Sulla Ordinanza Sindacale n° 3 e dintorni

Ritratto di Pino Lo Presti

17 Febbraio 2014, 02:54 - Pino Lo Presti   [suoi interventi e commenti]

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Fin quando la norma riguardi accorgimenti per la fluidità del traffico (svolte, sensi unici, semafori, etc...) si può certo parlare di decisioni tecniche. Quando però la norma  riguardi “il chi” e “il quando” - e cioè quali “persone” possono e quando -, non si dovrebbe meglio parlare di “decisioni politiche”?
Un Atto amministrativo che riguardi la vita quotidiana ed i rapporti familiari dei cittadini non dovrebbe essere un atto Tecnico.
Un Atto amministrativo che vincoli i diritti dei cittadini che abitano un dato territorio, e quello degli altri nell’accedervi, non dovrebbe essere un atto Tecnico.
Un Atto amministrativo che riguardi la “qualità della vita” in un dato territorio dovrebbe essere considerato un atto politico; ancor più perchè, ad oggi, resta da chiarire quale sia la categoria di persone a cui si “pensa” quando si parla o si scrive di “migliorare la qualità di vita”!

E’ ciò di cui è stato sempre convinto il Comitato dei Cittadini del Centro Storico, ed è in ragione di ciò che è nato nel febbraio del 2008, e ha combattuto sino ad oggi.

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Parte 1ª
 

Il 3 febbraio, il C.C.C.S. riceve un invito, via mail, dal Sindaco:
 “Come da precedenti contatti telefonici, Le confermo che codesto spett.le Comitato è invitato a partecipare ad una riunione, che si terrà DOMANI 04.02.2014, alle ore 19:00 presso il Comune di Cefalù, per affrontare le tematiche relative alla viabilità del Centro storico e alla nuova disciplina dei Pass”.

Nella riunione del giorno seguente, molto asciutta e fattiva, il Sindaco ha invitato il Comitato a fare le sue osservazioni sulla recente Ordinanza n° 3. _____________________________

1) - Il Comitato ha intanto espresso il suo apprezzamento per la D.G. n° 44 del 14.06.2013 riguardante via Bordonaro, la quale modifica gli orari “di divieto di transito e sosta (con rimozione) per tutti i veicoli” (già stabiliti dalle ore 11.00 alle ore 24 dalla O.S. Guercio n° 23 del 12.04.2012), in due fasce: dalle ore 12.00 alle ore 16.00 e dalle ore 19.00 alle ore 24.00, per lo spirito di maggiore rispetto del Principio secondo il quale chi “abita” ha diritto (quando le condizione viarie lo permettano) di trasportare persone (specie se in condizioni fisiche particolari) e cose (specie se di volume e peso particolari) alla/dalla soglia della propria abitazione.
Principio questo in base al quale  il C.C.C.S. si era sempre opposto alla “completa pedonalizzazione”, già per la via Mandralisca e, sul finire della sindacatura Guercio, quando se ne cominciò a parlare, per via Bordonaro.
Il 13.05.2011, in affetti nella O.S. Guercio n° 19  non si parlò più di “pedonalizzazione di via Bordonaro (vedi: 12 maggio 2011, l’incontro con Sindaco delle delegazioni di...pdf)).

2) - Nel merito della O.S. n° 3 (vedi:11-Lapunzina n°3 del 17.01.14 pass .pdf), il Comitato ha espresso il proprio apprezzamento al Sindaco per aver limitato - con l’accordo degli operatori commerciali (2 maggio 2012) - il parcheggio nelle vie del C.S. ai soli residenti, prevedendo - per le altre categorie in esso operanti (ricettive, artigianali, commerciali, nonchè ai proprietari di immobili, garages e ai domiciliati con contratto superiore a sei mesi) - la stessa possibilità di accesso ma con la sola sosta momentanea.
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3 - Il Comitato ha quindi fatto notare alcune incongruenze nei riferimenti normativi nel preambolo alla stessa Ordinanza.
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4 - Il C.C.C.S. ha quindi ricordato il secondo Principio che il Comitato ha sempre difeso, in tema di circolazione/auto, cioè quello di garantire un livello minimo di libertà di “relazione” tra tutte le abitazioni, del territorio comunale (condizioni viarie permettendo).

L’idea portata avanti, dai primi del 2008, dall’allora assessore Terrasi, dei famosi “percorsi dedicati”, in base alla quale ciascun residente per accedere o allontanarsi da casa propria doveva seguire un preciso percorso obbligato (“dedicato”), dal quale non poteva deviare, è stata sempre combattuta dal C.C.C.S.
Così come è stata combattuta la decisione dell’allora assessore Lombardo, contenuta nella D.G. n° 67 del 24 aprile 2009 (vedi:01-D.G. Guercio n°67 del 24.04.2009-Pass.pdf), che negava l’accesso H/24 al Centro Storico a tutti i cefaludesi che non vi risiedessero.

