Verbale riunione sindacale Agenzia Entrate

Ritratto di Rosario Lapunzina

10 Marzo 2014, 14:56 - Rosario Lapunzina   [suoi interventi e commenti]

Versione stampabileInvia per email

L’anno duemilaquattordici il giorno 3 del mese di marzo, alle ore 12.00, nella sede della Direzione Regionale della Sicilia dell’Agenzia delle Entrate, sala Acquario, giusta nota di convocazione prot. n. 2014/13844 del 26 febbraio 2014, sono presenti:

Per l’Amministrazione

Il Direttore Regionale Antonio Gentile
Il Capo Ufficio Organizzazione e Controllo di gestione Francesco Tusa
Il Capo Settore Gestione Risorse Sergio Pantè
I Funzionari dell’Area di Staff Rosalia Macaluso
Rosaria Alicata

Per le Organizzazioni sindacali

FP/CGIL Santi Armando Garufi Caterina Gatto Michele Morello
FP/CISL Vazzano Francesco

UIL PA Alfonso Farruggia Giovanni Di Pisa Cucinella Giuseppe Gesualda Iudicelli
CONFSAL/SALFI Mario Raja Raffaele Del Giudice
FLP Giovanni Scalici Giuseppe Castronovo Tommaso Gregni Angelo Campo
USB Rosario Verga Enzo Capomolla Gaetano Gambino Corrado Diamante


Ordine del giorno: Informazione relativa agli Uffici Territoriali interessati da provvedimenti di chiusura.

Apre i lavori il Direttore Regionale, salutando i presenti e introducendo gli argomenti oggetto della riunione. Il tema centrale dell’odierno incontro è l’informazione sullo stato dell’arte relativo alle strutture territoriali della regione (Cefalù, Nicosia, Licata, Patti e Lentini) interessate da provvedimento di chiusura nel 2014.

Considerata la rilevanza dell’argomento in esame, il Direttore Regionale ritiene doveroso effettuare un excursus sui vincoli fissati dalle previsioni normative. A tale proposito ritiene opportuno richiamare il verbale della riunione sindacale dello scorso 7 ottobre, nella quale erano state già esplicitate le motivazioni che hanno indotto il Direttore dell’Agenzia a rivedere l’assetto organizzativo interno ed a procedere alla soppressione di alcune strutture territoriali nonché a siglare un protocollo d’intesa sulle “Ricadute sul personale dei provvedimenti di chiusura di uffici territoriali” nel mese di luglio dello scorso anno.

Com’è noto, con l’entrata in vigore della Legge n.135/2012 (c.d. spending review), finalizzata all’adozione di misure urgenti per il contenimento della spesa pubblica, sono state emanate precise disposizioni in materia di riordino degli assetti organizzativi. In particolare, l’Agenzia ha elaborato un Piano di razionalizzazione che prevede la chiusura di strutture territoriali individuate sulla base di specifici criteri indicati dalla citata disposizione normativa. A ciò si aggiunga che la previsione di legge subordina il mantenimento di alcune articolazioni territoriali (Punti di assistenza fiscale) soltanto a condizione che vengano realizzate economie di spesa e, in particolare, che vengano utilizzati locali di proprietà di Enti Pubblici Territoriali a titolo gratuito e che siano dotati di tutte le certificazioni di idoneità previste dalla legge.

Resta inteso che nel caso di istituzione di un Punto di assistenza fiscale il Direttore provinciale dovrà garantire la massima efficienza nelle lavorazioni, razionalizzando l’impiego delle risorse anche attraverso ipotesi di delocalizzazione di attività di altre strutture.

