in quella direzione ed è per questo che dobbiamo lavorare per la redazione di un PAES non fatto per assolvere ad un obbligo di legge, ma per contribuire ad una "vision" globale e nel contempo dare respiro ad un territorio che, grazie alle sue caratteristiche,  sulla sostenibilità potrebbe costruire il suo futuro.

Come ho detto in altra sede telematica, ciò che mi ha colpito positivamente è stata l'immediata operatività dei tavoli in quanto, dopo la necessaria fase di presentazione, si è cominciato subito a lavorare (incorciando le tante profesisonalità presenti), per mettere su carta dei progetti concreti per il territorio che, oltre a prevedere il richiesto obbiettivo di riiduzione delle emissioni di CO2, possano costituire occasione di rilancio per il territorio, dal punto di viista turistico e soprattutto economico.

Credo che faremo un bel lavoro. Se poi la politica, a qualsiasi livello, disperderà il lavoro fatto, non sarà certo colpa nostra.

- See more at: http://www.qualecefalu.it/node/4185#comments

Questa volta, caro Angelo, non mi trovi d'accordo.

Gli obbiettivi prefissati dall'intero mondo in termini di riduzione delle emissioni sono una realtà, anche se a volte (quasi sempre) ciò si scontra con la produzione dei burocrati, che spesso non conoscono le materie di cui si occupano, nonchè con gli interessi indiretti di tante categorie (politici, classe imprenditoriale, ecc.).

Questo però non può esimerci dal prendere un impegno in quella direzione ed è per questo che dobbiamo lavorare per la redazione di un PAES non fatto per assolvere ad un obbligo di legge, ma per contribuire ad una "vision" globale e nel contempo dare respiro ad un territorio che, grazie alle sue caratteristiche,  sulla sostenibilità potrebbe costruire il suo futuro.

Come ho detto in altra sede telematica, ciò che mi ha colpito positivamente è stata l'immediata operatività dei tavoli in quanto, dopo la necessaria fase di presentazione, si è cominciato subito a lavorare (incorciando le tante profesisonalità presenti), per mettere su carta dei progetti concreti per il territorio che, oltre a prevedere il richiesto obbiettivo di riiduzione delle emissioni di CO2, possano costituire occasione di rilancio per il territorio, dal punto di viista turistico e soprattutto economico.

Credo che faremo un bel lavoro. Se poi la politica, a qualsiasi livello, disperderà il lavoro fatto, non sarà certo colpa nostra.

- See more at: http://www.qualecefalu.it/node/4185#comments

In un mio intervento di ieri (http://www.qualecefalu.it/node/4185) a proposito dei "tavoli tecnici" Mauro Caliò ha postato il seguente commento:

Questa volta, caro Angelo, non mi trovi d'acco rdo.

Gli obbiettivi prefissati dall'intero mondo in termini di riduzione delle emissioni sono una realtà, anche se a volte (quasi sempre) ciò si scontra con la produzione dei burocrati, che spesso non conoscono le materie di cui si occupano, nonchè con gli interessi indiretti di tante categorie (politici, classe imprenditoriale, ecc.).

Questo però non può esimerci dal prendere un impegno in quella direzione ed è per questo che dobbiamo lavorare per la redazione di un PAES non fatto per assolvere ad un obbligo di legge, ma per contribuire ad una "vision" globale e nel contempo dare respiro ad un territorio che, grazie alle sue caratteristiche, sulla sostenibilità potrebbe costruire il suo futuro.

Come ho detto in altra sede telematica, ciò che mi ha colpito positivamente è stata l'immediata operatività dei tavoli in quanto, dopo la necessaria fase di presentazione, si è cominciato subito a lavorare (incorciando le tante profesisonalità presenti), per mettere su carta dei progetti concreti per il territorio che, oltre a prevedere il richiesto obbiettivo di riiduzione delle emissioni di CO2, possano costituire occasione di rilancio per il territorio, dal punto di viista turistico e soprattutto economico.

Credo che faremo un bel lavoro. Se poi la politica, a qualsiasi livello, disperderà il lavoro fatto, non sarà certo colpa nostra.

All'amico Mauro Caliò così ho risposto:

Caro Mauro, il tuo "disaccordo" mi obliga a sottolineare quanto non ho voluto dire per carità di patria.

Tu dici: "ciò che mi ha colpito positivamente è stata l'immediata operatività dei tavoli". Non posso crederci! I "tavoli" sono stati convocati dop
o la scadenza dei termini e in attesa che venga concessa una proroga. E questa non è "immediata operatività", a meno che i componenti di detti "tavoli" non vogliano affidarsi all'alea della concessione di una proroga dei termini previsti dal PAES. In ogni caso ogni discussione, in assenza di tale proroga, deve intendersi soltanto chiacchiera.

Diversa la questione della riduzione delle emissioni di CO2, che da un anno (dalla nostra adesione al Patto dei Sindaci) si sarebbero dovute misurare, ma la politica ha "disperso non già il lavoro fatto, ma un'occasione". Una politica amante dell'apparire piuttosto che di essere.