Stelle, forconi e politicume.

Ritratto di Angelo Sciortino

7 Settembre 2012, 11:37 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Ieri, si sono riuniti a Cefalù i candidati alla Presidenza della Regione. C'erano tutti, a meno che non ce ne siano altri in arrivo nei prossimi giorni. C'erano Davide Giacalone, Gianfranco Micciché, Claudio Fava, Rosario Crocetta, Mariano Ferro e Nello Musumeci. C'erano, insomma, gli uomini, che rappresentano tutto il panorama politico attuale.

Nonostante queste importanti presenze io, che ero andato per seguire il dibattito, proprio quando stava per cominciare, me ne sono allontanato. Cercherò di spiegare le ragioni, che mi hanno spinto a questa decisione, dividendole e trattandole in paragrafi, per una più chiara comprensione.

a) Il luogo scelto, l'Ottagono di Santa Caterina, non rappresentava certamente una scelta felice, perché privo delle uscite di sicurezza e di quant'altro prevede la normativa vigente. Mi meraviglia che le Forze dell'Ordine presenti non l'abbiano sottolineato.

b) La temperatura all'interno era troppo alta e l'aria era ferma, per cui rimanervi senza almeno ventilatori che la muovessero obbligava a una sudata pari a quella offerta dalla Cattedrale sigillata da bruttissimi vetri.

c) I candidati partecipanti al dibattito sono arrivati con troppo ritardo, rispetto a quello che la buona educazione può fare accettare.

d) Il dibattito era organizzato dallo Sherbeth, i cui responsabili sono forse bravi a organizzare manifestazioni fieristiche e a distribuire bancarelle, ma certamente non all'altezza di organizzare dibattiti politici e meno ancora culturali. A guardare l'ingresso dell'Ottagono presidiato da hostesses, si ricavava subito che cosa poteva aspettarci. Mi meraviglierebbe la partecipazione dei candidati, se l'opinione, che ho ricavato dalle loro passate dichiarazioni, non mi avesse convinto che essi sono meritevoli di simili palcoscenici.

e) I manifestanti in attesa, sostenitori di qualcuno dei candidati, hanno dimostrato tutto il loro senso di democrazia e di tolleranza, quando alcuni di loro (i cosiddetti forconi) hanno aggredito verbalmente il candidato Micciché.

Queste le mie ragioni per allontanarmi. Quanto riportano oggi i giornali, citati anche in due interventi di questo blog, mi conferma sulla correttezza della mia scelta. Non ho subito, almeno, la tortura di ascoltare le banalità dette ieri.

Rimane, comunque, il problema dei problemi: come liberare la Sicilia da simili aspiranti suoi governanti? Come liberarla da coloro che l'hanno ridotta nell'attuale stato di degrado sociale, economico e culturale e che oggi recitano il mea culpa nella speranza di essere perdonati?

Per rispondere a queste sacrosante domande a nulla serve assistere a simili dibattiti e tanto meno parteciparvi. Se lo si fa, se ne potrà ricavare soltanto confusione mentale, che proprio essi sanno utilizzare per raccogliere sostegno elettorale. I colpevoli di ieri e i critici senza proposte di oggi; gli ex PD, PDL, UDC e MPA e i Forconi sotto le (Cinque)stelle.

Questa l'ultima e decisiva ragione per allontanarmi; anzi, per scappare a gambe levate.