Gesù Salvatore in soccorso di Cefalù

Ritratto di Angelo Sciortino

28 Dicembre 2013, 10:21 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Non sono riusciti a salvarla. Reincarnatisi nei corpi degli attuali venti consiglieri, non sono riusciti a dare al Consiglio comunale di ieri sera lo spessore culturale e politico, che esso doveva dimostrare in questo particolare momento. Sconsolati, se ne sono ritornati nell'Aldilà e di fronte a Gesù Salvatore, che li attendeva, hanno dovuto ammettere di avere fallito anche loro.

Il sorriso di Gesù non era di rimprovero, ma di compatimento. Come credevano di poter riuscire là dove Egli non riesce, nonostante i suoi poteri divini?!

Le povere anime cercarono di discolparsi per il fallimento e di spiegare la causa che l'aveva determinato. Così dissero a Gesù che purtroppo la loro reincarnazione non aveva ottenuto il successo sperato, perché in molti casi erano stati respinti da un potente rigetto biologico da parte di alcuni, che avevano reagito quasi da indemoniati, come se le menti e le coscienze reincarnate in loro fossero dei veri e propri veleni attaccati da potenti anticorpi.

Gesù ebbe compassione di loro e promise che sarebbe intervenuto direttamente. Lanciò quindi un fulmine, che colpì lo stemma della Città e illuminò i volti di tutti i consiglieri. La sua luce penetrò, seguendo il percorso dei nervi ottici, fin nei cervelli, i cui neuroni presero a rincorrersi e a cambiare posizione, fino a posizionarsi infine dove avrebbero dato la possibilità di pensare correttamente.

Certo, ci vorrà tempo prima che torni un esercizio corretto delle menti, da troppo tempo abituate agli arzigogoli e alle opinioni mistificatrici, ma la strada è ormai indicata da Gesù e quindi ci è lecito sperare in una rinascita di Cefalù. In fondo, se Egli ha salvato Cefalù dalla peste e dal terremoto, è credibile che la salvi oggi dalla peste dell'ignoranza e della presunzione.

D'altronde, l'alternativa sarebbe quella di disperare del nostro futuro.

Commenti

In apertura di Consiglio comunale, il sindaco ha concluso la sua dichiarazione (http://www.qualecefalu.it/node/6236) con la seguente richiesta: «Questa sera vi chiedo dunque di assumere quella scelta di responsabilità, che maggioranza e opposizione non hanno fatto mai mancare, nei momenti difficili per questa città.» ed invece la maggioranza, facendosi forte dei numeri dei presenti in aula, al posto di dimostrare responsabilità e disponibilità al confronto approvando almeno i due dei tre emendamenti (http://www.qualecefalu.it/node/6234) che avevano ricevuto parere tecnico-contabile favorevole, boccia le richieste dell’opposizione ed approva il piano di alienazione che, nella seduta consiliare precedente, numeri diversi non le avevano permesso di deliberare.

Altro, quindi, che dialogo, confronto, senso di responsabilità.
Altro che percorso politico condiviso per il bene di Cefalù.
Continua il muro contro muro e quanto successo sul successivo punto all’ordine del giorno, l’approvazione del Bilancio di previsione 2013, e lo “spettacolo” che ne è venuto fuori non lasciano presagire nulla di buono né per il Consiglio comunale di questa sera né, soprattutto, per il futuro di Cefalù.

Poverino il Mandralisca, reincarnato nel sottoscritto! Cosa avrò mai a che fare con la saggezza, la cultura e l'altruismo di tale nobile concittadino? Per "Sciorty the mind" stavolta una sconfitta in partenza!