Discorso in occasione della firma dell’accordo ACEB

Ritratto di Rosario Lapunzina

2 Marzo 2014, 16:36 - Rosario Lapunzina   [suoi interventi e commenti]

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Signor Presidente dell’Associazione A.C.E.B.
Colleghi Sindaci,
Gentili Autorità presenti,
signore e signori,


Sono onorato di prendere parte a questa assemblea dalla quale prende avvio un importante partenariato che, ne sono sicuro, porrà le basi per una feconda collaborazione e per una crescita proficua degli scambi in ambito culturale, economico e turistico tra i comuni italiani e le città russe che fanno parte di questa ambiziosa iniziativa.

Fotografie di Vincenzo Garbo tratte da Facebook

In nome delle comuni radici culturali intendiamo creare un ponte che unisca la cultura occidentale latina e la cultura orientale greco – bizantina per favorire l’instaurarsi di occasioni autentiche di crescita umana e materiale all’insegna della pace tra i popoli.

Creare prospettive di promozione turistica e commerciale tra la Federazione Russa e le nostre comunità è un modo per dimostrare che la cultura può rivelarsi un veicolo di sviluppo materiale e sostanziale.

Lo Statuto della costituenda Associazione  città eredi di Bisanzio, alla quale oggi aderiamo, delinea in maniera chiara gli obiettivi che ci si prefigge di conseguire:

  • Mettere in rete delle città bizantine a livello nazionale e transazionale al fine di creare itinerari artistico – culturali;
  • Organizzare iniziative di carattere artistico, scientifico e culturale;
  • Creare percorsi di sviluppo sostenibile indirizzati al miglioramento della qualità della vita e al benessere socio – economico;
  • Creare una collezione itinerante di opere d’arte e musei della cultura bizantina; 
  • Promuovere gli scambi turistici e culturali.

Da questo elenco risulta evidente l’importanza dell’iniziativa e del grande lavoro da svolgere.

Nel ringraziare, in particolare, il dott. Igor Danilov per la passione dimostrata e per l’impegno profuso, sono certo di interpretare il pensiero di tutti i miei colleghi Sindaci nel dire che siamo pronti a lavorare al massimo delle nostre energie per conseguire il pieno raggiungimento degli ambiziosi obiettivi di questa associazione.

Il nostro comune intendimento è porre le basi per favorire gli scambi culturali e turistici tra le nostre due realtà in nome della comune appartenenza alla storia e alla cultura bizantina per attuare una politica di crescita umana e materiale all’insegna della pace tra i popoli.

Cefalù, la città che ho l’onore di rappresentare in qualità di Sindaco, desidera aprirsi alle grandi prospettive di crescita culturale ed economica che deriveranno dalle positive relazioni che intendiamo sviluppare con la Federazione Russa. Guardiamo con attenzione agli operatori economici che desiderano investire nella nostra città, ai cultori appassionati dell’arte, della storia e della cultura bizantina, ai ragazzi che potranno includere Cefalù quale meta di studio e di ricerca e ai turisti che desiderano trascorrere le loro vacanze in uno degli angoli più affascinanti del Mediterraneo.

Abbiamo molto da offrire: la professionalità e la competenza dei nostri operatori turistici e commerciali, la qualità dell’offerta ricettiva, il calore e la cordialità della nostra gente, l’incomparabile bellezza del nostro paesaggio, la magnificenza del nostro grande patrimonio artistico e culturale, la grandezza della nostra storia.

Proprio da quest’ultima trae alimento e sostanza lo scambio culturale ed economico che con oggi prende l’avvio.

Le comuni radici bizantine uniscono Cefalù alla tradizione e alla cultura russa.

Cefalù è sede ideale di uno scambio tra cultura orientale e cultura occidentale all’insegna della pace e delle fratellanza.

La nostra è una città che unisce culture diverse e che fonde la tradizione latina a quella greco bizantina. Ruggero, il grande Re normanno che volle la costruzione del nostro Duomo, fece della nostra città un simbolo di unione tra la tradizione latina e quella greco bizantina. La mia città sorge lungo una ideale linea mediana che separa la Sicilia Occidentale dalla parte Orientale, una direttrice che, una volta, segnava i confini di due diverse aree culturali in forte conflitto tra loro. Il Re Ruggero II, del quale domani ricorre l’860° anniversario della morte, comprese che le linee di confine possono tramutarsi da luogo di scontro in luogo di incontro e, per questo, volle la realizzazione della superba Cattedrale Arabo normanna (Candidata dal Governo italiano, insieme al Duomo di Monreale e all’itinerario arabo normanno di Palermo, al riconoscimento come sito patrimonio dell’Umanità) quale simbolo di unione feconda tra la tradizione latina e quella greco – bizantina.

Un legame tra culture diverse che affonda le proprie radici nella storia e che oggi può produrre buoni frutti.

Apparentemente tra la nostra terra, bagnata dal mar Mediterraneo, e la Russia sembrerebbero esserci ben pochi punti in comune; in realtà non è così.

E’ affascinante pensare che negli anni attorno al 1140 due gruppi di artisti partirono da Bisanzio.

Il primo si diresse in Russia e dipinse i meravigliosi affreschi del monastero Mirožskij della città russa di Pskov, l’altro gruppo si diresse in Sicilia e realizzò il meraviglioso Cristo Pantocratore della nostra Basilica Cattedrale. Ad oltre 3.000 chilometri di distanza la storia crea un forte legame culturale. Un legame all’insegna della fratellanza e della pace.

Purtroppo la cronaca recente, ed in particolare le vicende che hanno provocato lutti e dolore in Ucraina, testimoniano il permanere di conflittualità  che vanno superate con il dialogo, il confronto, lo scambio culturale, la reciproca comprensione. Se, come recitano le sacre scritture, la pace è opera di giustizia, la giustizia non risiede nella predominanza di una cultura sull’altra ma sull’arricchimento reciproco.

Per questo è desiderio comune che gli scambi economici, turistici e culturali che, da oggi in poi, si realizzeranno tra Cefalù e (credo di poter affermare, a nome di tutti i miei colleghi), tra le città che italiane e quelle russe che fanno parte dell’associazione Città eredi di Bisanzio, siano delle testimonianze di pace.

Cefalù è conosciuta in tutto il mondo anche attraverso l’immagine del Cristo Pantocratore. L’icona della madonna di Vladimir è, d’altro canto, universalmente conosciuta per essere la protettrice della Russia. Entrambe le immagini sacre hanno in comune il fatto di essere dei simboli di Pace.

Ritengo che esse possano rappresentare simbolicamente il grande desiderio di fratellanza che, oggi, vogliamo testimoniare con l’adesione all’Associazione delle Città eredi di Bisanzio e con il comune intento a sviluppare una collaborazione che miri ad un reciproco progresso economico e culturale che sia soprattutto un esempio di pace fondato sul reciproco rispetto, sulla reciproca fiducia, sulla reciproca volontà di progredire insieme.

Vi ringrazio.

Roma 27 /02/2014