Anche per la nostra regione è stata effettuata un’ipotesi di chiusura graduale, previa analisi di contesto, tenendo conto dei parametri fissati dalla normativa citata (popolazione, dipendenti dell’ufficio, stabili in locazione passiva) e della valutazione di altri indici e fattori (indici di produzione, collocazione territoriale delle strutture, accessi medi giornalieri di pubblico, oneri di gestione a carico dell’Agenzia, indice di valutazione della sicurezza del luogo di lavoro) che dopo la soppressione di Augusta e Mistretta nel 2013, prevede per il corrente anno la chiusura di n.5 Uffici Territoriali (Licata, Lentini, Cefalù, Nicosia e Patti).

La riunione odierna, premesso quanto sopra, ha l’obiettivo di condividere con le OO.SS. lo stato dell’arte delle attività poste in essere in ambito regionale e di discutere le modalità attuative per rendere meno traumatico l’impatto di tale riassetto organizzativo per tutte le parti interessate.

Per gli Uffici territoriali in oggetto, tranne che per Nicosia, sono presenti due parametri di chiusura previsti dalla spending review sui tre previsti.
Per l’Ufficio territoriale di Nicosia sono previsti tutti e tre i parametri.

Inoltre, per tutti gli uffici gli indici di efficienza totale della struttura (rapporto tra la % di prodotti realizzati dall’UT rispetto a quelli della regione / % di risorse umane dell’UT sul totale delle risorse regionali presenti negli UT) è negativo.

Per tutte le strutture, tranne che per Lentini, i contratti di locazione sono scaduti.
I locali presso cui hanno sede attualmente gli uffici, tranne che per Licata, non risultano congrui agli standard previsti dal MIP (max 25 mq per addetto).
Per tutti è stata avviata la ricerca di locali ad uso gratuito al Demanio o ad altri Enti Locali con esito negativo o assente.

I costi di mantenimento delle strutture sono così quantificati:

Cefalù: costo annuo pari €156.687,45 con un impegno mensile pari a €13.057,29

Licata: costo annuo pari €56.347,66 con un impegno mensile pari a €4.695,64

Nicosia: costo annuo pari €82.697,62 con un impegno mensile pari a €6.891,47

Patti: costo annuo pari €136.478,39 con un impegno mensile pari a €11.373,20

Lentini: costo annuo pari €134.718,45 con un impegno mensile pari a €11.226,54.

Quello descritto rappresenta in sintesi un quadro delle caratteristiche delle strutture che andranno a chiudersi.

L’ Amministrazione ha tenuto contatti con i sindaci dei Comuni interessati per condividere da un lato la disponibilità ad offrire strutture idonee a titolo gratuito e dall’altro la fattibilità del mantenimento di un Punto di Assistenza Fiscale nei nuovi locali.

UFFICIO TERRITORIALE DI CEFALU’
Il Sindaco del Comune di Cefalù ha offerto i locali dell'ex Tribunale (mq.393,73). È stata effettuata verifica di idoneità da parte del Nucleo Tecnico della DR il cui esito ha fatto emergere che il locale è potenzialmente idoneo, previa esecuzione di interventi di adeguamento funzionale-logistico e di sicurezza da eseguirsi a spese del Comune. Successivamente sono state fornite dal Comune le planimetrie ed il progetto con l’ipotesi di distribuzione del personale (8 unità).
Sulla base degli elementi acquisiti si ritiene di poter predisporre la chiusura dell’Ufficio per il 14/4/2014.


UFFICIO TERRITORIALE DI LICATA
Il Comune di Licata, già proprietario dei locali, ha offerto gratuitamente gli stessi locali per l’allocazione dell’eventuale punto di assistenza fiscale.
Sulla base degli elementi acquisiti si ritiene di poter predisporre la chiusura dell’Ufficio per il 5/5/2014.

