Intervista a Cosimo Cimino autore della mostra personale “Itinerari nell’Arte”

Ritratto di Giuseppa Guercio

21 Luglio 2018, 11:43 - Giuseppa Guercio   [suoi interventi e commenti]

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Intervista a COSIMO CIMINO autore della mostra personale “ITINERARI NELL’ARTE” (21 luglio-6 agosto 2018)

 

 

MAESTRO, è la prima volta in assoluto che Ella espone in una “personale” a Cefalù, sua città d’origine.
Colgo pertanto  l’occasione per farle alcune domande:

1ª Domanda: Si ritiene o meglio possiamo definirla un esponente della POP-ART italiana attuale, o no?

     

Risposta: No. Più che altro le mie perfomances artistiche seguono la corrente della POESIA VISIVA e del movimento FLUXUS il cui pensiero filosofico spazia dall’autoironia, al sottile sarcasmo avverso le contraddizioni che imperano nella realtà odierna, alle contestazioni, all’antiaccademismo ed all’anticonformismo provocatorio.

 

2ª Domanda: La Sua formazione Artistico-Culturale di base, com’è noto, è fondamentalmente tradizionale, (perché i suoi studi hanno radici accademiche), per approdare, attraverso la ricerca, l’esperienza e la sperimentazione, alle ”creazioni” che vediamo oggi che, tutto sommato, sono diametralmente opposte e senz’altro trasgressive, rispetto ai canoni della decoratività classica. È vero che Ella raccattava ovunque materiali da scarto, tipici del consumismo che caratterizza la nostra epoca, soprattutto LATTINE, solo per il gusto di ”contestare lo spreco che impoverisce”?

   

Risposta: Sì, è tutto vero.

 

3ª Domanda: Però gli stessi elementi espiantati dalle discariche o quasi destinati ad inquinare qua e là l’ambiente, sapientemente riciclati ed opportunamente selezionati ed assemblati, previa loro riduzione in strisce più o meno sottili, spesso rettangolari, rivivono nelle Sue creazioni artistiche dando Vita ad uno stile personalizzato ed hanno creato i presupposti per gli sviluppi successivi fino al punto da elevarle e sublimarle in opere originali e armoniose, ritmate, satiriche ed equilibrate.

   

Risposta: Sicuramente i materiali da riciclo mi sono serviti come mezzo per esprimermi e comunicare emozioni, stati d’animo e pensieri, ma contemporaneamente, ne ho approfittato, per mettere in atto un progetto ecologico di ripulitura dell’ambiente.

 

4ª Domanda: Il suo curriculum artistico è dovizioso e vario: dai libri oggetto, agli strumenti musicali, alle cravatte, alle giacche, ai cappelli, alle scarpe, etc… un elenco interminabile di "creazioni” che coronano 50 anni di ininterrotta attività di ricerca e sperimentazione e ancora continua. Cosa può dirmi in merito?

   

     

Risposta: Mi ritengo fortunato. In primis, per aver avuto l’onore di essere stato allievo di docenti eccellenti che hanno lasciato in me un’impronta indelebile, in seguito ho avuto la fortuna di essere vissuto in ambienti stimolanti dal punto di vista culturale ed intellettuale. La frequentazione di persone intellettualmente vivaci è molto importante poiché ti arricchiscono e favoriscono la maturazione personale anche se non devono mancare le capacità, l’amore per l’arte e la costante ricettività ad apprendere. L’associazionismo con altri ideatori e pensatori, per esempio ha dato il via alla fondazione della Galleria d’Arte “IL GABBIANO” in LA SPEZIA dove vivo e lavoro. Tutto il resto è una conseguenza che mi ha aperto le porte per esporre le mie opere in tutta l’Italia e anche all’estero, sia in mostre collettive, sia in mostre personali.

 

5ª Domanda: Le Sue composizioni, oserei definirle COLLAGES tridimensionali anche a moduli aperti (pattern), dalla policromia ricercata ed elegante, raffinata e vibrante, a sfondo apparentemente ludico, divertente e molto intrigante. In effetti, lasciano parecchio spazio, o meglio sono un invito continuo alla riflessione, un invito a non fermarsi ad una superficiale fruizione e il risultato che ne deriva, a mio modesto avviso è la consapevolezza che le Sue ludiche, divertenti e coloratissime composizioni nascondono un retroterra serioso, molto serioso, pregno di profonda verità non espressamente manifeste se non in metafore, ivi compresa la costante, silente denuncia del contesto sociale e politico irrazionale, anomalo, inquietante e frustante con cui siamo costretti a misurarci attimo per attimo, frutto di lunghe e metodiche elucubrazioni mentali e di paziente meditazione. Il tutto “condito” dalla straordinaria sincronia con la manualità sciolta, attiva, operosa. Conferma o smentisce?

          

Risposta: Confermo. Sono assolutamente d’accordo.

                                                                    Giuseppa Guercio