[1] |
Sulla vicenda delle ex poste [2]19 Luglio 2013, 16:55 - Rosario Lapunzina [1] [suoi interventi [3] e commenti [4]] |
Sulla vicenda delle ex poste e del giudizio emesso dal Tar, mi sono limitato a ricordare quanto previsto dall’art. 2 comma 8 della Legge Regionale 17/94, che, per i casi di formazione del “silenzio assenso” , dispone che “… uffici e gli organi del comune devono ugualmente completare l' esame delle domande di concessione edilizia entro trenta giorni dalla comunicazione dell' inizio dei lavori” e che” qualora venga accertata la mancanza dei requisiti per il rilascio della concessione, il sindaco (oggi, il responsabile del servizio)provvede all' annullamento o revoca della concessione assentita”. Ho altresì rappresentato che la deliberazione sulla “esecutività” della variante, per la cui adozione la Legge non fissa alcun termine, è stata, sia pur in una seconda fase, approvata dal Consiglio, ma non valutata dal TAR, perché non ritualmente prodotta nel giudizio ivi pendente. In questa come in altre vicende, penso che l’Ente Locale debba muoversi facendo valere i diritti e le scelte della Comunità, nel totale rispetto della Legge, che, non per altro, ho testualmente richiamato. Chi, a fronte di ciò, mi accusa di arroganza, supponenza, demagogia e via dicendo, lo fa perché portatore di una cultura che ha una visione diametralmente opposta sul ruolo e le prerogative di un Ente Locale.
Il sindaco
Rosario Lapunzina