La commemorazione degli scout tornati alla Casa del Padre

Ritratto di M.A.S.C.I. Cefalù

4 Novembre 2013, 19:51 - M.A.S.C.I. Cefalù   [suoi interventi e commenti]

Versione stampabileInvia per email

Commemorazione degli Scout tornati alla Casa del Padre

Da alcuni anni a questa parte lo scautismo di Cefalù ha voluto ricordare, nel giorno dei morti, i fratelli scout deceduti con la deposizione di un crisantemo su ciascuna delle loro tombe e la celebrazione di una Santa Messa in suffragio delle loro anime.

Questo appuntamento annuale è stato fortemente voluto da tutti gli scout di Cefalù, perché tutti hanno ugualmente percepito, in questi giorni, la vicinanza di quanti ci hanno preceduti, ritornando alla Casa del Padre.

Ci ritroviamo qui per ricordare e rendere omaggio anche ai capi dello scautismo locale, che ci sono stati fraterni amici e maestri di vita. Ci riferiamo in particolare:

  • ai canonici don Leonardo Palacardo e don Luigi Brocato, assistenti ecclesiastici;
  • al rag. Pasqualino Greco, primo capo riparto ASCI;
  • a Pino Spallino, capo riparto dei primi anni;
  • al ciantro don Salvatore Guercio, assistente ecclesiastico alla ripresa dell'ASCI, nel 1943;
  • al prof. Salvatore Maggio, primo Capo Gruppo;
  • a Giovanni Miceli, primo commissario di zona;
  • agli assistenti ecclesiastici don Giuseppe Camilleri e don Melino Serio;
  • all'ing. Salvatore Coco, capo AGESCI.

Ricordare non vuole essere solo commemorare, ma anche e sopratutto fare memoria per continuare sulla stessa strada che i nostri Capi ci hanno indicato. Fare memoria per non tradire l'impegno assunto con la Promessa Scout, per continuare, nel loro nome, a testimoniare un ideale e uno stile di vita.

Nel fare esercizio di memoria noi scout non ci abbandoniamo al pianto disperato, perché, sorretti dalla fede, crediamo che quando finisce il tempo terreno, inizi l'Eternità, perché siamo certi, nella fede, che chi ci ha preceduto vive nella pace del Signore, perché siamo certi che un giorno, quando Dio vorrà, ci ritroveremo tutti insieme riuniti, attorno ad un vivissimo fuoco di bivacco, a cantare le lodi del Signore.