Per la cronaca: nella stessa D.G. si concedevano invece dei Pass rossi-residenti (quindi con diritto anche di parcheggio nel C.S.) alle strutture ricettive del C.S. nell’ordine di uno per camera/dichiarata.

(vedi sulle proteste di quel periodo: 5 maggio 2009 - Sindaco dove sei.pdf; 5 maggio 2009 - manifesto.pdf; 6 maggio 2009 - Aria di golpe.pdf; 9 maggio 2009 - Il Sindaco incontra i manifestanti...pdf)

Il Sindaco Guercio accolse le osservazioni del C.C.C.S. è di fatto sospese l’applicazione della D.G., alla quale fu fatta seguire la D.G. n° 46 del 24 aprile 2010 (vedi: 02-D.G Guercio n°46 del 24.03.10.pdf) con la quale si restituiva ai Pass blu (residenti a Cefalù ma non nel C.S.) il diritto di accedervi nelle fasce orarie 05.00/09.30 e 14.00./16.00.
D.G. questa peraltro recepita integralmente nella O.S. n° 38 del 29 aprile 2010 (vedi: O.S. n°38 del 29 aprile 2010.pdf) che seguì pochi giorni dopo ed è
attualmente vigente.

Il C.C.C.S. ha sempre ritenuto che una città non sia un involucro fatto da vie, case e piazze, tanto meno un acquartieramento militare, ma un corpo vivo, sostanziato da un fitto tessuto di relazioni umane di varia natura, forma e grado, necessarie a che vi circoli “il sangue della Vita”, tra le quali sono da tenere in massima considerazione quelle parentali e solidaristiche, specie quando sono coinvolte persone anziane o comunque con margini di autonomia motoria, anche temporanea, ridotta.

Il C.C.C.S. pertanto ha chiesto che, nello già sfibrato tessuto sociale e familiare cefaludese (immigrazioni-emigrazioni, frantumazione delle famiglie, naturali e indotte dalla “speculazione” immobiliare e dal notevole abbassamento della famosa “qualità della vita” nel C.S.) non si re-intervenisse “con la forbice", ma nel rispetto di quei vincoli familiari e solidaristici irrinunciabili in un tessuto sociale civile.

In particolare ha perciò criticato:

a - la limitazione alla libertà di circolazione all’interno del C.S. posta ai suoi residenti, al punto 1 e 2 della O.S. n° 3 in oggetto, laddove si ripropongono “itinerari consentiti” che implicano un confine invalicabile tra la Ztl 1 e 2.

b - la ri-proposizione della interdizione all’accesso al C.S., H/24, per i cefaludesi residenti ma non nel C.S., contenuta al suo punto 4.

c - la ri-proposizione dell’accesso obbligato per tutto il periodo dell’anno, anzichè, come ritenuto sufficiente dal C.C.C.S., dal 1 aprile al 30 settembre/ottobre (periodo estivo).

d - la ri-proposizione della uscita obbligata.
Appare irragionevole, a giudizio del C.C.C.S., ed inutilmente vessatorio nei confronti di coloro che potranno circolare nel C.S., un tale obbligo. Perchè - tanto per citare una evenienza -, infatti, costringere chi, provenendo da via Matteotti (Ztl 2 - ovest), si trovi in via Candeloro, ad uscire dalla città da Porta Ossuna (Lungomare) quando sarebbe più conveniente uscire da Porta Giudecca (specie poi se dovesse andare in direzione Messina)?
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5 - Il terzo Principio, per la cui affermazione il C.C.C.S. ha sempre combattuto è che le norme per essere meglio rispettate dai cittadini devono essere, in primo luogo, chiare e facilmente consultabili; da cui l’esigenza di un Testo unico in materia di traffico circolazione e sosta.

Tale richiesta, avanzata per anni al Sindaco Guercio ed ai suoi assessori, fu finalmente accolta il 29 aprile 2010, assessore Corsello, con la Ordinanza n° 38 che, nel 5° preambolo, perciò così recitava: “Considerato che nel tempo si sono susseguiti numerosi altri provvedimenti dettati da situazioni contingibili e urgenti con la conseguenza che oggi si presenta la necessità di adottare un atto contestuale che disciplini in maniera organica tutta la materia connessa alla viabilità e alla circolazione stradale nel territorio comunale”, e annullava quanto in precedenza stabilendo, all’art. 28, la “Revoca dei precedenti provvedimenti in materia di circolazione e traffico”.

