Cartulae nataliciae

Ritratto di Rosalba Gallà

18 Dicembre 2013, 20:06 - Rosalba Gallà   [suoi interventi e commenti]

Versione stampabileInvia per email

CARTULAE NATALICIAE
di Rosalba Gallà


Non è trascorso molto tempo dalla bellissima esperienza della mostra “MAGIA DEL SEGNO” – segmento della biennale di grafica contemporanea – PASSAGGIO A SUD (Corte delle Stelle, ottobre-novembre 2013), curata da Enzo Napoli, ed ecco che i maestri incisori sono nuovamente presenti a Cefalù con un’altra interessante iniziativa, quella relativa alle Cartulae nataliciae, biglietti augurali con pregiate incisioni, che riprendono una tradizione antichissima, risalente a Francesco d’Assisi che nel 1224 inviò una cartula a frate Leone per gli auguri di Natale.

 L’incisione deve la sua origine e la sua fortuna alla possibilità di moltiplicare le immagini. Due sono in definitiva, indipendentemente dalle matrici e dai mezzi coi quali si avvia ad impressionarle, gli elementi della stampa incisa: la carta e l’inchiostro, cioè il bianco e il nero, entrambi ugualmente importanti, inscindibili, in funzione l’uno dell’altro. Il nero dà all’immagine il corpo, il bianco il respiro e la vibrazione vitale. L’operazione della stampa praticata da questi maestri incisori è assai delicata e costituisce una vera e propria arte a sé stante, che richiede lunga esperienza, gusto, accuratezza. Nelle piastre o lastre di metallo, incise in cavo, sia col bulino o punta secca (procedimento diretto), che con l’acqua forte (procedimento indiretto), il disegno incavo, viene inchiostrato, mentre le parti destinate all’impressione vengono accuratamente pulite. Il torchio a mano per l’incisione in metallo non differisce molto da quello adoperato nel secolo XVII.
La piastra incisa e inchiostrata, ricoperta da un foglio di carta inumidita e dai feltri, viene posta sul piano del torchio. Si esercita quindi, mediante due cilindri di acciaio, posti in movimento per mezzo di una ruota (stella) innestata sull’asse di quello superiore, una pressione abbastanza forte, tale da trasferire l’inchiostro della piastra o matrice sul foglio di carta. Chi assiste alla tiratura e vede in pochi istanti un insignificante foglio di carta trasformarsi in opera indelebile di bellezza, ha l’impressione del prodigio della “Magia del segno”. E tale è l’incisione. (
Cristina Ricci, Docente di Storia della Grafica - in Salvatore Culotta, "Magia del segno" - http://www.qualecefalu.it/node/5054).
 

Si tratta, quindi, di biglietti di particolare pregio e bellezza: chi ama i dettagli e vuole dedicare tempo ai piccoli ma importanti gesti della vita, come quello di porgere gli auguri alle persone più care evitando la sbrigatività degli SMS e delle e-mail, può trovarli presso la Congregazione delle Suore Collegine della Sacra Famiglia – Piazza Marina – Cefalù. Acquistandoli, compirà anche un gesto di solidarietà, dal momento che i fondi ricavati dalla vendita delle cartulae, donate dai maestri incisori, saranno destinati alle Suore Collegine della Sacra Famiglia in missione in Tanzania con progetti sanitari, scolastici e di accoglienza.
L’iniziativa che ha luogo a Cefalù, curata dal maestro incisore Enzo Napoli, si svolge contemporaneamente in molte altre sedi in Italia.