Madonna di Campella, la 1ª delle stagionali feste di Contrada

Ritratto di Pino Lo Presti

20 Agosto 2012, 19:02 - Pino Lo Presti   [suoi interventi e commenti]

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Su cosa sia stata gli altri anni la Festa della Madonna di Campella e sul valore sociale e culturale, che attorno al momento religioso si realizzava, invitiamo i curiosi e i nostalgici a rivedere i servizi del 2010 (Vedi allegato: 2010 - 2010 - Il momento religioso.pdf) e quello del 2011 (Vedi allegati3° e ultimo giorno.pdf; la Messa e la Processione.pdf ).
Sempre per i curiosi ed i nostalgici potrà risultare piacevole rivedere i servizi fotografici sulle edizioni del festival canoro del 2010 (Vedi allegati: 2010 - Festival 2010 1° parte.pdf;2010 - Festival 2010 2° parte.pdf; 2010 - 2010 - I "Divieto di svolta ...".pdf) e del 2011 (Vedi allegati: Festival 2011 - 1° parte.pdf; Festival 2011 - 2° parte.pdf; Festival 2011 - 3° parte.pdf).

Valori di cui, assieme alla Festa della Madonna di Campella, si fanno custodi anche le altre feste di Contrada che si succedono in questo periodo dell’anno.

Ma quest’anno è stato diverso. Perchè?

Di certo c’è che la autorizzazione, da parte delle autorità religiose, a svolgere la messa (con relativa processione a seguire) nella Cappella è arrivato - mi si dice - alla fine di luglio, dopo una serie di esitazioni, e forse incomprensioni che hanno seguito la richiesta di autorizzazione presentata dal Comitato per i Festeggiamenti ai primi di maggio.

Sulle ragioni che hanno determinato questo ritardo girano tante voci spesso discordanti, alcune accomodanti altre fortemente polemiche.
Di certo c’è che la Cappella della Madonna di Campella è privata e che il personale religioso celebrante, a disposizione della Chiesa locale, è così esiguo che deve essere centellinato, privilegiando prima di tutto ovviamente le celebrazioni da svolgere nelle Chiese “ufficiali”.
Da qui una serie di conferme e smentite, che non hanno messo il Comitato promotore  della Festa nelle condizioni di organizzare i consueti eventi (Festival canoro, spettacolo teatrale, giochi ed intrattenimenti vari) nei tempi necessari.

Lo stesso problema pare non si porrà per le altre feste di Contrada che vedono invece al loro centro delle “Chiese” a tutti gli effetti, cioè della Curia.

In considerazione della ormai radicata tradizione (si parla di 50 anni) e dei valori, oltre che religiosi, di socialità di cui abbiamo abbondantemente parlato nei servizi di cui in allegato, non possiamo che unire la nostra voce a quella di tanti che non vorrebbero - sol perchè si tratta di una Cappella privata - vedere a rischio la continuazione di questa bella ed utile tradizione.

La presenza del Sindaco alla Messa ed alla Processione di quest’anno ci fa ben sperare sulla importanza che questa tradizione riveste per la Amministrazione, e su un intervento dello stesso Sindaco presso il Vescovo perchè i malintesi e i disguidi di quest’anno non si ripresentino il prossimo, in modo da consentire al Comitato di organizzare nei tempi e nei modi dovuti i necessari appuntamenti di carattere popolare che  così splendida cornice hanno fornito gli altri anni a questa amata tradizione religiosa.