UFFICIO TERRITORIALE DI NICOSIA
Il Comune di Nicosia ha offerto un locale di proprietà sede dell’ex Ufficio anagrafe gratuitamente gli stessi locali per l’allocazione dell’eventuale punto di assistenza fiscale.
È stata effettuata verifica di idoneità da parte del Nucleo Tecnico della DR il cui esito ha fatto emergere che il locale è potenzialmente idoneo ad ospitare 14 unità, previa esecuzione di interventi di adeguamento funzionale-logistico e di sicurezza da eseguirsi a spese del Comune. Sono state fornite dal Comune le planimetrie ma non le certificazioni ex lege previste per gli immobili sede di Uffici.
Sulla base degli elementi acquisiti si ritiene di poter predisporre la chiusura dell’Ufficio per il 5/5/2014.

UFFICIO TERRITORIALE DI LENTINI
In data 4 febbraio 2014 è stata inviata al Sindaco del Comune la comunicazione di intendimento di chiusura dell'Ufficio con la richiesta di offerta di locali ad uso gratuito (spending review) per l’apertura di un PAF. Il Sindaco del Comune di Lentini non ha formulato alcuna offerta ma ha richiesto di rivedere l’ipotesi di chiusura dell’Ufficio. Nei prossimi giorni si terrà un incontro.
Sulla base degli elementi acquisiti si ritiene di poter predisporre la chiusura dell’Ufficio per ottobre 2014 e lo spostamento delle competenze presso l’Ufficio territoriale di Siracusa.

UFFICIO TERRITORIALE DI PATTI
In data 4 febbraio 2014 è stata inviata al Sindaco del Comune la comunicazione di intendimento di chiusura dell'Ufficio con la richiesta di offerta di locali ad uso gratuito (spending review) per l’apertura di un PAF.
Ad oggi non abbiamo ricevuto alcuna offerta ne richiesta di incontro.
Sulla base degli elementi acquisiti si ritiene di poter predisporre la chiusura dell’Ufficio per ottobre 2014.

In relazione alla ricollocazione del personale del sopprimendo Ufficio verrà avviata da ciascun Direttore Provinciale la procedura di ridistribuzione sulla base di quanto previsto dal protocollo d’intesa fra la Direzione Centrale del Personale e le OO.SS. “Ricadute sul personale dei provvedimenti di chiusura di uffici territoriali” il 30 luglio 2013. In particolare, nell’acquisire le preferenze, il Direttore provinciale dovrà accogliere “di massima” le istanze del personale, tenendo conto “delle esigenze organizzative e dei vincoli logistici legati alla ricettività degli immobili di destinazione” e convocare un tavolo di confronto provinciale per stabilire criteri di preferenza condivisi.

A tal proposito viene precisato che, al fine di procedere al riallineamento delle strutture al modello organizzativo, non è previsto il mantenimento di unità di personale delocalizzato per lo svolgimento di attività di accertamento, legale o di staff presso i PAF.

Nel caso in cui alcuni dipendenti, a seguito della chiusura degli uffici, intendano trasferirsi presso strutture territoriali appartenenti ad altre DP, previa verifica “delle esigenze organizzative e dei vincoli logistici legati alla ricettività degli immobili di destinazione” si rende necessario concordare il percorso da seguire. Si propone la seguente:

1. Prima dell’attivazione del tavolo di confronto provinciale, i dipendenti degli uffici interessati saranno invitati a presentare un’istanza per l’eventuale assegnazione a ufficio di Direzione Provinciale diversa da quella di attuale servizio; con l’istanza, l’interessato potrà anche indicare sedi alternative in ordine di preferenza;

2. La Direzione Regionale verificherà la possibilità organizzativa, funzionale e logistica di assegnare i dipendenti nelle sedi richieste e, in caso di esito positivo, emanerà i relativi provvedimenti;

3. Ove non si renda possibile accogliere le istanze di tutti gli interessati per motivi organizzativi, funzionali o di insufficiente ricettività degli immobili delle sedi richieste, sarà avviata una procedura per l’assegnazione di sede al termine della quale si formerà una graduatoria per ciascuna sede in cui gli aspiranti saranno inseriti secondo l’ordine di punteggio acquisito in relazione alle situazioni personali, familiari e di servizio individuate nell’allegata tabella A.

