Muos: sabato 30 novembre manifestazione regionale

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27 Novembre 2013, 19:52 - Quale Cefalù   [suoi interventi e commenti]

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Si riaccende la mobilitazione in Sicilia contro il Muos, il sistema satellitare militare voluto dagli Usa ed in costruzione a Niscemi.

In piena querelle giudiziaria e nel miserevole rimpallo di responsabilità tra governo nazionale e regionale, la Rete No Muos – coordinamento unitario e apartitico che riunisce cittadini, associazioni e movimento senza distinzioni di sorta – ha indetto per sabato 30 novembre 2013 una manifestazione regionale per ribadire le ragioni di una ferma opposizione alla costruzione del Muos.

Il corteo partirà alle ore 17:00 da Piazza Politeama, attraverserà le vie del centro e si concluderà davanti l’Assemblea Regionale Siciliana. Sarà un corteo pacifico e colorato senza l’esposizione di bandiere politiche, partitiche, sindacali. Questo sarà proprio il tratto distintivo rispetto ad altre manifestazioni contro il Muos, degli scorsi mesi, che hanno portato alla strumentalizzazione politica del movimento ed al progressivo allontanamento di tanti cittadini.

Intanto fervono i preparativi in vista della manifestazione. Nonostante la mancanza di fondi, tanti cittadini si stanno organizzando da molte città siciliane con carovane di auto per raggiungere Palermo. Sono da giorni in corso assemblee all’interno delle scuole palermitane in stato di agitazione sul tema del Muos in vista del corteo di sabato.

“Liberi e Sovrani” è il motto che la Rete No Muos ha scelto come filo conduttore dell’evento a sottolineare che la battaglia contro il Muos di Niscemi è una battaglia per la libertà e la sovranità di una terra che per troppi anni si è piegata alle volontà degli Usa, accettata supinamente dalle istituzioni nazionali e regionali.

“Chi in queste ore invita i cittadini a non partecipare al corteo – spiega Stefano Di Domenico portavoce della “Rete NoMuos” – non fa altro che dividere il fronte No Muos facendo soltanto il gioco di Crocetta e degli Usa. Il corteo di sabato sarà il punto di partenza per la costruzione di un movimento, finalmente trasversale e libero da qualsiasi ideologia escludente, che sappia coinvolgere i siciliani in una lotta che ancora non è persa”.