La soddisfazione per quel risultato però restò oscurata per almeno due “buchi neri” che, a giudizio del C.C.C.S. inficiavano la 38:

a - l’art. 18 (per le sue problematiche, vedi il punto 5 della relazione del 2° incontro con il Sindaco Lapunzina, http://www.qualecefalu.it/node/2176)

b - il fatto che le vie del Centro Storico (almeno quelle sotto Corso Ruggero) permangono sprovviste di segnaletica che autorizzi al parcheggio; solo via Vanni ne è provvista.
Occorrerebbe pertanto che il Comando dei VV.UU provvedesse speditamente alla individuazione dei tratti delle vie del C.S. in cui è concesso il parcheggio prevedendovi la apposizione della dovuta segnaletica.
Paradossalmente, in caso contrario, una operazione che (come per la Ordinanza di cui si discute) fra le sue finalità - si dice - avrebbe quella di facilitare il parcheggio dei residenti nel C.S., si potrebbe rivelare (da questo punto di vista) inconcludente: in quanto, poi, si scoprirebbe che in realtà in gran parte delle sue vie proprio il parcheggio non è previsto.
E’ stato ricordato che questo è un punto centrale delle osservazioni che il C.C.C.S. ha fatto alla passata Amministrazione e, ripetutamente, anche a questa.
Peraltro, le auto che, da anni, stazionano nelle suindicate vie, continuerebbero ad essere - restando così le cose - sanzionabili
!


Il C.C.C.S. ha pertanto chiesto che la logica del Testo unico venisse mantenuta, escludendo ovviamente le Determine, Delibere ed Ordinanze contingenti e dunque transitorie.
Contestualmente alla “fusione” dei tre Atti (O.S. n° 3, D.G. n° 44 e di ciò che restava della 38/2010), il C.C.C.S. ha chiesto però che si mettesse mano a quei 2 punti critici della 38/2010.
In particolare, per quanto riguardava l’art. 18, che non si rilasciassero nuove concessioni di suolo pubblico (neanche per semplici fioriere) fino alla definizione di un P.R.G. del Suolo Pubblico Urbano; come già promesso - ma non mantenuto - nel 1° incontro del 2 luglio 2012
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Per le altre problematiche, restava inteso quanto, nell’ultimo (il 2°) incontro del 24 aprile 2013, era stato raccomandato (vedi: il punto 5 del resoconto del 2° incontro con il Sindaco Lapunzina, http://www.qualecefalu.it/node/2176).

Quale fosse inoltre il Principio di base di ogni ragionamento, nella materia trattata, era stato chiaramente espresso nella premessa del 1° incontro con il Sindaco Lapunzina, il 2 luglio 2012, (
vedi: i primi 6 capoversi del resoconto di quell’incontro: http://www.qualecefalu.it/node/141).

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Parte 2ª

 

Il Sindaco ha ascoltato con attenzione e ha subito tenuto a precisare che:

a - lungi dal volere rendere la vita più difficile ai residenti del C.S. la sua intenzione era quella di migliorarne la “qualità” potendovi essi con più facilità parcheggiare nelle sue vie.
Pertanto avrebbe abolito qualsiasi riferimento a itinerari o percorsi prestabiliti per rendere chiaro che, all’interno del C.S. (Ztl 1 e 2), gli autorizzati potessero circolarvi liberamente da un punto all’altro.

b - Sul divieto assoluto di accesso al C.S., posto ai cefaludesi che non vi risiedono, si è altrettanto prontamente dichiarato favorevole a rimuoverlo, ripristinando quanto stabilito dalla 38/2010; per quanto restasse perplesso circa la opportunità della seconda fascia oraria (14.00/16.00) perchè questa estate - ricordava - vi erano state delle difficoltà all’inizio di via Veterani.

c - Sull’obbligo di uscita invece ho mantenuto il convincimento della sua utilità.

Maturando tra i presenti il convincimento che sarebbe stato opportuno riformulare il testo di una nuova ordinanza, il C.C.C.S. ha offerto subito la propria disponibilità a partecipare ad un tavolo di lavoro ristretto che elaborasse la bozza di una nuova più completa ed ordinata “O.S. n° 4”.

Con tale spirito si sono già svolti due incontri di lavoro il 6 e il 12 scorsi.

Su quanto si è prodotto - sebbene in fase provvisoria -, sperando di essere autorizzato da entrambe le parti, potrei riferire già domani.

Il Comitato dei Cittadini del centro Storico invece si riserva di manifestare le proprie considerazioni, attraverso un proprio documento, all’atto della pubblicazione sull’Albo Pretorio del Comune della eventuale nuova Ordinanza.