Il punteggio massimo attribuibile per ciascuna delle categorie di titoli valutabili ai fini della mobilità ad altro Ufficio è il seguente:

Definizione del titolo da valutare Punteggio massimo attribuibile

Condizioni di famiglia 35
Anzianità di servizio 35
Motivi di salute 35

I titoli si intendono posseduti alla data di scadenza del termine che sarà fissato per la presentazione della richiesta di preferenza.
Sono considerati con precedenza assoluta i destinatari dell’art. 33, comma 6, della legge 104/92 e dell’art. 21 della medesima legge 104/92 nonché i beneficiari dell’art. 42 bis del d.lgs. n. 151/2001.

A parità di punteggio sono titoli di preferenza, in ordine di priorità:
maggiore anzianità di servizio;
maggiore incidenza dei carichi di famiglia;
maggiore età anagrafica.

4. I dipendenti saranno assegnati presso l’ufficio richiesto, nei limiti dei posti disponibili, secondo l’ordine di punteggio conseguito mentre gli interessati le cui istanze non sono state soddisfatte parteciperanno alla procedura di redistribuzione interna che sarà attivata dalla Direzione Provinciale competente.

Prendono la parola le OO.SS.

La CISL, pur potendo in linea di massima condividere l’impostazione della Direzione Regionale sulle modalità di gestione della chiusura degli Uffici sopra specificati, osserva, però, che la spending review si pone l’obiettivo di limitare i costi ma che sarà difficoltoso spiegare ai colleghi i mutamenti in atto, soprattutto spiegare in base a quali criteri si sceglie su cosa risparmiare.

Il Direttore Regionale fa presente che è stata la legge nazionale a decidere su che cosa doveva concretizzarsi il risparmio, non è stata una scelta discrezionale della Direzione Regionale.

Prende la parola l’USB dichiarando di essere decisamente contraria all’operazione di chiusura, soprattutto in una regione come la Sicilia che ha già poche opportunità di servizi e occasioni lavorative.

Relativamente ai PAF, sottolinea che l’Agenzia non ha dato molte possibilità alle Amministrazioni comunali di permettere la continuità dell’attività degli Uffici Territoriali non avendo messo a disposizione alcuna risorsa. Non basta la possibilità di mantenere i PAF ma, anzi, bisognerebbe investire in questi centri per migliorare i servizi e permettere ai lavoratori di restarvi.

Il rappresentante dell’USB fa una proposta di risparmio che mira a ridurre i costi non chiudendo le sedi minori dell’Agenzia e ciò attraverso la ricerca di locali demaniali per le sedi maggiori, ossia locali pubblici che siano messi a disposizione gratuitamente.
Ciò consentirebbe di fare rimanere in vita le sedi minori oggi oggetto di chiusura.
L’USB chiede di mettere a verbale n. 2 mozioni.

L’Amministrazione fa presente che già da mesi è stata fatta una ricerca a tutto campo di immobili demaniali o appartenenti ad altre amministrazioni ed anche di immobili confiscati alle organizzazioni criminali e che è stato fatto, in merito alla ricerca di sedi alternative, tutto quello che si poteva in base a ciò che la legge prescrive.

La CGIL, in relazione alla mobilità interprovinciale mette in evidenza che l’Accordo del 2013 al punto 4 prevede che ci debba essere un tavolo regionale di confronto.
Il Direttore regionale infatti ribadisce che il tavolo odierno ha anche questa finalità.

La UIL chiede di mettere a verbale la dichiarazione firmata dalle OO.SS. UIL-PA, F.P.-CGIL, SALFI, FLP; CISL FP che viene letta e che si allega.

Prende la parola la FLP, la quale sottolinea che pur nella limitatezza degli spazi accordati dalla legge alla rappresentanza sindacale, cercherà comunque di avere un ruolo propositivo di rappresentanza dei lavoratori nella questione oggetto della discussione odierna.

