Nuovo porto a Fiume Carbone: due foto per due domande all’architetto Tarizzo

Ritratto di Saro Di Paola

30 Novembre 2013, 20:49 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

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Le due foto che pubblico sono di Antonio Barracato.
È stato ‘Mmelo, un amico comune, a regalarmele.
Dopo una mareggiata del 1996, che, insieme, ci eravamo “goduti” dalla strada del faro.

Ieri, non appena ho ritrovato le due foto tra le pagine di un libro che non aprivo da anni, mi sono ricordato, immediatamente, dell’atollo galleggiante al largo di Fiume Carbone.

Quell’atollo, che, sino ad oggi, non è stato realizzato in nessuna delle località per le quali l’architetto Tarizzo lo ha, da tempo, “progettato”.
Quell’atollo, nel quale tante speranze di “sviluppo” hanno riposto, e ripongono, tanti cefaludesi.
Quell’atollo, sul quale, sin dalla prima presentazione fattane a Cefalù dall’architetto progettista, io non ho lesinato critiche esponendomi al punto da sostenere che sarà impossibile che venga, mai, realizzato a Fiume Carbone.

Le due foto mi hanno fatto ricordare, in particolare, degli ultimi due commenti con i quali l’architetto Tarizzo ha replicato ai miei nel post: (https://www.qualecefalu.it/node/2772)
Il commento (https://www.qualecefalu.it/comment/1551#comment-1551), nel quale l’architetto, dopo avere visto alcune foto di mareggiate pubblicate da me e Gianfranco D’Anna, ha testualmente scritto:
“Se esistono altre foto di mareggiate che colpiscono il litorale di Cefalù da Torre Santa lucia a Rio Carbone e la sua spiaggia sarebbero non solo gradite ma di enorme utilità ….. le foto servono davvero

E quell’altro commento (https://www.qualecefalu.it/comment/1572#comment-1572), con il quale l’architetto ha “lanciato un appello”:
“chiunque abbia foto di mareggiate che si infrangono da Lascari (Gorgo Lungo) alla spiaggia sotto villa Palamara farebbe un'opera meritevole se me ne spedisse una copia all'indirizzo tarizzoprogetti@gmail.com le foto sono estremamente utili per definire le rifrazioni sottocosta e per individuare fenomeni di circolazione in periodi di forte dispersione energetica e saranno utilizzate per la verifica comparata delle simulazioni virtuali e in vasca dei modelli di fondale”.

In tutta sincerità non riesco a capire se, come e quanto le due foto potranno essere utili all’architetto per le finalità tecnico-progettuali di cui Egli ha scritto. Non ho, infatti, alcuna competenza in materia.

A me che di porti non ne ho mai progettato uno, le due foto servono per formularGli due domande.

La prima:
a quale altezza sul pelo dell’acqua dovrebbe correre la strada-viadotto lunga circa 400 metri che consentirà di raggiungere l’atollo? 

La seconda:
quale dovrebbe essere l’altezza di coronamento del “sistema di frangimento/dissipazione dell’energia a due fasi” ?

Saro Di Paola, 30 novembre 2013