Il porto e le “promesse da marinaio”

Ritratto di Saro Di Paola

31 Agosto 2012, 13:56 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

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Sono stato il primo a scrivere delle due banchine collassate del martello centrale del porto di “Prissuliana”.
Nel mio post (http://www.laltracefalu.it/node/1093) evidenziai la necessità e l’urgenza dell’intervento di rimozione e di ricostruzione che ne ripristinasse la stabilità e l’agibilità.
Era il 12 marzo del 2010.

Dopo quel mio post, la politica cittadina si mobilitò.
È proprio il caso di dirlo.
Il 31 marzo, infatti, il Consiglio comunale, in seduta straordinaria ed urgente, si riunì.
Non sotto le capriate.
Sotto il sole.
A Prissuliana.

Di quelle due banchine sono stato, anche, l’ultimo a scrivere.
Nel mio post (http://www.qualecefalu.it/node/91) mi chiedevo, e chiedevo, dello stato dell’opera.
Mi interrogavo, cioè, sull’eventuale seguito che avesse potuto avere il comunicato che l’on. Salvino Caputo, Presidente la Commissione Legislativa Attività Produttive dell’Assemblea Regionale Siciliana aveva affidato alla stampa, in data 1 marzo.
Il comunicato (http://www.laltracefalu.it/node/7004 secondo il quale sarebbe stato “il Genio Civile ad intervenire con somma urgenza nel porto di Cefalù al fine di consentirne la fruibilità”).
Era il 27 giugno del 2012.
In quel mio post, lasciavo intendere quale era, allora, il mio convincimento.
Cioè che il comunicato dell'on Caputo non avesse avuto seguito alcuno.

L’ennesimo sopraluogo al Porto dei tecnici del Genio Civile, alla presenza del sindaco Lapunzina, dell’on. Lupo, del consigliere provinciale Gaetano Lapunzina e dei consiglieri comunali Garbo e Tumminello, di cui, nei giorni scorsi, abbiamo letto sui giornali, telematici e non, ha mutato in certezza quello che, il 27 giugno, era soltanto un mio personale convincimento.
Ad oggi, per demolire e ricostruire quelle due banchine, nulla hanno fatto l’Ufficio del Genio Civile e la politica.
Ad oggi, per quelle due banchine non si è mossa foglia.
Ad oggi, ”l’unica cosa che continua a muoversi sul Porto di Cefalù sono le crepe che da oltre un anno tengono chiuso il pontile a T”.
Come ha scritto il sindaco Lapunzina, il 17 aprile 2011 nel post (http://www.laltracefalu.it/node/4324).

Eppure per l’informazione “giornalistica” che ha scritto di quel sopraluogo è come se quelle “crepe” si fossero aperte d’incanto.
In un solo colpo!

Sono, perciò, credibili la politica e l’Ufficio del Genio che, dopo l’ultimo sopralluogo, hanno dichiarato che entro i mesi di novembre-dicembre, inizieranno i lavori ?
Personalmente vorrei, proprio, che lo fossero.
Ma sono pessimista.
Molto pessimista.

A costringermi al pessimismo è il teatrino che, sul crollo delle due banchine, la politica ed il Genio Civile hanno inscenato, sin dal marzo del 2010.
Ma non solo!
Il mio pessimismo è, anche, della ragione.
Quella che mi fa ritenere impensabile che i lavori possano essere iniziati all’inizio dell’inverno.
Ciò, a meno che, nel pieno della stagione invernale e per tutta la durata dei lavori, la politica ed il Genio Civile, non decidano di interdire il porto all’ormeggio.



La mia, però, non è la ragione di un politico e, neanche, quella di un tecnico del Genio Civile.
La mia è quella ragione che mi fa reiterare quanto il Sindaco Lapunzina ha scritto in quello stesso post del 17 aprile 2011 (http://www.laltracefalu.it/node/4324) :
“Sul porto solo promesse da marinaio”.
Purtroppo!

Saro Di Paola, 31 agosto 2012