La CISL ripete quello che già è stato detto nei precedenti incontri rispetto all’arretramento dello Stato nel territorio dovuto alla chiusura degli UT.
Rispetto ai servizi telematici la sigla sottolinea che il loro utilizzo non è molto diffuso tra la popolazione.

In relazione alla chiusura degli Uffici mette in evidenza la speranza che la riallocazione dei lavoratori sia veramente condivisa da parte dei Direttori Provinciali con le sigle sindacali.

Per quanto riguarda l’istituzione dei tornelli nei locali della Direzione Regionale sottolinea la rilevanza della spesa sostenuta e l’illegittimità di adibire personale dell’Agenzia per funzioni di portierato.
Inoltre la CISL ritiene che ci siano strumenti diversi per garantire la sicurezza dei lavoratori.
La CISL chiede di mettere a verbale la nota a firma del Segretario Generale prot. n. 89/2014.

Il Direttore regionale in merito alla dichiarazione firmata dalle sigle sindacali smentisce, per le ragioni sopra evidenziate, il fatto che resteranno solo le sedi delle Direzioni Provinciali.
Inoltre, sottolinea che i parametri tenuti in considerazione per la chiusura degli Uffici sono stati abbondantemente spiegati, che la ricerca di locali alternativi è cominciata già lo scorso anno, che la Direzione regionale ha mostrato collaborazione nei confronti delle sigle sindacali cercando di approntare le soluzioni migliori possibili per i lavoratori che si troveranno coinvolti nella chiusura dei suddetti Uffici.

La UIL prende la parola indicando la strada della conferenza di servizi per la ricerca di una soluzione ottimale alla chiusura degli Uffici.

La CGIL sottolinea che, dal proprio punto vista, dovrebbe esserci rispetto delle esigenze dei lavoratori e che le scelte che li riguardano dovrebbero essere condivise tra le organizzazioni sindacali e la parte pubblica.
Presso la DP di Siracusa non c’è stata la possibilità di confronto con il Direttore Provinciale in merito movimentazioni già effettuate.
La CGIL chiede, pertanto, un incontro con il Direttore Provinciale di Siracusa, inoltre, chiede di mettere a verbale la nota del 03. 03. 2014 e ne da lettura.

Il Direttore regionale, a questo punto, da lettura del punto 1 dell’Accordo del 30.07.2013, ribadendo la volontà dell’apertura di Punti di Assistenza Fiscale e smentendo quanto indicato nella dichiarazione congiunta delle sigle sindacali in merito alla mancanza di informazione alle OO.SS. e di confronto, dichiarando di essere disposto al confronto come si evince chiaramente dal verbale stesso.
A ciò si aggiunga che l’istituzione dei tornelli o qualsiasi altra spesa sostenuta da questa Amministrazione comunque non va ad incidere sulla determinazione di chiusura delle sedi sopra descritte la quale discende direttamente, come sopra ricordato, dalle norme nazionali sulla spending review.

L’USB tornando al problema della mobilità dei lavoratori chiede maggiore rispetto sulle modalità con le quali la stessa viene attuata.
Con riferimento ai team delocalizzati l’USB chiede che il team dei controlli delocalizzati venga mantenuto a tutela dei lavoratori.
Inoltre ribadisce l’esigenza della indizione di una conferenza di servizi, così come chiesto dalla UIL.
Ribadisce, ancora, quanto sopra dichiarato sulla proposta di ricerca di locali ad uso gratuito.

La UIL chiede di conoscere quale sia la norma che non consente all’Amministrazione di sostenere le spese di gestione degli UT in chiusura.
L’Amministrazione ribadisce che tre sindaci su cinque dei Comuni interessati alla chiusura hanno già messo a disposizione i locali e si sono offerti di sostenere gli oneri economici connessi al funzionamento, dagli altri due Comuni non si hanno ancora risposte nel merito e quando arriveranno saranno oggetto di valutazione.

Palermo, 3 marzo 2014