Come si vive in Via Pintorno

Ritratto di Rosalinda Brancato

17 Agosto 2016, 09:54 - Rosalinda Brancato   [suoi interventi e commenti]

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Immagine tratta da Google Maps

Come si vive in Via Pintorno

 

Capisco che scrivere su un blog è aria fritta, ma la condizione di questa strada ieri sera, per non parlare di tante altre sere, era di tale invivibilità per  noi residenti, che non posso più sottacere. Un ingorgo durato più di un'ora: clacson, ossido di carbonio, proteste degli automobilisti intrappolati, inesistenza di parcheggi anche per i residenti muniti di pass, posti occupati da non aventi il diritto, polvere sollevata dal, chiamiamolo, posteggio, che da decenni delizia i nostri polmoni e le nostre case.

Dovremmo chiedere i danni per il lavoro in più in termini di pulizia e di manutenzione delle inferriate dei balconi e degli infissi. Non bastasse è stato aperto un altro parcheggio nel campo Artigianelli ed un  altro ingresso nel "chiamiamolo parcheggio".

Il deflusso in entrata ed in uscita delle macchine e dei molti camper da questi parcheggi, a cui è da aggiungere l'uscita su via Pintorno da  via Fermi, provoca  gli ingorghi di cui in queste sere di ferragosto.

La strada in cui viviamo è l'unica a Cefalù a smaltire il traffico automobilistico ed anche quello pesante di bus, tir, etc.

La sera del 15 era chiusa al traffico anche la via Archimede, esclusi i residenti.

Ma, io mi domando, non ci sono leggi ferree  per aprire un parcheggio anche se all'aperto? E noi residenti sopportiamo. Ma chi elabora al Comune il piano del traffico per il periodo estivo ha contezza dello stato di congestione e di degrado di via Pintorno? Ieri sera non c'era un vigile urbano manco a pagarlo a peso d'oro.

Si continuerà così per questo scorcio di estate, ed ancora per la prossima e la prossima ancora? Fate voi. Ma sappiate che i residenti di via Pintorno, gente civile, che paga le tasse, che avrebbe il diritto di risiedere in una via "pulita" meno caotica, più a misura d'uomo e non soltanto a misura di macchina, è ormai stanca, vuole pulizia, vuole ordine, vuole vivibilità come è suo sacrosanto diritto.

Le istituzioni pubbliche si diano una smossa.

 

                                                                                         Rosalinda Brancato Culotta 

Commenti

Non c'é la volontà politica di risolvere questo problema.

Parcheggi zona cimitero, trovare altri spazi idonei fuori dal centro, organizzare bus navetta (creando posti di lavoro) e, soprattutto, eliminare, secondo me, quasi del tutto i bagnanti che partono provvisti di tutto e di più da casa e che l'unica cosa che lasciano in paese è la "MUNNIZZA". Ma non si vuole fare. Non capisco perchè. Ma non si vuole fare.